Marco Chiera
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02/04/2024 - Ultimo aggiornamento 02/04/2024

Genevieve M. Palmer, Nicholas Dominick, Melissa Kane, Sawyer Bawek, Blake Burch, Taylor Sanders, Davong Phrathep, Nicole Myers, Santiago Lorenzo | Anno 2023

Effetto del trattamento manipolativo osteopatico e della terapia di Regolazione dell’Energia Bio-Elettro-Magnetica (BEMER) sulla cervicalgia muscoloscheletrica generalizzata negli adulti

Patologia:

Cervicalgie (dolore alla cervicale e torcicollo)

Tipo di studio:

Trial randomizzato controllato

Data di pubblicazione della ricerca:

01-12-2023

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Scopo dello studio

  • Obiettivo: valutare gli effetti dell’OMT e della terapia BEMER su pazienti con cervicalgia non specifica.
  • Outcome misurati:
    • Outcome primari: valutazione della disabilità tramite Neck Disability Index (NDI), della qualità della vita fisica e mentale tramite Short Form 12-item Health Survey (SF-12) e del dolore tramite Visual Analog Scale (VAS).

Partecipanti

  • Numero: 38 persone (28 donne e 10 uomini).
  • Criteri di inclusione: adulti, cervicalgia non specifica da almeno 2 settimane.
  • Criteri di esclusione: incapacità di fornire il consenso informato; gravidanza; positività ai test di Spurling o Wallenberg; anamnesi contenente condizioni psichiatriche, obesità, disturbi della pelle, ferite aperte, fascite, lacerazioni fasciali, miosite, insufficienza cardiaca congestizia, fratture ossee, osteomielite, osteopenia, osteoporosi, anomalie della coagulazione, trombosi venosa profonda, sensibilità al riflesso del seno carotideo, malattia carotidea avanzata, malattie surrenali, intorpidimento o debolezza agli arti superiori, infezioni respiratorie acute, sindromi o terapie immunosoppressive, lupus, neoplasia, malattie autoimmuni, sindrome di Down, terapia anticoagulante, radioterapia o chemioterapia negli ultimi 3 anni, peggioramenti dell’asma nelle ultime 4 settimane, cambio di farmaci nelle ultime 4 settimane; aver ricevuto qualunque terapia manuale; conoscenza del gruppo a cui si è stati assegnati per lo studio.
  • Gruppi di studio: 4 gruppi ottenuti tramite randomizzazione.
    • Gruppo 1: OMT, 10 persone (7 donne e 3 uomini, età media 25,4 anni).
    • Gruppo 2: BEMER, 10 persone (8 donne e 2 uomini, età media 25,1 anni).
    • Gruppo 3: OMT + BEMER, 10 persone (7 donne e 3 uomini, età media 24,8 anni).
    • Gruppo 4: trattamento sham (fittizio), 8 persone (6 donne e 2 uomini, età media 25,0 anni).

Interventi e valutazioni

  • Valutazione della disabilità tramite NDI, della qualità della vita fisica e mentale tramite SF-12 e del dolore tramite VAS all’inizio dello studio e dopo l’ultimo trattamento.
  • 9 sessioni, 3 volte a settimana, di OMT o trattamento manuale sham.
  • 15 sessioni, 5 volte a settimana, di BEMER o trattamento BEMER sham.
  • OMT:
    • esame strutturale secondo protocollo su colonna cervicale e toracica superiore, articolazione temporomandibolare e prima costola e rilevazione di disfunzioni somatiche ad ogni sessione;
    • per ogni area in cui è stata rilevata una disfunzione somatica, è stato eseguito uno specifico protocollo di trattamento fatto da: rilascio suboccipitale, trazione controlaterale cervicale, tecniche sui tessuti molli nel rachide dorsale superiore, rilascio miofasciale dello stretto toracico superiore, tecniche ad energia muscolare a livello atlo-occipitale, atlo-assiale, C2-C7, T1–T4, sollevamento della prima costola, rilascio miofasciale submandibolare, counterstrain per i muscoli pterigoidei mediali e a livello di C7 anteriore, C8 anteriore e C1 posteriore.
  • BEMER: applicazione alla cervicale, posteriormente, di campi elettromagnetici pulsanti della durata di 8 minuti a intensità 3 per la prima settimana, ad intensità 4 per la seconda settimana e ad intensità 5 per la terza settimana 3.
  • OMT + BEMER: l’OMT veniva eseguito prima della terapia BEMER.
  • Trattamento sham: tocco leggero (senza pressione o azione) sui muscoli paravertebrali toracici superiori per circa 5 minuti e applicazione del tappetino BEMER senza però accenderlo.
  • Trattamenti eseguiti da studenti di medicina osteopatica al secondo anno formati e valutati da un medico osteopata certificato in medicina neuromuscoloscheletrica ed osteopatica.

Risultati

  • Outcome primari:
    • dolore: non sono emerse differenze statisticamente significative fra i gruppi, benché il gruppo OMT + BEMER e il gruppo BEMER abbiano mostrato riduzioni statisticamente significative del dolore rispetto all’inizio dello studio. Il gruppo di controllo ha riportato un miglioramento maggiore rispetto all’OMT.
    • disabilità da cervicalgia: il gruppo BEMER e il gruppo OMT + BEMER hanno mostrato una riduzione statisticamente significativa della disabilità, con il gruppo BEMER che ha mostrato un esito statisticamente migliore di tutti gli altri tre gruppi. Il gruppo di controllo e il gruppo OMT hanno riportato miglioramenti simili;
    • qualità della vita fisica: non sono emerse differenze statisticamente significative fra i gruppi, benché il gruppo BEMER abbia mostrato riduzioni statisticamente significative del dolore rispetto all’inizio dello studio. Il gruppo di controllo ha riportato un miglioramento maggiore rispetto sia all’OMT sia al gruppo OMT + BEMER;
    • qualità della vita mentale: non sono emerse differenze statisticamente significative fra i gruppi, benché il gruppo di controllo abbia fatto riscontrare un peggioramento della qualità della vita mentale e il gruppo BEMER abbia mostrato il miglioramento maggiore, seguito dal gruppo OMT.

Discussione

La terapia BEMER da sola ha mostrato di poter indurre una riduzione statisticamente significativa della disabilità dovuta alla cervicalgia fra prima e dopo il percorso terapeutico, permettendo di ipotizzare che sia migliorata la capacità dei partecipanti di svolgere le attività quotidiane a seguito di riduzione del dolore e aumento della mobilità. La terapia BEMER ha quindi il potenziale di agire positivamente sulla cervicalgia generalizzata.

Allo stesso modo, i gruppi che hanno ricevuto la terapia BEMER hanno visto importanti miglioramenti sia nella disabilità sia nel dolore al collo. Probabilmente, l’azione microvascolare della terapia BEMER può influenzare i meccanismi che sostengono la cervicalgia muscoloscheletrica.

La combinazione di OMT e BEMER è risultata superiore solo nel ridurre il dolore misurato tramite VAS, mentre ha riportato comunque buoni risultati sulla disabilità da cervicalgia. Servono tuttavia ulteriori studi per meglio comprendere la combinazione di queste terapie, la quale potrebbe condurre anche ad una riduzione dei costi sanitari.

Questo studio ha diversi limiti: l’OMT è stato praticato da diversi operatori, tra l’altro studenti del secondo anno, cosa che potrebbe aver ridotto l’efficacia del trattamento. Inoltre, i valori registrati all’inizio dello studio di dolore e disabilità potrebbero essere inferiori rispetto a quelli della popolazione generale, in quanto il campione reclutato è stato di soggetti giovani.

Studi futuri potrebbero applicare la combinazione OMT + BEMER in altri ambiti muscoloscheletrici o in diversi tipi di cervicalgia (es. acuta o cronica), tenuto anche conto dei potenziali sintomi correlati, così da definire nuovi, specifici ed efficaci protocolli di trattamento.

La recensione di Osteopedia

A cura di Marco Chiera

Punti di forza: standardizzazione del protocollo valutativo e di trattamento che ne permette la replicabilità.

Limiti: reclutamento su base volontaria; non è stata effettuata un’analisi per valutare se, all’inizio dello studio, i gruppi fossero comparabili (ad esempio, il gruppo OMT + BEMER è partito da livelli di dolore doppi rispetto al gruppo OMT). Per avere 4 gruppi, il campione reclutato è molto piccolo. Non è stato definito un outcome primario attorno a cui far ruotare lo studio e calcolare la numerosità campionaria (quante persone reclutare).
Benché utile per la replicabilità, però nella pratica quotidiana l’OMT è meglio definito da un trattamento personalizzato sulle esigenze del paziente. La standardizzazione potrebbe avere inficiato gli effetti dell’OMT a favore della terapia BEMER.
A parte aver citato l’impatto negativo sull’efficacia dell’OMT di aver usato come operatori studenti del secondo anno, manca una discussione approfondita dei risultati, ossia del perché e secondo quali meccanismi la terapia BEMER, l’OMT e il trattamento sham potrebbero aver avuto o no i risultati emersi. Questo aspetto è un importante limite a fronte di risultati molto particolari (es. trattamento sham superiore dell’OMT su dolore e disabilità, quantomeno a livello di cambiamento assoluto, oppure combinazione di OMT e BEMER inferiore in maniera statisticamente significativa della sola terapia BEMER).

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