Marco Chiera
|
19/01/2024 - Ultimo aggiornamento 26/03/2024

Reddog E. Sina, J'Aimee Lippert, Katherine Guardardo | Anno 2023

Medicina Manipolativa Craniale Osteopatica come un’Aggiunta Proposta al Regime di Trattamento per la Perdita di Udito Neurosensoriale Monolaterale Improvvisa Idiopatica: Un Case Report

Ambito:

Disturbi dell'udito

Tipo di studio:

Case Report

Data di pubblicazione della ricerca:

30-11-2023

Image

Scopo dello studio

  • Obiettivo: mostrare la possibile utilità dell’osteopatia craniale in caso di perdita di udito neurosensoriale monolaterale improvvisa idiopatica.
  • Outcome misurati: grado di severità della perdita di udito, sia soggettiva sia tramite timpanogramma e audiogramma.

Partecipanti

  • Numero: 1
  • Descrizione: uomo, 60 anni. Si è presentato alla clinica osteopatica lamentando che da due giorni aveva una perdita completa dell’udito sul lato sinistro dopo aver dormito sul lato sinistro (posizione per lui normale). Storia di acufene bilaterale, probabilmente per forti rumori fin dall’età di 16 anni, e che si è aggravato dal momento della perdita dell’udito, ma nessuna storia famigliare di perdita dell’udito. Faticava a capire il linguaggio dall’orecchio sinistro e riportava un senso di pienezza sempre nell’orecchio sinistro. Non sono stati riportati problemi uditivi importanti, infezione da Covid-19, traumi, dolore, problemi di equilibrio o infezioni recenti, né vi era una storia di ictus, attacchi ischemici transitori o problemi neurologici. Non sono sembrati esserci fattori psicosomatici all’origine del problema.
    Il paziente seguiva una dieta vegana con la sola inclusione di pesce, di acqua fredda e l’integrazione di vitamina D e omega-3, e svolgeva regolarmente attività fisica. È però stato trattato per chilomicronemia.
    Il giorno dopo la perdita dell’udito, l’audiogramma ha mostrato nell’orecchio sinistro una pressione dell’aria di picco negativa doppia rispetto all’orecchio destro, indicando così una maggior resistenza della membrana timpanica al movimento. Il timpanogramma, invece, ha mostrato livelli uditivi a sinistra significativamente più bassi rispetto a quelli misurati a destra. Inoltre, test specifici per le frequenze sonore hanno mostrato una perdita profonda di conduzione del suono aerea e ossea, perdita nella percezione del linguaggio e nel riconoscimento delle parole a livello dell’orecchio sinistro.
    A fronte di questi risultati, l’otorinolaringoiatra ha prospettato una perdita uditiva permanente nel caso l’udito non fosse tornato entro tre settimane, e ha consigliato la somministrazione di steroidi intratimpanici o orali (il paziente ha scelto predisone orale nella dose di 50 mg al giorno).
    La valutazione osteopatica ha rilevato restrizioni fasciali e limitazioni nel movimento delle ossa craniche, in particolare a livello temporale e parietale, con compressione a livello della sutura occipitomastoidea e restrizione a livello sfenobasilare. Anche lo sfenoide e l’occipite hanno mostrato restrizioni nel movimento, mentre la mascella sinistra è risultata leggermente intra-ruotata.

Interventi e valutazioni

  • Valutazione dell’udito tramite audiogramma e timpanogramma dopo 1 e 8 giorni dalla perdita dell’udito.
  • 4 sessioni di OMT eseguite dopo 2, 4, 5 e 7 giorni dalla perdita dell’udito.
  • OMT: valutazione secondo un approccio prevalentemente fasciale e trattamento per risolvere le restrizioni ed alterazioni craniali.
  • Il paziente è stato valutato e trattato dallo stesso medico osteopata certificato in medicina osteopatica neuromuscoloscheletrica.
  • Oltre all’OMT, il paziente ha ricevuto 3 sessioni di agopuntura: il giorno della visita alla clinica osteopatica (prima della visita) e i giorni 6 e 9 dalla perdita dell’udito.

Risultati

Il primo trattamento ha migliorato le restrizioni a livello temporale e nelle aree vicine, senza però incidere sull’udito.

In seguito al secondo trattamento svolto a casa sua 2 giorni dopo, il paziente ha riportato un crepitio nell’orecchio sinistro, con annessa leggera ripresa dell’udito.

Dopo altri 2 giorni, il paziente ha riportato un ritorno parziale dell’udito sinistro che è migliorato anche dopo il trattamento. Dopo un altro giorno, il paziente ha riportato di aver sentito degli scoppi mentre muoveva la mascella e di poter udire il canto degli uccelli, e alla fine di questo quarto trattamento vi è stato un miglioramento significativo nella restrizione fasciale a sinistra.

Dopo altri 2 giorni, il paziente ha riferito un ulteriore miglioramento dell’udito sinistro, ma ha anche riportato che il senso di pienezza era ancora presente. L’audiogramma e il timpanogramma eseguiti il giorno prima di questa visita hanno comunque mostrato un miglioramento dell’udito sinistro, a conferma di quanto detto dal paziente ed evidenziando una parità di udito fra le due orecchie. A questa visita di controllo, sono stati evidenziati ulteriori miglioramenti a livello fasciale, in particolare a livello dell’ipertonicità fasciale submandibolare.

Dopo altri 6 giorni, il paziente ha riportato di aver ritrovato un udito normale – con sorpresa del suo otorinolaringoiatra –, di aver tolto gli steroidi e di non aver ricevuto altri trattamenti di agopuntura. Ha però detto di essere particolarmente sotto stress e di digrignare i denti durante il sonno.

Discussione

Il trattamento della perdita di udito neurosensoriale monolaterale improvvisa idiopatica si basa principalmente su una valutazione strutturale alla ricerca di anomalie otorinolaringoiatriche per poi, eventualmente, valutare interventi chirurgici. L’osteopatia, invece, valuta la relazione bidirezionale fra struttura e funzione in senso più ampio cercando se vi siano dei cambiamenti strutturali che, una volta risolti, possano favorire la ripresa. E in effetti in letteratura vi sono studi che supportano l’uso dell’osteopatia in caso di patologie che coinvolgono le orecchie, come l’otite media.

Nel caso qui descritto, la perdita dell’udito si è presentata senza paralisi facciale, dolore, vertigini, capogiri o problemi di equilibrio. Non sono stati riportati traumi e non vi erano indizi per pensare a cause organiche conosciute di perdita improvvisa dell’udito neurosensoriale monolaterale, né per pensare a cause psicologiche o psicosomatiche.

Valutando l’anatomia dell’orecchio interno, la perdita improvvisa dell’udito potrebbe derivare da un’inibizione del nervo cocleare a fronte di un’alterazione del movimento dell’osso temporale (il nervo cocleare vi passa prima di arrivare alla coclea). Questa ipotesi richiederebbe una risonanza magnetica funzionale per essere confermata, ma è però altamente speculativa. Dall’altra parte, in senso più osteopatico, la perdita dell’udito potrebbe derivare da alterazioni nella tonicità dei muscoli pterigoidei mediali e laterali, i quali controllano il diametro del lume della tromba di Eustachio, e quindi gli scambi di fluidi e aria. Allo stesso modo, alterazioni nel muscolo tensore del velo palatino e nell’elevatore del velo palatino possono alterare la funzione della tromba di Eustachio e quindi l’udito.

La medicina manipolativa osteopatica craniale applicata su questi muscoli e sulle restrizioni conseguenti può favorire il ripristino del meccanismo di pompaggio a livello della tromba di Eustachio, normalizzando così la pressione dell’aria nell’orecchio medio (da qui forse i crepitii e gli scoppi avvertiti dal paziente), e quindi l’udito.

In senso più ampio, probabilmente il problema all’udito è derivato dalla pressione sulla mascella o dal bruxismo durante il sonno: infatti, il bruxismo può creare una pressione costante sulla tromba di Eustachio, mantenendo il suo lume chiuso e facendo aumentare la pressione fino a causare un accumulo di pressione dell’aria e quindi alterazione dell’udito.

Sicuramente servono ulteriori ricerche sviluppando protocolli appositi e definendo una collaborazione fra osteopati e otorinolaringoiatri, a fronte della rarità della condizione qui studiata.

Dai risultati emersi, è importante evidenziare che un ricorso precoce all’agopuntura o all’osteopatia potrebbero ridurre significativamente la perdita dell’udito in caso di perdita di udito neurosensoriale monolaterale improvvisa idiopatica. Inoltre, è importante comprendere i problemi sottostanti che potrebbero contribuire alle alterazioni muscolari rilevate, oltre a valutare l’associazione fra il bruxismo e altre problematiche spesso presenti in questi casi (es. stress, ansia, dolore).

La recensione di Osteopedia

A cura di Marco Chiera

Punti di forza: il primo studio su OMT e perdita di udito neurosensoriale monolaterale improvvisa idiopatica; buona introduzione con descrizione della patologia, delle possibilità di trattamento e dello stato della letteratura su altre terapie (es. OMT); buona descrizione del caso, degli esami svolti e dei risultati emersi dai vari esami dell’udito e osteopatici; discussione interessante ed approfondita sul razionale anatomico di azione dell’OMT.

Limiti: come tutti i case report, è difficilmente generalizzabile. Benché la discussione entri nel dettaglio delle possibili restrizioni anatomiche, è importante evidenziare la possibilità che l’alterazione possa derivare da fattori di tutt’altra natura, magari non di rapida identificazione, ma comunque centrali e non anatomici. Fattori che magari hanno predisposto il paziente alla patologia. A tal proposito, anche gli autori alla fine della discussione sottolineano l’importanza di valutare il bruxismo e i fattori ad esso collegato. Se da un lato il bruxismo può derivare da restrizioni a livello mascellare, varie ricerche lo legano ad altri fattori, quali, ad esempio, disequilibrio autonomico ed alterazioni nella glicemia.

Sei un osteopata?

Registrati ed usufruisci dei vantaggi dell'iscrizione. Crea il tuo profilo pubblico e pubblica i tuoi studi. È gratis!

Registrati ora

Scuola o Ente di Formazione?

Registrati ed usufruisci dei vantaggi dell'iscrizione. Crea il tuo profilo pubblico e pubblica i tuoi studi. È gratis!

Registrati ora

Vuoi diventare osteopata? Sei uno studente?

Registrati ed usufruisci dei vantaggi dell'iscrizione. Crea il tuo profilo pubblico e pubblica i tuoi studi. È gratis!

Registrati ora