Redazione
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13/01/2025 - Ultimo aggiornamento 13/01/2025

Veenah Stoll, Jennifer Trube, Timothy Johnson, Jake Darbhanga, Rohit S. Mehra | Anno 2024

Il Ruolo del Trattamento Manipolativo Osteopatico nell’Osteoartrite: Una Revisione di Scopo

Ambito:

Osteoartrite

Tipo di studio:

Revisione di scopo

Data di pubblicazione della ricerca:

25-11-2024

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Scopo dello studio

  • Obiettivo: valutare lo stato della ricerca sull’OMT nel trattamento dell’osteoartrite negli adulti.
  • Outcome misurati:
    • Primari: valutazione del range of motion (ROM), del dolore e della funzionalità fisica.

Metodi

  • Articoli analizzati: 7
  • Stringa di ricerca:
    • combinazione dei seguenti termini: “osteoarthr*”, “degenerative arthr*”, “degenerative joint disease”, “noninflammatory arthr*”, “osteo arthr*”, “osteopath*”, omt, omm, “manipulat* medicine”.
  • Criteri di inclusione:
    • studi su adulti (età ≥ 18 anni) con diagnosi di osteoartrite;
    • studi che hanno usato l’OMT o la manipolazione come terapia per l’osteoartrite;
    • studi dove l’OMT o la manipolazione è stata eseguita da un osteopata o un medico osteopata;
    • articoli scritti in inglese.
  • Criteri di esclusione:
    • studi su pazienti con malattia articolare infiammatoria, lombalgia o cervicalgia come diagnosi primaria, con tumori in stato attivo, lesioni acute, traumi, artrite reumatoide, artrite psoriasica, lombalgia cronica a fronte di protrusioni o ernie, osteoartropatia, infezioni attive, diagnosi di infezione da Covid-19, malattie ereditarie genetiche;
    • studi su donne incinte;
    • studi su persone con storia di sintomi post-infettivi o interventi chirurgici di sostituzione all’articolazione studiata;
    • studi su persone che hanno ricevuto o stanno ricevendo trattamenti per dolori articolari cronici da malattie reumatologiche, trattamenti intramuscolari o tramite iniezioni, trattamenti chiropratici.

Caratteristiche degli studi

  • 3 trial clinici.
  • 1 studio prospettico di coorte.
  • 1 case report.
  • 2 revisioni.

Partecipanti

  • Numero nello studio più piccolo: 30 persone, di cui 15 nel gruppo OMT e 15 nel gruppo di controllo.
  • Numero nello studio più grande: 85 persone, di cui 44 nel gruppo OMT e 41 nel gruppo di controllo.
  • Numero totale: 186 persone.

Interventi e valutazioni

  • Valutazione del ROM, del dolore e della funzionalità fisica.
  • Sessioni di durata variabile e a intervallo variabile (settimanali o mensili)
  • OMT:
    • tecniche di pompa linfatica, counterstrain, rilascio miofasciale, ad energia muscolare, ad alta velocità bassa ampiezza, craniosacrali, viscerali.
  • Controllo:
    • terapie standard, esercizio fisico.

Risultati

  • Outcome primari:
    • a livello delle articolazioni patellofemorali e tibiofemorali, rispetto all’esercizio fisico l’OMT ha mostrato miglioramenti significativi nell’esame fisico, nel ROM del ginocchio, nel dolore misurato tramite Visual Analog Scale (VAS), nel dolore e nella funzionalità misurati tramite Western Ontario McMaster Questionnaire (WOMAC) e nella funzionalità misurata tramite camminata di 50 metri;
    • in caso di dolore al ginocchio a seguito di osteoartrite, rispetto alla terapia standard 6 settimane di OMT hanno mostrato un maggior riduzione del dolore e un maggior incremento del ROM;
    • in caso di dolore cronico al ginocchio, un OMT generale (muscoloscheletrico, viscerale e craniosacrale) applicato ogni 3-4 settimane in aggiunta alla terapia standard ha mostrato un beneficio clinico a livello di VAS e WOMAC sia dopo 26 settimane sia dopo 52 settimane;
    • in caso di osteoartrite al ginocchio, l’OMT ha mostrato di migliorare ROM, equilibrio e ad altri sintomi, oltre a migliorare l’indice restrittivo a livello dell’arteria femorale superficiale;
    • in un paziente con dolore podalico secondario all’osteoartrite, l’OMT ha mostrato di ridurre il dolore e migliorare il ROM, permettendo al paziente di aumentare l’attività fisica;
    • le due revisioni hanno mostrato l’utilità di varie tecniche osteopatiche nel trattamento dell’osteoartrite al ginocchio.

Discussione

Dalla revisione è emerso che l’OMT può risultare utile per i pazienti affetti da osteoartrite, agendo positivamente su dolore e ROM.

Le varie tecniche dell’OMT possono agire su muscoli, legamenti e fascia, rilassando i tessuti, riallineando le articolazioni e riducendo eventuali adesioni capsulari. L’OMT può anche favorire la circolazione sanguigna e linfatica, permettendo ai tessuti di avere una migliore salute e funzionare meglio. Infatti, miglior circolazione significa miglior nutrimento e maggior drenaggio di scorie. Inoltre, l’OMT può anche favorire una normalizzazione della funzionalità del sistema nervoso autonomico, la cui disregolazione è spesso presente in caso di osteoartrite e in grado di impattare la percezione di dolore. A tal proposito, l’OMT può ridurre l’attivazione del sistema nervoso ortostimpatico e anche favorire la produzione di ormoni rilassanti quali endocannabinoidi ed oppioidi.

A supporto di questi benefici, la letteratura riporta diversi studi dove l’OMT è stato applicato con successo in diversi casi di dolore cronico, favorendo riduzione del dolore e della disabilità e miglioramento della qualità di vita. Questi effetti sono stati rilevati sia comparando il solo OMT con le terapie standard, sia aggiungendo l’OMT a terapie quali esercizio fisico o farmaci. Gli effetti positivi, inoltre, spesso si estendevano anche ad altri aspetti, quali miglior sonno, minor fatica e sintomi depressivi. In tutti questi studi, l’OMT è risultato un trattamento sicuro privo di effetti avversi.

La letteratura suggerisce che l’OMT potrebbe anche ridurre l’uso di farmaci (es. anti-infiammatori non steroidei), soprattutto nella popolazione geriatrica che è spesso a rischio di iper-medicalizzazione – in questi pazienti, particolarmente utili sono le tecniche osteopatiche leggere quali il rilascio miofasciale o il counterstrain – o in pazienti con particolari patologie (es. allergie, malattie renali croniche) o a rischio di interazioni farmacologiche importanti. Naturalmente, servono studi più grandi e randomizzati controllati per meglio comprendere la portata dell’OMT in tal senso.

A tal proposito, la letteratura mostra però pochi studi di alta qualità sull’efficacia dell’OMT in caso di osteoartrite, e pertanto è difficile definire delle raccomandazioni cliniche. Servono studi per comparare fra loro diverse tipologie di OMT. Un aspetto su cui vi è comunque concordanza è la sicurezza dell’OMT come trattamento.

Questa revisione ha diversi limiti: in uno studio esaminato, il semplice tocco (la palpazione osteopatica) ha ottenuto degli effetti sul ROM e sul dolore. Pertanto, bisogna considerare che già il tocco potrebbe avere effetti importanti indipendentemente dall’uso di una tecnica specifica. Gli studi analizzati hanno poi incluso un numero limitato di persone e in alcuni casi non è stato presente un gruppo di controllo. Infine, sono stati inclusi solo articoli in inglese.

La recensione di Osteopedia

A cura di Marco Chiera

Punti di forza: buona presentazione dei trial inclusi; buona descrizione dei possibili meccanismi fisiologici, effetti globali e benefici clinici dell’OMT in caso di osteoartrite.

Limiti: le revisioni incluse potevano essere analizzate maggiormente nel dettaglio.

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