
Redazione
|
03/02/2025 - Ultimo aggiornamento 03/02/2025
Dalton Whitman, Rob Sillevis, Matthew Frommelt | Anno 2025
L’Effetto dei Suoni Udibili da Manipolazione Articolare nella Colonna Cervicale Superiore sulle Onde Cerebrali e sull’Attività del Sistema Nervoso Autonomico
Ambito:
Attività cerebrale e autonomica
Tipo di studio:
Trial quasi-sperimentale
Data di pubblicazione della ricerca:
15-01-2025

Scopo dello studio
- Obiettivo: valutare l’impatto delle tecniche ad alta velocità bassa ampiezza applicate a livello cervicale sull’attività cerebrale e sul sistema nervoso autonomico.
- Outcome misurati: valutazione dell’attività delle onde cerebrali tramite EEG e dello stato autonomico tramite misurazione del diametro pupillare.
Partecipanti
- Numero: 40 persone (18 donne e 22 uomini, età media 26,4 anni).
- Criteri di inclusione: età 18-65 anni; nessun trauma cervicale nei sei mesi precedenti; nessuna storia di commozione cerebrale, trauma cranico o danno cerebrale.
- Criteri di esclusione: dolore; controindicazioni alla manipolazione cervicale; condizioni o farmaci che potrebbero compromettere il sistema scheletrico; cefalea attiva o altri disturbi dolorosi; trauma cranico pregresso e qualsiasi condizione che alteri la funzione del sistema nervoso autonomo.
- Gruppi di studio: 2 gruppi ottenuti valutando la presenza o l’assenza di un suono udibile dopo l’esecuzione della tecnica manipolativa.
- Gruppo 1: presenza di un suono udibile, 20 persone.
- Gruppo 2: assenza di un suono udibile, 20 persone.
Interventi e valutazioni
- Valutazione dell’attività delle onde cerebrali tramite EEG e dello stato autonomico tramite misurazione del diametro pupillare ottenuta con pupillometria 10 secondi prima del trattamento, 5 secondi dopo e 40 secondi dopo.
- 1 sessione.
- Thrust di distrazione atlanto-assiale:
- partecipanti supini sul lettino.
- Tutte le manipolazioni sono state eseguite da un operatore con oltre 30 anni di esperienza.
Risultati
- Outcome:
- i pattern di attività delle onde cerebrali sono stati simili in entrambi i gruppi;
- sono emersi cambiamenti significativi nell’attività delle onde cerebrali in entrambi i gruppi per tutte le frequenze misurate;
- il gruppo privo di suoni udibili ha mostrato una diminuzione iniziale dell’attività cerebrale, seguita da un aumento, ma nessun cambiamento significativo tra prima e dopo il trattamento;
- il gruppo con suoni udibili ha invece mostrato una diminuzione dell’attività cerebrale fra prima e dopo il trattamento;
- il diametro pupillare è cambiato in entrambi gli occhi del gruppo senza suoni udibili, mentre solo nell’occhio sinistro del gruppo con suoni udibili. Il gruppo con suoni udibili ha mostrato una dilatazione pupillare statisticamente significativa fra subito dopo e 40 secondi dopo il trattamento.
Discussione
Da questo studio è emerso che la presenza del suono udibile non è necessaria per produrre cambiamenti nel sistema nervoso centrale dopo una manipolazione cervicale ad alta velocità bassa ampiezza. Tuttavia, il suono udibile potrebbe prolungare gli effetti sull’attività delle onde cerebrali. A tal proposito, il gruppo con suoni udibili ha mostrato un calo più marcato dell’attività cerebrale, indicando un potenziale effetto di rilassamento prolungato. Inoltre, fra subito dopo e 40 secondi dopo il trattamento, sono aumentate le onde alpha, theta e beta mentre sono rimaste diminuite rispetto a prima del trattamento le onde gamma, tutti fattori che indicano un maggior stato di rilassamento e calma mentale. Tuttavia, la rilevanza clinica di questi risultati è da approfondire.
Per quanto riguarda l’attività autonomica, non è chiaro se i cambiamenti pupillari siano stati direttamente collegati alla manipolazione o se siano dovuti a risposte simpatiche inattese (es. la sorpresa del momento esatto in cui è stata applicata la tecnica) o fluttuazioni naturali. A tal proposito, non sono state osservate differenze significative nel sistema nervoso autonomo tra i due gruppi, coerentemente con altri studi.
I limiti di questo studio riguardano: la non misurazione delle onde delta, tipicamente legate al sonno; la mancanza di controllo se le persone reclutate avessero avuto esperienze passate con i thrust, e quindi la valutazione del potenziale effetto placebo; il dispositivo dell’ECG potrebbe non essere rimasto perfettamente adeso durante la manipolazione; la pupillometria potrebbe essere stata falsata da eventuale trucco indossato; l’analisi di persone sane; una bassa numerosità campionaria (il numero di persone reclutate).
In conclusione, servono ulteriori studi su campioni più grandi, persone sintomatiche e gruppi di controllo dove ad un trattamento sham (fittizio) è associata la produzione di un suono.
La recensione di Osteopedia
A cura di Marco Chiera
Punti di forza: l’ambiente di test è stato accuratamente controllato per minimizzare le interferenze, così come il protocollo per la manipolazione e la raccolta dati era standardizzato per massimizzare la riproducibilità; buona presentazione e discussione dei risultati; buona analisi dei limiti dello studio.
Limiti: come indicato dagli autori, assenza di un gruppo di controllo, valutazione di partecipanti sani, difficile interpretazione di alcuni risultati (variazione del diametro pupillare), bassa numerosità campionaria.

Sei un osteopata?
Registrati ed usufruisci dei vantaggi dell'iscrizione. Crea il tuo profilo pubblico e pubblica i tuoi studi. È gratis!
Registrati ora
Scuola o Ente di Formazione?
Registrati ed usufruisci dei vantaggi dell'iscrizione. Crea il tuo profilo pubblico e pubblica i tuoi studi. È gratis!
Registrati ora
Vuoi diventare osteopata? Sei uno studente?
Registrati ed usufruisci dei vantaggi dell'iscrizione. Crea il tuo profilo pubblico e pubblica i tuoi studi. È gratis!
Registrati ora