Redazione
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03/02/2025 - Ultimo aggiornamento 04/02/2025

Timothy Johnson, Alek R, Jahnke, Kelsey Reindel | Anno 2024

Uso della Terapia Manipolativa Osteopatica per Trattare la Sindrome del Colon Irritabile e una Grave Malattia da Reflusso Gastroesofageo Refrattario: Un Case Report

Patologia:

Reflusso gastroesofageo

Tipo di studio:

Case Report

Data di pubblicazione della ricerca:

16-12-2024

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Scopo dello studio

  • Obiettivo: presentare un caso in cui l’OMT ha avuto un ruolo nel trattamento di un paziente con sindrome del colon irritabile (IBS) e malattia da reflusso gastroesofageo (GERD) refrattario alle terapie farmacologiche.
  • Outcome misurati: valutazione dei sintomi.

Partecipanti

  • Numero: 1
  • Descrizione: uomo, 28 anni. Storia di IBS e GERD refrattari al trattamento con inibitori della pompa protonica. Il paziente ha avuto sintomi persistenti per anni, con un peggioramento graduale, che hanno portato a una significativa intolleranza all’esercizio fisico e a stress emotivo. L’attività cardiovascolare peggiorava i sintomi, i quali andavano da nausea, palpitazioni, diarrea, giramenti di testa, vampate di calore e ipersudorazione. Il vomito sembrava far sparire i sintomi, che però dopo poco ricomparivano. Il paziente ha dovuto limitare molte attività quotidiane e sportive.
    Le visite da diversi specialisti (cardiologo, gastroenterologo) con diversi esami (fra cui ECG, pannello metabolico, endoscopia, colonscopia) non avevano riscontrato nessuna alterazione organica e si erano concluse con la diagnosi di IBS e GERD. L’uso di farmaci prescritti dal gastroenterologo (inibitori della pompa protonica) avevano attenuato i sintomi solo leggermente.
    In passato, il paziente aveva già ricevuto una diagnosi di GERD a 10 anni, in quanto spesso vomitava a seguito di attività fisica intensa. Era però riuscito a gestire la situazione limitando i cibi grassi ed evitando di fare attività fisica intensa vicino ai pasti. Nella sua storia, non erano presenti altri fatti medici importanti o allergie.

Interventi e valutazioni

  • Valutazione dei sintomi tramite auto-valutazione del paziente prima, dopo il trattamento e nel follow-up.
    • Nello specifico, sono state misurate le frequenze settimanali di nausea, vomito, diarrea, vertigini, iperidrosi e vampate di calore.
  • 4 sessioni settimanali di 30-60 minuti, più sessioni sporadiche nei mesi di follow-up.
  • OMT:
    • diretto a ripristinare la funzionalità autonomica gastrointestinale e ridurre il congestionamento linfatico;
    • tecniche sui tessuti molli (muscoli paravertebrali cervicali, toracici e lombari), ad alta velocità bassa ampiezza (vertebre cervicali, toraciche e lombari), decompressione suboccipitale (rilascio della regione occipito-atlantoidea), di inibizione nervosa simpatica (T5-L2), di inibizione nervosa parasimpatica (sacro), di rilascio miofasciale diretto (gangli celiaco, mesenterico superiore e inferiore e stretto toracico superiore), e linfatiche (doming del diaframma).
  • Il paziente ha continuato ad assumere omeprazolo durante l’OMT, e non ha modificato la sua routine di esercizio fisico (sollevamento pesi per 2-3 volte a settimana, senza esercizio cardiovascolare intenso).

Risultati

Il paziente ha mostrato una riduzione dei sintomi dopo il primo trattamento, con un significativo miglioramento di nausea, vertigini e intolleranza all’esercizio fisico.
Dopo un mese di OMT, il paziente ha continuato a registrare un miglioramento sintomatico con una riduzione delle frequenze di nausea, vomito e vertigini. Ciò ha portato a una maggiore tolleranza all’esercizio fisico e a un miglioramento della salute fisica ed emotiva del paziente.
I miglioramenti sono durati circa due settimane prima che i sintomi cominciassero a ripresentarsi. Con trattamenti sporadici successivi, la durata della remissione dei sintomi è aumentata.
Non sono stati riportati effetti collaterali nel corso del trattamento.

Discussione

L’OMT ha prodotto un sollievo sintomatico maggiore rispetto ai farmaci PPI precedentemente utilizzati. L’OMT ha mirato a ristabilire l’equilibrio tra il sistema nervoso simpatico e parasimpatico e a migliorare il flusso linfatico.

Il trattamento è stato personalizzato, in modo da affrontare le esigenze specifiche del paziente e la causa del problema secondo il ragionamento clinico degli autori. La manipolazione e il ribilanciamento del sistema nervoso autonomo e del sistema linfatico hanno permesso al paziente di ottenere un sollievo sintomatico senza effetti collaterali.

Sono necessari ulteriori studi per confermare questi risultati.

L’OMT può quindi essere una valida alternativa alle terapie farmacologiche, con pochi effetti collaterali e bassi costi, e può risultare particolarmente utile in quanto persone affette da GERD e IBS, oltre ad avere una qualità della vita ridotta, tendono ad assumere un numero particolarmente elevato di farmaci.

La recensione di Osteopedia

A cura di Marco Chiera

Punti di forza: l’OMT è stato utilizzato con successo nel trattamento di IBS e GERD refrattari; è stato usato un approccio personalizzato al paziente; non sono emersi effetti collaterali; presenza di follow-up; utile la tabella con il report dei sintomi percepiti dal paziente.

Limiti: come tutti i case report, è difficilmente generalizzabile. I risultati sono basati su dati auto-riferiti dal paziente, il che potrebbe introdurre un bias soggettivo: servirebbero quindi valutazione più oggettive. Manca un’analisi dei limiti dello studio.

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