Domande frequenti

In questa sezione è possibile consultare le domande più frequenti e le relative risposte sui temi di maggior interesse riguardanti l'osteopatia, la sua pratica, i suoi ambiti di applicazione e molto altro..

Osteopata

Gli osteopati sono professionisti della salute di “primo contatto”, il che significa che non occorre essere riferiti a loro da un medico. Il passaparola rimane ad oggi il principale mezzo utilizzato per giungere dall’osteopata, su suggerimento di amici o conoscenti che hanno ottenuto giovamento dai trattamenti osteopatici.

 

Dopo aver interpretato i dati clinici l'osteopata esegue una valutazione osteopatica attraverso l'osservazione, la palpazione percettiva e i test osteopatici per individuare la presenza di segni clinici delle disfunzioni somatiche del sistema muscoloscheletrico.

L'osteopata opera con queste modalità:

  1. pianifica il trattamento osteopatico e predispone le modalità di trattamento attraverso tecniche esclusivamente manuali e non invasive;
  2. esegue in sicurezza, e nel rispetto della dignità e sensibilità del paziente, il trattamento manipolativo osteopatico, utilizzando tecniche specifiche per ogni paziente;
  3. valuta gli esiti del trattamento e pianifica il follow-up;
  4. promuove azioni educative verso il paziente per svilupparne la capacità di autogestione.
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Corsi e formazione

Le strade ad oggi percorribili in Italia per diventare osteopati sono due:

  • Frequentare un Corso di Osteopatia a Tempo Pieno della durata di 5 anni (T1)
  • Frequentare un Corso di Osteopatia a Tempo Parziale della durata di 5 o 6 anni (T2)

Esistono anche dei programmi di formazione di Tipo 1 con esoneri e sono rivolti a: biologi, laureati in scienze motorie e i diplomati ISEF, esonerandoli dagli esami che avessero già superato durante il corso universitario e dei quali avessero ottenuto i relativi crediti.

Osteopatia

L'osteopatia è una professione sanitaria di contatto primario con competenze di prevenzione, gestione e trattamento dei pazienti, esclusivamente manuale, che si rivolge a tutti i cittadini, dal neonato all'anziano, alla donna in gravidanza.

L'osteopatia non prevede l'uso di farmaci e agisce sul corpo analizzandolo nella sua interezza: partendo dal sintomo e dalla sua manifestazione (dolore) si incentra sull'ascolto del corpo nella sua totalità, sulla ricerca delle cause scatenanti per poter poi intervenire su di esse attraverso specifici trattamenti manipolativi volti a riequilibrare l'organismo.

Attraverso manipolazioni e manovre specifiche, l'osteopatia è efficace per la prevenzione, valutazione ed il trattamento di disturbi che interessano non solo l'apparato neuro-muscolo-scheletrico, ma anche cranio-sacrale (legame tra il cranio, la colonna vertebrale e l’osso sacro) e viscerale (azioni sulla mobilità degli organi viscerali).

In Osteopatia tutte le parti del corpo sono considerate in relazione tra loro, anche quelle che normalmente si è abituati a considerare distanti e indipendenti. In realtà le relazioni neurologiche, meccaniche, vascolari, immunitarie e psichiche sono tutte sempre presenti nel corso di una patologia, che sia essa di natura funzionale od organica.

Il dolore è inteso sempre come un campanello d'allarme di una disfunzione nel corpo.

L’osteopatia può essere d’aiuto proprio su disfunzioni che riguardano il sistema muscolo-scheletrico, sistema digestivo, odontoiatrico anche in età neonatale e pediatrica. Tra i disturbi per i quali si richiede la consulenza dell'osteopata c’è il mal di testa, dolori articolari e muscolari, otiti, problemi causati da posture scorrette, acidità e reflusso, irregolarità del ciclo mestruale e problemi post traumi sportivi.

Assolutamente sì. L'osteopatia cura con successo anche disfunzioni e problematiche infantili sin dai primi minuti o giorni dalla nascita. È molto efficace per le colichette nei neonati, la plagiocefalia posizionale, difficoltà d’evacuazione e molto altro. Sono sempre di più le TIN di molti ospedali italiani a prevedere il trattamento manipolativo osteopatico per i neonati, anche prematuri.

Diversi studi dimostrano l'importanza del “tocco” osteopatico inteso come vero e proprio percorso di cura per i neonati per la stimolazione dei sensi, dunque per migliorare lo stato clinico di questi pazienti.

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