
Redazione
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03/02/2025 - Ultimo aggiornamento 04/02/2025
Jacqueline Nikakis, Denis Malkov, Ermin Tale, Mahima Mangla, Jordan Keys, To Shan Li, Sheldon Yao, Todd J. Cohen | Anno 2024
Gli Effetti del Trattamento Manipolativo Osteopatico sulle Aritmie: Un Trial Randomizzato Controllato a Doppio-cieco in Pazienti con Dispositivi Elettronici Impiantabili Cardiaci
Ambito:
Aritmie cardiache in pazienti con dispositivi elettronici impiantabili cardiaci
Tipo di studio:
Trial randomizzato controllato
Data di pubblicazione della ricerca:
15-12-2024

Scopo dello studio
- Obiettivo: valutare gli effetti dell’OMT sulle aritmie cardiache in pazienti con dispositivi elettronici impiantabili cardiaci (CIED).
- Outcome misurati:
- Outcome primari: valutazione del carico aritmico, della frequenza cardiaca, della variabilità della frequenza cardiaca (HRV) a lungo termine e del livello di attività quotidiana tramite dati registrati dai CIED.
- Outcome secondari: valutazione della HRV a breve termine, della frequenza respiratoria, della pressione sanguigna e della saturazione di ossigeno nel sangue (SpO2) tramite dati registrati dai CIED.
Partecipanti
- Numero: 40 persone (24 donne e 16 uomini).
- Criteri di inclusione: età ≥ 18 anni; portatori di CIED; aver documentato disturbi correlati all’aritmia (palpitazioni, mancanza di respiro, fastidio al petto, presincope/sincope).
- Criteri di esclusione: gravidanza; imminenti modifiche ai CIED; modifiche recenti al piano farmacologico; storia di chirurgia spinale; precedente esposizione all’OMT; controindicazioni all’OMT.
- Gruppi di studio: 2 gruppi ottenuti tramite randomizzazione
- Gruppo 1: OMT, 22 persone (11 donne e 11 uomini, età media 62,22 anni).
- Gruppo 2: trattamento sham (fittizio), 18 persone (13 donne e 5 uomini, età media 62,72 anni).
Interventi e valutazioni
- Valutazione della qualità della vita tramite SF-36 all’inizio dello studio.
- Valutazione di cambiamenti relativi a dieta, attività fisica e piano farmacologico dopo 1 mese dal trattamento.
- Valutazione del carico aritmico tramite analisi dei dati registrati dai CIED 30 giorni prima e 30 giorni dopo l’intervento.
- Valutazione di frequenza cardiaca, HRV a lungo termine e livello di attività quotidiana tramite analisi dei dati registrati dai CIED 1, 3, 7, 14 e 30 giorni sia prima e sia dopo l’intervento.
- Valutazione di frequenza cardiaca, HRV a breve termine, frequenza respiratoria, pressione sanguigna e SpO2 5 minuti prima e dopo l’intervento in un sottogruppo di 20 soggetti.
- Questionario somministrato subito dopo l’intervento per valutare se i partecipanti avevano riconosciuto il gruppo di appartenenza.
- 1 sessione di 20 minuti.
- OMT:
- tecniche di rilascio miofasciale, mobilizzazione delle coste, rilascio posizionale facilitato e OMT craniale;
- le aree di trattamento sono state selezionate per influenzare il sistema nervoso autonomico.
- Controllo:
- trattamento sham: tocco leggero secondo una sequenza specifica dal cranio alle estremità inferiori, con una durata di contatto simile all’OMT.
Risultati
- Outcome primari:
- non è stata trovata una differenza statisticamente significativa nel carico aritmico tra i gruppi dopo l’intervento;
- non sono state riscontrate differenze significative nei valori di frequenza cardiaca, HRV a lungo termine e livello di attività quotidiana tra i gruppi.
- Outcome secondari:
- è stata osservata una differenza statisticamente significativa nell’HRV a breve termine, con una diminuzione nel gruppo OMT e un aumento nel gruppo di controllo;
- non sono state riscontrate differenze significative negli altri parametri fra i due gruppi.
- Ulteriori analisi:
- all’inizio dello studio, la qualità di vita è risultata simile in entrambi i gruppi e, dopo 1 mese, non sono emersi cambiamenti in dieta, attività fisica o farmaci;
- i partecipanti non sono stati in grado di identificare correttamente il loro gruppo di assegnazione, supportando l’efficacia del tocco leggero come controllo;
- nessuna presenza di effetti avversi.
Discussione
Da questo studio sembra emergere che l’OMT risulta un trattamento sicuro nei pazienti con aritmie cardiache e CIED. A tal proposito, una singola sessione di OMT non ha mostrato effetti significativi sulle aritmie o sulla maggior parte delle variabili fisiologiche. Al contrario, l’HRV a breve termine è diminuita nel gruppo OMT e aumentata nel gruppo di controllo, suggerendo un potenziale impatto dell’OMT sul sistema nervoso autonomico.
È interessante che un precedente studio aveva riscontrato un miglioramento della qualità della vita in pazienti con CIED trattati con OMT. Comprendere quindi meglio gli effetti dell’OMT sul sistema nervoso autonomico potrebbe aiutare a prevenire lo sviluppo di aritmie in soggetti con dolore cronico.
I limiti di questo studio riguardano l’avvenuta pandemia di Covid, che ha spezzato l’arruolamento e ha poi reso difficile sia effettuare i trattamenti sia raccogliere al meglio i dati, soprattutto nel follow-up.
Ulteriori studi, più grandi e a più bracci, sono necessari per valutare l’effetto di sessioni di OMT più frequenti e per determinare un eventuale programma di trattamento ottimale. Inoltre, futuri studi devono approfondire l’effetto del tocco in se stesso su pazienti con CIED e problemi cardiaci, in quanto potrebbe risultare un valido supporto nella terapia domiciliare.
La recensione di Osteopedia
A cura di Marco Chiera
Punti di forza: buona presentazione dei risultati tramite grafici e tabelle; analisi dei limiti dello studio; uso di un questionario per controllare lo smascheramento dello sham; valutazione degli effetti avversi.
Limiti: valutazione di una sola sessione di trattamento; poche persone reclutate, anche a causa della pandemia.

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