Primitive Physick: or, an Easy and Natural Method of Curing most Diseases di John Wesley

Opera fondamentale per i metodisti che il padre di Still sicuramente conosceva e probabilmente possedeva – oltre ai rimedi, il libro contiene una prefazione che dispensa consigli per una vita sana.

Editore: Thomas Trye, Londra, UK

Anno di pubblicazione: 1747

Numero di pagine: prima edizione: 128 pagine.

Wesley apportò correzioni e ampliamenti a tutte le edizioni successive alla prima, tenendosi al passo con l’evoluzione della medicina e della scienza.

In particolare, nella quinta edizione uscita nel 1755 inserì le note a piè di pagina e annotò alcuni rimedi come “provati e sperimentati”. Negli anni consigliò sempre meno i rimedi aggressivi o pericolosi e nella nona edizione (1761, 136 pagine) introdusse la terapia con l’elettricità. Nella 15esima edizione, pubblicata nel 1772, contrassegnò le ricette preferite con un asterisco. In un poscritto in calce all’edizione del 1781 (la ventesima, 132 pagine) Wesley spiega di aver apportato modifiche al testo e aver omesso alcune parti in seguito alle critiche dei medici (Madden, 2007).

Descrizione del libro e commento:

Nella prefazione alla prima edizione, Wesley spiega di aver voluto raccogliere una serie di rimedi poco costosi e facilmente reperibili utili a curare numerose malattie, consultando soltanto “l’esperienza, il buon senso e l’interesse comune dell’umanità” (Wesley, 1747: xiv).

Per ogni indisposizione fornisce più di un rimedio, consigliando di usare innanzitutto il primo e, se dopo un certo tempo non dovesse funzionare, di passare ai successivi. Puntualizza che gli uomini non reagiscono tutti nella stessa maniera, quindi i rimedi non funzionano allo stesso modo su tutte le persone, e nemmeno sulla stessa persona in momenti diversi. In ogni modo, i rimedi ritenuti infallibili sono contrassegnati con la lettera “I”.

Oltre ad assumere le medicine, Wesley raccomanda uno stile di vita sano: seguire una dieta semplice e poco abbondante, astenersi da cibi stagionati, bere solo acqua o al massimo birra poco alcolica, fare esercizio fisico – tutti accorgimenti da aggiungere alla preghiera e alla fiducia in Dio “che uccide e vivifica, che conduce nella tomba e fa risorgere” (Wesley, 1747: xix).

Wesley riporta anche alcune raccomandazioni, per la maggior parte tratte dalle opere del dr. George Cheyne, suo medico personale e interessante figura di filosofo ottocentesco, fautore dell’esercizio fisico e dell’alimentazione sana (vedi p. es. Siddall, 1942). Wesley raccomanda l’igiene e la pulizia della casa e degli abiti, l’aria sana e una dieta leggera. Sostiene che l’acqua è la migliore bevanda, che gli alcolici forti sono un veleno, che the e caffè sono nocivi per le persone deboli di nervi. Raccomanda di coricarsi presto e alzarsi all’alba, e di fare quotidianamente esercizio all’aria aperta, senza tuttavia esagerare. Consiglia a chi deve leggere o scrivere molto di imparare a farlo in piedi, altrimenti si rovinerà la salute. Decanta i vantaggi dei bagni freddi, anche a scopo curativo (Wesley, 1747: xix-xxiii).

Secondo Wesley, le passioni hanno un influsso sulla salute molto maggiore di quanto le persone possano immaginare. Scrive infatti che tutte le passioni violente e improvvise causano malattie acute, mentre quelle perduranti, per esempio il dolore e l’amore senza speranza, causano le malattie croniche – inoltre, afferma che le medicine sono inutili finché non si provvede a sedare la passione alla base della malattia (Wesley, 1747: xxiii).

Wesley conclude la prefazione asserendo che l’amore di Dio è non solo il rimedio sovrano di tutte le sofferenze ma anche un fattore preventivo che, mantenendo le passioni nei dovuti limiti, impedisce l’instaurarsi delle malattie. Per questo motivo costituisce l’elemento più potente per favorire la salute e il raggiungimento della tarda età, in quanto conferisce alla mente “una gioia indicibile e una calma, una serenità e una tranquillità perfette” (Wesley, 1747: xxiv).

 

Punti di forza: l’interesse e l’importanza del volume ai fini della storia dell’osteopatia, si trovano soprattutto nella prefazione. Le idee di Wesley permearono l’infanzia e la fanciullezza di A.T. Still attraverso le parole e le opere del padre Abram, pastore itinerante metodista.

Punti di debolezza: il volume non è dotato di indice, ma presenta le malattie e i relativi rimedi in ordine tendenzialmente alfabetico.

Wesley aveva idee all’avanguardia per ciò che concerne la prevenzione e uno stile di vita sano, tuttavia la sua attenzione per la giustizia sociale, il benessere dell’umanità e l’igiene si innestavano sulla consuetudine: nell’Inghilterra del Seicento e del Settecento era usuale per i parroci e i nobili dispensare consigli agli abitanti dei villaggi rurali, troppo lontano dai centri urbani o troppo poveri per chiamare un medico. Benché non avesse una laurea in medicina, Wesley aveva letto e studiato molti libri di anatomia e scienza medica, per esempio le opere di Hermann Boerhaave, Thomas Syndham, George Cheyne, William Cadogan, Samuel Tissot, Richard Mead, e John Huxham (Hughes, 2008). I suoi consigli, che possono oggi sembrare assurdi, non si discostavano troppo dalle prescrizioni dei medici dell’epoca (Rogal, 1978).

Animato dal sincero interesse di alleviare le sofferenze dei poveri, nel 1746 Wesley aprì un dispensario a Bristol dove, con l’aiuto di un farmacista e un chirurgo, offriva cure e medicamenti gratuiti. Fu nello stesso spirito che scrisse questo volume (del quale non figurò come autore fino al 1760), con l’intento di raggiungere tutti i miserabili della terra (Rousseau, 1968). Le ricette dei medici erano diventate molto complesse e perciò costose, escludendo dalla possibilità di curarsi le classi sociali meno abbienti. Distribuendo consigli semplici basati su rimedi facili da reperire, Wesley cercò di dare a ogni persona il potere sulla propria salute (Skinner & Schneider 2016).

L’opera di Wesley ebbe grande successo ma attirò verso l’autore molte critiche: la classe medica lo accusò di ciarlataneria, i religiosi lo tennero a distanza nutrendo sospetto verso l’estremismo dei suoi revival evangelici, mentre la migliore società lo biasimava come populista.

Senz’altro non fu un libro unico nel suo genere: nella sola Inghilterra, si possono fare molti esempi di pubblicazioni analoghe contenenti consigli medici, uscite nei decenni precedenti e successivi (Rogal, 1978):

  • 1671: John Archer Every Man His Own Doctor [Ognuno è dottore di se stesso];
  • 1681: William Welwyn Physick for Families [Medicina per famiglie];
  • 1733: George Cheyne The English Malady [Il malanno inglese];
  • 1742: George Cheyne The Natural Method of Curing the Diseases of the Body and the Disorders of the
  • ind [Il modo naturale di curare le malattie del corpo e i disturbi della mente];
  • 1744: Bemard Lynch Guide to Health [Guida alla salute];
  • 1760: Hugh Smith Family Physician [Il medico di famiglia];
  • 1769: William Buchan Domestick Medicine [Medicina domestica];
  • 1778: Alexander George Gordon The Compleat English Physician [Il medico inglese – guida completa];
  • 1778: Lewis Robinson Every Patient His Own Doctor [Ciascun paziente è medico di se stesso];
  • 1780: Robert Dalton Every Man His Own Physician [Ciascuno è medico di se stesso];
  • 1785: Charles Hall Medical Family Instructor [Guida medica per la famiglia].

I rimedi consigliati da Wesley hanno oggi una valenza esclusivamente storica, invece la filosofia alla base del suo approccio è ancora al centro di numerosi volumi e articoli che ne riconoscono il buon senso e l’attualità nell’ambito dell’epistemologia medica contemporanea (solo a titolo esemplificativo, si rimanda alla breve bibliografia in calce a questa pagina).

Secondo alcuni l’approccio di Wesley, basato sull’empirismo e centrato sul paziente, mirato a influire a livello pratico su problematiche come l’accesso, la disponibilità e il costo delle cure sanitarie, possedeva già all’epoca una valenza politica e culturale ed è applicabile anche ai giorni nostri (Skinner & Schneider 2016). Sulla stessa linea altri ritengono che la pratica della pietas e la devozione religiosa di Wesley siano fondate su un’idea olistica, e vi riconoscono un messaggio sociale indirizzato alle persone comuni affinché si riapproprino della responsabilità per la propria salute – ma anche una proposta di medicina integrata che cura il corpo, la mente e lo spirito (Hughes, 2008).

Fra gli altri numerosi studiosi del metodismo vi è chi afferma come l’interesse per la salute e la medicina fosse intrinsecamente legato al pensiero teologico di Wesley, e vi vedono un possibile modello di salute olistica che potrebbe essere fruttuosamente applicato dai religiosi contemporanei. Wesley sottolineava infatti come fosse possibile esperire la salvezza divina nel momento presente anche durante la vita, mentre all’epoca molti cristiani erano convinti che avrebbero ottenuto la guarigione dell’anima e del corpo solo in occasione della resurrezione (Maddox, 2007).

Il grande interesse di Wesley per la cura del corpo lo spinse a fare spesso ricorso a metafore basate sul linguaggio medico per spiegare concetti teologici, per esempio riferendosi a Gesù come al “grande Medico dell’anima”. Lungi dal mettere sullo stesso piano la salute del corpo e quella dell’anima, vedeva tuttavia una notevole correlazione tra di esse (Ott, 1995:180).

A.T. Still potrebbe aver recepito diversi aspetti del messaggio di Wesley, per esempio l’insofferenza per il parlare astruso, le critiche verso i medici che prolungavano le cure per aumentare i guadagni, la repulsione verso gli alcolici, la preferenza per i cibi semplici, l’abitudine di alzarsi all’alba e i vantaggi dell’esercizio fisico.

A un livello più profondo, la lettura dei sermoni di Wesley potrebbe averlo spinto ad accettare l’idea – comunque largamente diffusa all’epoca – che la natura e quindi anche il corpo umano obbedissero a principi meccanici. Per esempio, il dr. Cheyne aveva affermato che “tutte le indisposizioni e i disordini del corpo … sono dovuti a un vizio della quantità, qualità o movimento dei fluidi, o a una scorretta disposizione e consistenza, a una distorsione, distensione, lussazione o lacerazione dei … condotti” (Cheyne, 1744:4-5).

Infine, cercando di spiegare l’origine delle malattie, lo stesso Wesley aveva ipotizzato in uno dei suoi sermoni (“The Image of God”, l’Immagine di Dio) che il frutto dell’albero proibito avesse rilasciato nel corpo umano delle particelle che con il tempo avevano cominciato ad aderire alle tuniche dei vasi, creando delle ostruzioni che impedivano il libero flusso del sangue (Ott, 1995:189).

Il volume non è dotato di indice ma presenta le malattie e i relativi rimedi in ordine relativamente alfabetico.

 

Cheyne, G. A new theory of acute and slow continu’d fevers together with an essay concerning the improvements of the theory of medicine. 6° ed. Londra: George Strahan, 1744.
Hughes, M. D. (2008). The holistic way: John Wesley’s practical piety as a resource for integrated healthcare. Journal of religion and health, 47(2), 237-252.
Madden, D. (2007). A Cheap, Safe and Natural Medicine: Religion, Medicine and Culture in John Wesley’s Primitive Physic (Vol. 83). Rodopi.
Maddox, R. L. (2007). John Wesley on holistic health and healing. Methodist History, 46(1), 4-33.
Malony JR, H. N. (1996). John Wesley’s Primitive Physick: An 18th-century Health Psychology. Journal of Health Psychology, 1(2), 147-159.
Ott, P. W. (1995). Medicine as metaphor: John Wesley on therapy of the soul. Methodist history, 33(3), 178-192.
Rogal SJ. Pills for the poor: John Wesley’s Primitive Physick. Yale J Biol Med. 1978 Jan-Feb;51(1):81-90.
Rousseau GS. John Wesley’s “Primitive Physic” (1747). Harv Libr Bull. 1968 Jul;16(3):242-56.
Siddall, R. S. (1942). George Cheyne, MD: Eighteenth Century Clinician and Medical Author. Annals of Medical History, 4(2), 95.
Skinner, D., & Schneider, A. (2019). Listening to Quackery: Reading John Wesley’s Primitive Physic in an Age of Health Care Reform. Journal of Medical Humanities, 40(1), 69-83.
Wesley J. (1747) Primitive physick: or, an easy and natural method of curing most diseases. Thomas Trye, Londra, UK.

Traduzione del titolo in italiano:
Medicina primitiva: ovvero un metodo facile e naturale per curare la maggior parte delle malattie.

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