Redazione
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03/02/2025 - Ultimo aggiornamento 04/02/2025

Anna Mikołajczyk-Kocięcka, Marek Kocięcki, Lech Cyryłowski, Aleksandra Szylińska, Paweł Rynio, Magdalena Gębska, Ewelina Szuba, Jarosław Kaźmierczak | Anno 2024

Valutazione dell’Efficacia della Manipolazione Fasciale in Pazienti con Malattia Degenerativa dei Dischi della Colonna Lombosacrale

Ambito:

Ernia discale lombosacrale

Tipo di studio:

Trial randomizzato controllato

Data di pubblicazione della ricerca:

30-12-2024

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Scopo dello studio

  • Obiettivo: valutare l’efficacia della Manipolazione Fasciale nel trattamento del dolore in pazienti con ernia del disco lombare confermata tramite risonanza magnetica.
  • Outcome misurati: valutazione del dolore tramite Visual Analog Scale (VAS), della limitazione della mobilità e della presenza di sintomi da stiramento tramite test Straight Leg Raise (SLR) e Prone Knee Bend (PKB).

Partecipanti

  • Numero: 69 persone (39 donne e 30 uomini).
  • Criteri di inclusione: danno al disco intervertebrale lombare (ernia del disco, protrusione, degenerazione) confermato da risonanza magnetica.
  • Criteri di esclusione: controindicazioni alla terapia come fusione ossea incompleta dopo fratture, tumore canceroso, infiammazione acuta, sindrome della coda di cavallo, ferite fresche con contusioni e qualificazione per intervento chirurgico urgente; presenza di artrite reumatoide, spondilite anchilosante, collagenosi, paresi e paralisi dopo ictus emorragici o ischemici, sclerosi multipla e sindromi extrapiramidali.
  • Gruppi di studio: 2 gruppi ottenuti tramite randomizzazione
    • Gruppo 1: Manipolazione Fasciale, 36 persone (15 donne e 21 uomini, età mediana 51 anni).
    • Gruppo 2: fisioterapia conservativa tradizionale, 33 persone (24 donne e 9 uomini, età mediana 55 anni).

Interventi e valutazioni

  • Valutazione tramite esame ortopedico (metodo Cyriax) all’inizio e alla fine dello studio, che includeva esame attivo, passivo e valutazione neurologica.
  • Valutazionex del danno discale all’inizio dello studio tramite risonanza magnetica.
    • Valutazione dello stato di disidratazione dei dischi intervertebrali tramite scala Pfirrmann.
    • Valutazione delle lesioni degenerative dei corpi vertebrali tramite scala Modica.
  • Valutazione del dolore tramite VAS, della limitazione della mobilità spinale e della presenza di sintomi da stiramento tramite test SLR e PKB all’inizio e alla fine dello studio.
  • Manipolazione Fasciale:
    • 2 sessioni distanti una settimana;
    • massaggio dei centri di coordinazione (CC) fasciali fino alla riduzione del dolore di circa il 50%, al recupero della mobilità tissutale o per un massimo di 10 minuti.
  • Fisioterapia conservativa tradizionale:
    • correnti interferenziali, diadinamiche, TENS, galvanizzazione, lampade Sollux, crioterapia locale, campi magnetici, massaggi terapeutici della colonna vertebrale ed esercizi di mobilità.

Risultati

  • Outcome:
    • è emersa una differenza statisticamente significativa tra i due gruppi riguardo alla riduzione del dolore, alla limitazione della mobilità e alla presenza di sintomi da stiramento, con un miglioramento maggiore nel gruppo Manipolazione Fasciale rispetto al gruppo di controllo. In particolare, la mobilità è migliorata in maniera importante (70%) nella maggior parte delle persone che hanno ricevuto Manipolazione Fasciale, mentre non ha quasi mostrato cambiamenti in molte persone che hanno ricevuto fisioterapia tradizionale.
  • Ulteriori analisi:
    • benché le persone più giovani abbiano mostrato di avere una minore disidratazione dei dischi intervertebrali, questo non ha avuto influenze sugli effetti dei trattamenti studiati.

Discussione

Da questo studio la Manipolazione Fasciale è risultata più efficace della fisioterapia tradizionale nel ridurre il dolore, migliorare il range di movimento e i risultati dei test SLR e PKB in pazienti con ernia del disco lombare. Questi risultati, in relazione alla patologia e in relazione al confronto con la fisioterapia tradizionale, confermano studi predenti di letteratura, anche revisioni sistematiche, sulla Manipolazione Fasciale.

Secondo i dati di letteratura, buona parte delle persone che hanno dolore lombare mostrano ernie o degenerazioni discali, ma dall’altra molte persone con degenerazioni discali sono asintomatiche. Pertanto, un fattore che potrebbe mediare la relazione fra dolore e danno al disco intervertebrale potrebbe risiedere nella fascia. Nello specifico il danno discale e il dolore potrebbero essere un effetto secondario di una patologia dei tessuti molli, quali ischemia e cambiamenti chimici all’interno del tessuto connettivo fibroso. Questi cambiamenti possono a loro volta derivare da alterazioni del tono muscolare, compromissione della coordinazione neuromuscolare, perdita di elasticità fasciale, traumi, interventi chirurgici, deterioramento della fascia, pessima alimentazione, mancanza di attività fisica e condizioni di lavoro sfavorevoli.

Ecco perché, agendo sulla fascia, la Manipolazione Fasciale può risultare particolarmente efficace. La Manipolazione Fasciale agisce infatti, ripristinando l’elasticità dei tessuti e migliorando la coordinazione neuromuscolare. Dato che in caso di infiammazione si può verificare un accumulo di acido ialuronico che può causare un aumento della viscosità nella matrice extracellulare, influenzando i nocicettori e contribuendo al dolore, la Manipolazione Fasciale, aumentando la temperatura nel punto di densificazione fasciale, può modificare la consistenza della matrice extracellulare e innescare un processo infiammatorio che porta alla rimozione della fibronectina in eccesso e al ripristino dell’elasticità fasciale. Inoltre, agendo sulle unità muscolo-fasciali, la Manipolazione Fasciale può influenzare positivamente anche le innervazioni autonomiche dei segmenti vertebrali lesionati, innervazioni che non necessariamente si limitano (come zona) a quel segmento, ma possono trovarsi a in segmenti più alti. Pertanto, uno i trattamenti conservativi tradizionali potrebbero non essere efficaci perché si concentrano sui sintomi e sulla loro localizzazione, piuttosto che sulle cause radice del problema.

I limiti di questo studio sono l’aver considerato un solo centro, mentre servirebbero studi multicentrici, e l’aver applicato la Manipolazione Fasciale per un periodo inferiore rispetto alle tempistiche standard di terapia (benché questa scelta sia stata fatta per allineare il trattamento alla fisioterapia tradizionale).

In conclusione, questo studio dimostra che la Manipolazione Fasciale è un metodo efficace per il trattamento del dolore in pazienti con ernia del disco lombare, offrendo risultati migliori rispetto al trattamento fisioterapico tradizionale. Ulteriori studi, preferibilmente multicentrici, dovrebbero indagare ulteriormente gli effetti della Manipolazione Fasciale, il suo meccanismo d’azione e la sua efficacia a lungo termine.

La recensione di Osteopedia

A cura di Marco Chiera

Punti di forza: buona descrizione del trattamento; buona presentazione dei risultati tramite grafici e tabelle; discussione approfondita; uso di scale di valutazione standardizzate; valutazione della disidratazione del disco.

Limiti: manca un follow-up; sarebbe stato interessante introdurre delle valutazioni anche oggettive/strumentali; manca una valutazione degli effetti avversi.

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