Francesca Galiano | 23/03/2023

Abram Still, padre del fondatore dell’osteopatia

25 agosto 1796, Buncombe County, North Carolina, USA – 31 dicembre 1867, Centropolis, Franklin County, Kansas, USA, , MD

Fu un ministro metodista itinerante, un medico e un ardente abolizionista.

Secondo le cronache il nonno di Abram Still, partito dall’Inghilterra, giunse nella Carolina del Nord insieme a cinque fratelli e si stabilì nella Contea di Buncombe, dove mise su famiglia ed ebbe otto figli.

Uno di questi fu Boaz Still, scherzosamente soprannominato “nanerottolo” perché pesava più di novanta chili, il quale sposò Mary Lyda, un’energica donna di frontiera di origini olandesi e indiane americane, nota per la sua abilità nell’usare il fucile per uccidere gli animali selvatici.

Boaz amava il whiskey, i cavalli da corsa e i combattimenti dei galli e stabilì una piantagione che sfruttava il lavoro degli schiavi, dove visse insieme a Mary che gli diede 15 figli, otto femmine e 7 maschi. Cinque di questi, fra i quali Abram, divennero medici. Abram Still si convertì al metodismo, forse in occasione di un camp meeting, e cominciò a nutrire idee abolizioniste sempre più convinte, che in seguito lo portarono a rompere ogni rapporto con la famiglia di origine.

Ordinato pastore metodista, nel 1818 Abram cominciò a esercitare la predicazione itinerante nel circuito di Tazewell, una regione montagnosa nella parte sudoccidentale della Virginia. La natura offriva panorami stupefacenti, ma il clima poteva essere molto rigido, con venti inclementi. Abram, descritto come alto, risoluto e di bell’aspetto, conobbe Martha Poage Moore, figlia di una famiglia metodista che viveva in una capanna isolata nella Abb’s Valley, e la sposò nel 1822.

Il primo figlio, Edward, nacque nel 1824, e l’anno successivo Abram venne ordinato membro anziano della congregazione e si trasferì a Jonesville, nella contea di Lee, sempre in Virginia, ai piedi delle montagne del Cumberland. Comprò cinquecento acri di terra, eresse una capanna di tronchi (oggi ricostruita e conservata presso il Museo di Kirksville) e per i dieci anni successivi coltivò la terra, praticò la medicina, si dedicò alla predicazione e a all’organizzazione di camp meeting per la conversione di nuovi fedeli. A Jonesville nacquero altri tre figli: James (1826), Andrew Taylor (1828) e Barbara Jane (1830).

La vita del predicatore metodista, che doveva sempre dare la precedenza alle esigenze della Chiesa rispetto alle proprie e a quelle della famiglia, era molto dura: la metà dei “circuit riders” moriva prima dei trentatré anni. Abram rimaneva lontano da casa per periodi di diverse settimane, il tempo che gli ci voleva per coprire a cavallo il “circuito” che gli era assegnato e far visita alle fattorie disseminate sul territorio. Con sé portava la Bibbia, il manuale medico di Wesley (intitolato Primitive Physick) e i farmaci destinati alla terapia dei fedeli, dal momento che i metodisti ritenevano importante prendersi cura del corpo oltre che dell’anima dei loro seguaci. Poiché aveva il titolo di medico, Abram esercitava anche la medicina ortodossa dell’epoca, somministrando i rimedi “eroici” come i salassi, le purghe violente e il calomelano, un composto a base di mercurio che veniva propinato fino ai primi sintomi di avvelenamento.

In linea con i principi del metodismo, Abram era contrario all’alcol, alle speculazioni, ai giochi di carte, alle danze, allo sfoggio di gioielli e alla compravendita degli schiavi. Spronava i fedeli ad aiutare il prossimo, dar da mangiare agli affamati, vestire gli ignudi e visitare i malati.

Nel 1834 trasferì la famiglia a New Market, nello stato del Tennessee. La cittadina contava allora solo 250 abitanti, ma i figli poterono frequentare una scuola. Negli anni successivi la questione dello schiavismo in seno alla Chiesa metodista divenne sempre più spinosa: l’avvio di piantagioni e l’afflusso di manodopera nera contribuirono a rendere sempre meno popolari gli appelli degli abolizionisti.

Può darsi che Abram non si trovasse più a suo agio in una società schiavista, oppure che non gli fosse congeniale predicare in chiesa davanti a una congregazione sempre più “civilizzata” ed elegante, o ancora che lo stipendio non fosse all’altezza della famiglia che continuava a crescere. Fatto sta che, magare per tutti questi motivi insieme, fece richiesta di trasferimento nel Missouri, cosicché nel 1837 caricò tutti i suoi beni, la moglie e i sei figli su due carri, dirigendosi alla volta della Contea di Macon, in un nuovo territorio che si apriva alla colonizzazione.

Dopo un avventuroso viaggio di sette settimane, nel corso del quale i bambini rimasero incantati a guardare un battello a vapore sul Mississippi e Abram prestò incautamente a un pastore metodista tutto il denaro affidatogli dalla Chiesa affinché potesse sostentarsi per il primo anno, giunsero nella contea appena costituita poco dopo che erano state concluse le definizioni dei lotti di terreno.

Abram fu il primo pastore metodista del Missouri nordorientale, e fu anche il medico che scrisse la prima ricetta nel territorio selvaggio e poco popolato. Eresse una capanna di tronchi e avviò i lavori della fattoria. Alla fine della primavera, dopo aver contribuito ad avviare le coltivazioni, era solito partire a cavallo per visitare i fedeli del grande circuito di cui era responsabile.

Senza il denaro che gli era stato affidato dai metodisti e dopo aver usato tutti i risparmi di Martha, la famiglia che ora contava nove figli sopravvisse faticando a procurarsi persino i generi di prima necessità. Per Abram la religione aveva priorità assoluta: oltre alla predicazione organizzò un camp meeting affinché i figli John e Mary venissero ufficialmente accolti nella comunità religiosa. Giravano infatti voci dell’imminente fine del mondo, e Abram voleva essere sicuro che sarebbero andati in paradiso.

Con la diffusione della coltivazione del tabacco, anche nel Missouri crebbero le piantagioni e lo sfruttamento della manodopera nera. Abram, che non faceva mistero delle sue idee abolizioniste né rinunciava all’attivismo per diffonderle, si trovò in una posizione sempre più scomoda: nello scisma che divise i metodisti si schierò con la Chiesa del nord.

Nel 1851 la tensione sociale aumentò a livelli tali da far temere per la vita di Abram, così la congregazione gli affidò l’incarico di fondare e gestire la missione Wakarusa nel Kansas, in un territorio ancora precluso all’accesso dei bianchi. Abram partì con la moglie e sei figli (restarono nel Missouri i ragazzi già sposati, ovvero Andrew, Edward e Barbara Jane) nel marzo 1852, con l’obiettivo di predicare e insegnare a un piccolo gruppo di indiani convertiti al cristianesimo e contrari allo schiavismo, appartenenti alla tribù di Shawnee che settantacinque anni prima aveva sterminato e torturato diversi membri della famiglia della moglie Martha nel massacro di Abb’s Valley. Profondamente religiosa e consapevole degli obblighi nei confronti della chiesa e del marito, Martha accettò con rassegnazione e non senza preoccupazione il trasferimento alla missione, che si rivelò meno gravoso del previsto dato che gli indiani presenti erano già stati in contatto con i bianchi. L’esperienza missionaria si concluse poco tempo dopo, quando il territorio su cui sorgeva venne venduto agli indiani nel 1853.

Nel 1854 Abram si stabilì nei pressi della neonata cittadina di Lawrence e, oltre a proseguire la predicazione e l’esercizio della medicina, partecipò attivamente ai tafferugli che insanguinarono il Kansas prima della Guerra Civile, strinse nuove amicizie con gli immigranti antischiavisti provenienti dalla costa orientale e, insieme ai figli, collaborò con John Brown e il maggiore Abbott durante le operazioni armate abolizioniste. Secondo alcune voci non confermate potrebbe aver aderito all’Underground Railway, che offriva una serie di rifugi segreti agli schiavi in fuga. L’annessione del Kansas all’Unione avvenne nel gennaio 1861, pochi mesi prima dello scoppio della Guerra Civile.

Con l’avanzare dell’età Abram smise di fare il predicatore itinerante, tuttavia rimase sempre attivo nelle chiese e nelle congregazioni. Negli ultimi anni si trasferì a Centropolis, dove visse in una piccola fattoria insieme alla moglie Martha. Il giorno di Natale del 1867 fu chiamato a sostituire un ministro e volle presentarsi nonostante fosse indisposto. Tenne un sermone memorabile, tuttavia qualche giorno dopo contrasse una polmonite acuta.
Sul letto di morte, circondato dalla famiglia, cominciò a convocare i vicini che ancora non si erano convertiti, sperando di convincerli – e pare che in almeno in un caso ebbe successo.

A un certo punto chiese ad Andrew se pensava che avrebbe potuto riprendersi, e ottenne una risposta negativa. Quando il figlio gli chiese cosa sapesse dell’aldilà, gli confidò di sentirsi nelle mani di un Dio misericordioso, ma che a parte quello si trattava di fare “un salto nel buio”. Spirò a settantun anni di età.

  • Booth ER. (1924) History of Osteopathy and Twentieth-Century Medical Practice. Cincinnati, OH: Caxton Press; 1924.
  • Beougher T.K. Camp Meetings and Circuit Riders: Did You Know? Little Known Facts about Camp Meetings and Circuit Riders, Christian History, Issue 45: Camp Meetings & Circuit Riders: Frontier Revivals, 1995.
  • Museum of Osteopathic Medicine, ref. 1979.269.16, “Martha Poage Moore Still”.
    Trowbridge C. Andrew Taylor Still. The Thomas Jefferson University Press, Northeast Missouri State University, Kirksville, 1991.
  • Wesley, J. (1747). Primitive physic, or An easy and natural method of curing most diseases London: Thomas Trye.

I predicatori itineranti venivano ospitati dai fedeli, che provvedevano anche al loro nutrimento. Per distinguersi da eventuali approfittatori portavano una medaglia di riconoscimento che attestava la loro appartenenza alla Chiesa metodista.

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