1. I primi anni dopo la fondazione dell’ASO e i primi riconoscimenti legali

Il successo sensazionale della scuola di Kirksville contribuì allo sviluppo dell'osteopatia e alla conquista delle leggi di regolamentazione in alcuni stati americani.

La nascita dell’American School of Osteopathy (ASO) nella cittadina di Kirksville fornì un ulteriore impulso alle attività dell’infermeria di Andrew Taylor Still, dove veniva curato un numero sempre crescente di pazienti. I giornali diedero ampio risalto alle guarigioni di casi spesso decretati senza speranza dalla medicina ufficiale, amplificando la notorietà della nuova disciplina osteopatica. A Kirksville accorrevano malati e studenti, ma anche giornalisti desiderosi di smascherare quella che credevano una forma di ciarlataneria. I residenti costruivano alberghi, aprivano negozi e affittavano camere, le ferrovie attivavano treni a tariffe speciali per il trasporto dei pazienti e delle loro famiglie.

Secondo la descrizione di un giornalista locale, era difficile descrivere l’incredibile confusione che regnava in città. In qualunque direzione si rivolgesse lo sguardo, vi erano pazienti che scendevano dalle colline, chi in carrozza, chi su sedie a rotelle spinte da un accompagnatore, chi ancora arrancando faticosamente sostenendosi con le stampelle. Gli infermi accorrevano da quasi ogni angolo degli Stati Uniti, affetti da malanni più o meno gravi. Per tutto il giorno un flusso di gente in perenne movimento entrava e usciva dalla clinica, e ogni treno che arrivava in stazione portava un nuovo carico di pazienti.1 

Dal 1894 la segreteria dell’ASO venne affidata a Henry Patterson, il quale istituì una serie di regole a cui dovevano attenersi i pazienti, grazie alle quali la clinica funzionava in modo ordinato nonostante il grande afflusso di malati, i pagamenti venivano incassati regolarmente e il dr. Still veniva protetto dalle troppe persone che desideravano interpellarlo ed essere curate soltanto da lui.2:151 

Nel 1894 venne fondato il bollettino mensile della scuola, il Journal of Osteopathy, che fu la prima rivista sull’osteopatia. La prima direttrice editoriale fu Jeanette Hubbard Bolles. Due anni dopo raggiunse una diffusione di 15-18.000 copie3 e le pubblicazioni proseguirono fino al 1964.

Tutti questi successi sembravano trasformare in realtà le idee di A T. Still: secondo il fondatore, la medicina osteopatica avrebbe finito per sostituire la medicina ortodossa, poiché la sua validità scientifica era comprovata dagli innumerevoli successi ottenuti e poiché le sue guarigioni venivano effettuate senza avvelenare l’organismo con i farmaci. Il dottor A.T. Still era sinceramente convinto che chiunque potesse praticare il suo metodo, perché era fondato sulle incontrovertibili leggi della natura, e lo sottolineava costantemente, sia nelle sue conferenze che nei suoi articoli di fondo che ogni mese aprivano il Journal of Osteopathy

Nonostante ciò, i più continuavano a considerare il dr. Still quanto meno eccentrico: la sua affascinante personalità si era formata in seno a una famiglia di devoti metodisti vissuti sulla frontiera selvaggia, ed era caratterizzata da una grande conoscenza autodidatta della natura unita a un profondo intuito filosofico, da una mente anticonvenzionale e curiosa, da un senso di candido stupore e ammirazione nei confronti di tutto il creato, da un’incredibile conoscenza dell’anatomia, da una stupefacente abilità nella manipolazione delle ossa, dalla conoscenza della lingua e della cultura degli indiani Shawnee e dall’odio nei confronti della medicina “eroica”. Aveva inoltre una repulsione per gli alcolici, e si rifiutava di curare o di accogliere come studenti persone che ne facessero uso. Oltre a tutto questo, escludeva categoricamente dalla sua clinica qualsiasi rimedio della medicina ortodossa e dell’omeopatia.4:25 Tutto ciò lo rendeva più simile a un guru che a un ricercatore scientifico, di conseguenza i suoi studenti spesso assomigliavano più a seguaci che ad allievi. 

I diplomati e i membri del corpo docente dell’ASO furono i primi protagonisti che contribuirono allo sviluppo dell’osteopatia: a loro si deve la fondazione di nuove scuole, la redazione di manuali e testi di studio, la partecipazione alla vita sociale delle associazioni di categoria istituite nei singoli stati e facenti capo all’AOA. Fra il 1895 e il 1903 si calcola che emersero una trentina di istituti di formazione, molti dei quali ebbero vita breve o furono scuole poco serie costrette alla chiusura grazie alle regole imposte dall’ACO, l’associazione dei college osteopatici attiva dal 1898.

L’osteopatia mosse i primi passi sotto i continui attacchi da parte dei medici ortodossi, per cui si rese indispensabile attivarsi per ottenere una tutela legale: ebbero così inizio le battaglie per il riconoscimento, che negli Stati Uniti dovette essere ottenuto in maniera separata in ogni singolo Stato. Nel Missouri, lo stato americano in cui si trovava la cittadina di Kirksville, la legge venne approvata grazie alla tenacia di Alfred Hildreth, il quale nel 1895 fu artefice di un primo tentativo di riconoscimento che andò a vuoto perché all’ultimo minuto, quando la legge sembrava cosa fatta, il governatore pose il veto, bocciandola perché riteneva l’osteopatia un’arte “segreta”, esercitabile solo dai suoi adepti.

Alfred Hildreth fu uno degli osteopati diplomati nel primo corso dell’ASO e si dice che fu tra coloro che conobbero meglio il dr. Still, verso il quale nutriva una tale ammirazione e cieca lealtà da essere scherzosamente soprannominato Fido Acate, come il compagno di Enea di virgiliana memoria. Non solo, aveva anche un’incrollabile fiducia nell’osteopatia, per cui il dr. Still affermava con ironia che non avrebbe smesso di trattare un paziente finché non fosse stato morto da tre giorni.6:259-260 Lo stesso Hildreth racconta che quando apprese la notizia del veto venne invaso dall’angoscia e dal disappunto. Soprattutto, gli dispiaceva pensare quanto aveva deluso il dr. Still e desiderava consolarlo. Si mise alla sua ricerca, ma non lo trovò a casa né in clinica, e gli dissero che era sceso in città. Sapendo che al ritorno avrebbe dovuto passare davanti a casa sua, si appostò alla finestra e appena lo vide gli corse incontro pieno di dispiacere. Il dr. Still si avvicinò sorridendo, dicendogli di non preoccuparsi perché avrebbero ottenuto una legge migliore di lì a due anni, alla legislazione successiva, e finì per essere lui a consolare Hildreth. Mentre i due uomini si intrattenevano a parlare di osteopatia dietro la casa, al riparo dal vento, Still disse a Hildreth che non si doveva preoccupare per il futuro dell’osteopatia, confermando il suo spirito indomito davanti alle avversità.5:80-81 

Anche quando gli osteopati riuscivano a ottenere il riconoscimento, talvolta capitava che una nuova legislatura modificasse la legge precedentemente approvata, facendoli ritornare al punto di partenza. La tutela legale era imprescindibile non solo per evitare le accuse di abuso della professione medica e il rischio di essere interdetti, ma anche per scongiurare il proliferare di imitatori e ciarlatani che si facevano chiamare osteopati e screditavano l’intera categoria professionale. 

La pratica dell’osteopatia venne approvata per la prima volta nel Vermont (1895), poi nel 1897 toccò al North Dakota, al Michigan e al Missouri. Nel suo secondo tentativo di ottenere l’approvazione della legge, Hildreth si fece un punto d’onore di descrivere l’osteopatia a tutti gli onorevoli che avrebbero dovuto votarla, spesso sottoponendoli a trattamenti gratuiti per dimostrarne l’efficacia, e prese contatto con tutti i medici ortodossi per spiegare la sua posizione.5:97 

Quando il 4 marzo 1897 Arthur Hildreth e Henry Patterson, il segretario dell’ASO, scesero dal treno di ritorno dalla capitale dopo che il governatore aveva firmato l’approvazione della legge, vennero salutati dalla banda e portati in trionfo per le vie, e il giorno successivo l’intera cittadinanza partecipò ai festeggiamenti, chiudendo tutte le attività e decorando i negozi e le case. Il frastuono cominciò alla mattina con spari di cannone e colpi di fucile, a cui poi si aggiunsero le sirene d’allarme delle fabbriche, lo scampanio delle chiese, i fuochi d’artificio e i cori di giubilo.2:171,5:31-32,6 Entro il 1901 l’osteopatia venne riconosciuta in altri undici Stati (Iowa, South Dakota, Illinois, Tennessee, Montana, Kansas, California, Indiana, Nebraska, Wisconsin e Connecticut).7

  1. Journal of Ostepathy, v.2, n.6, Sept 1895:7.
  2. Trowbridge C. Andrew Taylor Still 1828-1917. Truman State University Press, Kirksville MO, USA 1991.
  3. Journal of Osteopathy, v.3, n.1, June 1896.
  4. Gevitz N. The DOs. The Johns Hopkins University Press, Baltimora, Maryland, USA 2004:25.
  5. Hildreth The Lengthening Shadow of Dr. Andrew Taylor Still by Arthur Grant Hildreth. Arthur Grant Hildreth, Macon, Missouri, 1938.
  6. Lewis, J. A.T. Still: From the Dry Bone to the Living Man. Dry Bone Press, Blaenau Ffestiniog, Kings Lynn, UK 2012. Trad. it. 2016: A.T. Still: dalle aride ossa all’uomo vivente. Dry Bone Press, Blaenau Ffestiniog, Kings Lynn, UK.
  7. Gevitz, N. (2014). The “doctor of osteopathy”: expanding the scope of practice. Journal of Osteopathic Medicine114(3), 200-212.

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