Marco Chiera
|
11/01/2024 - Ultimo aggiornamento 25/03/2024
Le revisioni della prima autobiografia di AT Still, fondatore dell’osteopatia, come primo passo verso l’integrazione all’interno del sistema sanitario americano: una rassegna comparativa e storiografica
Silvia Clara Tuscano 1, Jason Haxton 2, Antonio Ciardo 3,4,*, Luigi Ciullo 1 and Rafael Zegarra-Parodi 5,6,*
- Istituto Europeo per la Medicina Osteopatica (IEMO), 16122 Genova, Italy; silvia.tuscano@iemo.info (S.C.T.); luigi.ciullo@univerosteo.it (L.C.)
- Museum of the Osteopathic Medicine, Kirksville, MO 63501, USA; jhaxton@atsu.edu
- Grupo Thuban-Fundación Europea de Medicina Tradicional Complementaria e Integrativa (FEMTCI), 28028 Madrid, Spain; aciardo@grupothuban.com
- Facultad de Ciencias de la Salud, Universidad Europea del Atlántico, 39011 Santander, Spain
- BMS Formation, 75116 Paris, France
- T. Still Research Institute, Kirksville, MO 63501, USA
* indirizzare la corrispondenza a: rafael@bms-formation.com
Abstract: Introduzione: l’osteopatia è stata originariamente introdotta nell’America rurale nel 1874 come approccio terapeutico completo mirato a promuovere la salute. Questo approccio era diverso e spesso in conflitto con i metodi terapeutici convenzionali/allopatici in uso all’epoca per combattere le malattie. A nostro avviso, durante la lotta per ottenere il riconoscimento all’interno del sistema sanitario americano e all’interno del settore formativo accademico a quel tempo in procinto di essere strutturato, la categoria degli osteopati americani cercò di proteggersi dalle accuse di settarismo iniziando ad abbracciare i principi del paradigma biomedico. Metodi: come esempio dell’adattamento della categoria degli osteopati americani all’ambiente accademico in evoluzione è stata scelta un’analisi comparativa e storiografica della seconda edizione dell’autobiografia di AT Still (1908), fondatore dell’osteopatia, confrontandola con la prima (1897). Risultati: sebbene siano state riscontrate solo poche variazioni sostanziali, a nostro avviso esse miravano a smorzare le componenti non biologiche dell’osteopatia, ovvero le sue radici filosofiche, spirituali, religiose, emotive e native americane, nel tentativo di ottenere rispetto e riconoscimento all’interno del gold standard emergente nel sistema medico occidentale. Il passaggio a una professione distinta e completamente integrata all’interno dei sistemi sanitari occidentali regolamentati veniva percepita da molti osteopati come una minaccia alle idee originali di AT Still, una tendenza cominciata quando il fondatore era ancora in vita. Conclusione: in base ai risultati, riteniamo importante che all’interno della comunità osteopatica abbia luogo un dibattito cruciale sul futuro dell’identità professionale.
Parole chiave: integrative care; osteopathy; osteopathic history; osteopathic medicine; Western health systems; professional identity (terapia integrativa; osteopatia; storia dell’osteopatia; medicina osteopatica; sistemi sanitari occidentali; identità professionale)
- Introduzione
1.1. L’osteopatia e la medicina osteopatica nel mondo
Secondo l’Osteopathic International Alliance, a livello internazionale l’assistenza sanitaria osteopatica viene attualmente fornita in 46 paesi da circa 200.000 operatori, che possono essere distinti in due gruppi di professionisti. In primo luogo, possono esercitare la medicina osteopatica i medici osteopati negli Stati Uniti, autorizzati con licenza illimitata nell’intero campo della medicina e della chirurgia. In secondo luogo, al di fuori degli Stati Uniti, gli osteopati praticano l’osteopatia con uno scopo professionale limitato alla terapia manuale [1]. Tutti i professionisti osteopati utilizzano una serie di tecniche, comprese le tecniche manuali “manipolative”, effettuando la valutazione e la diagnosi per identificare e quindi trattare varie condizioni, all’interno di un quadro “centrato sulla persona” anziché “centrato sulla malattia”, mirato a promuovere la salute e il benessere [1]. Ad esempio, nel Regno Unito, gli osteopati sono classificati come professionisti sanitari ausiliari e sono soggetti a restrizioni, potendo offrire solo trattamenti limitati, ovvero quelli supportati da evidenze scientifiche di efficacia, quindi principalmente le condizioni correlate al sistema muscolo-scheletrico (MSK). Inoltre, sono obbligati a re-indirizzare i pazienti nei casi in cui siano disponibili solo evidenze di efficacia limitate o negative a sostegno della terapia manuale. Viceversa, in Francia, il titolo di osteopata è condiviso da operatori sanitari sia laureati che non laureati in medicina, e anche da operatori non sanitari. Il loro scopo professionale è limitato al trattamento di condizioni legate a reperti palpatori manuali associati a disfunzioni somatiche, prevalentemente all’interno di un quadro correlato al sistema MSK. In altri paesi in cui non esiste una regolamentazione da parte della legge, gli operatori osteopati possono sostenere di avere uno scopo professionale più ampio, che va oltre le condizioni legate al sistema MSK. Ciò solleva preoccupazioni di tipo etico, dal momento che l’assenza di meccanismi normativi può compromettere la qualità e la standardizzazione delle terapie [2] ma, nonostante i diversi regolamenti e scopi professionali, la maggior parte degli operatori fa riferimento alle opere storiche dei primi osteopati per spiegare le competenze professionali specifiche utilizzate nei trattamenti osteopatici rispetto alle altre forme di terapia manuale [1].
1.2. L’osteopatia come forma di medicina alternativa “manuale” in cerca di riconoscimento negli Stati Uniti
La formazione in osteopatia venne istituita nell’America rurale alla fine del XIX secolo da Andrew Taylor Still, che iniziò la sua carriera come medico ortodosso (MD) sulla frontiera americana a metà dell’Ottocento. In seguito sviluppò l’osteopatia e creò la American School of Osteopathy (ASO) nel 1892, diventando così il primo Dottore in Osteopatia (DO) e dando impulso alla diffusione di questa nuova disciplina in molti paesi nel corso dell’ultimo secolo. Attualmente, all’interno della comunità osteopatica viene citato come Dr. AT Still MD, DO [3].
L’osteopatia è stata originariamente fondata come un sistema terapeutico completo e alternativo rispetto agli standard della medicina dell’epoca [4]. I principi osteopatici fondamentali su cui si basavano i trattamenti dei pazienti combinavano i principi sanitari convenzionali e non convenzionali occidentali con i principi di guarigione tradizionali (nativi americani), concentrati sulla promozione della salute e non semplicemente sulla lotta alle malattie [5,6]. A livello internazionale, a seconda del periodo storico e delle leggi vigenti per la regolamentazione del sistema sanitario, l’introduzione dell’osteopatia come nuova professione all’interno dei sistemi sanitari esistenti nei diversi paesi è stata solitamente segnata da conflitti, dal momento che la nuova disciplina richiedeva di essere accettata e poi riconosciuta. Tali istanze erano fondamentali per: (i) opporsi all’ostilità dell’ambiente biomedico consolidato incentrato sulla malattia e a quella di altri operatori con scopo professionali “manuali” simili; (ii) evitare accuse di settarismo dovute alla promozione della salute tramite processi naturali/innati; e (iii) limitare agli imitatori che si definivano osteopati approfittando dell’assenza di percorsi accademici riconosciuti, screditando così l’intera categoria.
Negli Stati Uniti, i primi professionisti ingaggiarono una lunga battaglia per essere accettati all’interno del sistema sanitario americano. Originariamente si definivano con il termine di “osteopath” o “osteopathist” [7,8]; in seguito si denominarono DO (Doctor of Osteopathy) – una qualifica americana da non confondere con l’acronimo internazionale non statunitense, che indica i diplomati in osteopatia; dopo il 1940, si etichettarono “medici osteopati” [9] (p. 110). Nel 1897, alcuni studenti dell’ASO fondarono l’AAAO (American Association for the Advancement of Osteopathy), che nel 1901 divenne l’AOA (American Osteopathic Association), e intraprese l’immane compito di regolamentare, definire e istituire la professione osteopatica. L’AOA lavorò su due fronti: internamente alla categoria, cercando di colmare i conflitti a volte apparentemente inconciliabili tra i professionisti riguardo alle idee fondamentali del Dr. AT Still MD, DO riguardo ai principi osteopatici; ed esternamente, sforzandosi di creare un profilo coeso e standardizzato per la categoria professionale, in stretta collaborazione con gli Associated Colleges of Osteopathy (ACO)— istituiti nel 1898 per sviluppare un piano di studi formativo comune e creare un elenco di scuole riconosciute [10] (pp. 272–273). L’AOA profuse grande impegno nel promuovere l’osteopatia; ad esempio, nel 1901, lanciò il Journal of the American Osteopathic Association e istituì anche comitati permanenti per la pubblicazione, la legislazione e la formazione [11] (p. 15), mentre, nel 1902, alcuni dei suoi membri divennero consapevoli della necessità di adottare un Codice deontologico scritto [12] (pp. 85–86).
1.3. La necessità di sviluppare elevati standard formativi per garantire il futuro della categoria emergente
Oltre a stimolare la ricerca e diffondere articoli originali o rapporti di casi clinici, l’AOA ospitò discussioni e prese decisioni che determinarono il futuro della professione negli Stati Uniti, in particolare nei settori del riconoscimento legale e della formazione. Le battaglie per il riconoscimento legale dovevano essere combattute in ogni singolo stato, e a volte una nuova legislatura poteva cambiare una legge precedentemente approvata, rimandando l’osteopatia al punto di partenza. Nel 1901, l’osteopatia era stata riconosciuta in quindici stati americani, il che significava che chi si laureava come DO negli USA doveva superare gli esami delle commissioni mediche – in alcuni stati, ciò significava che i DO venivano esaminati (ad eccezione delle domande riguardanti la farmacologia) insieme ai medici (MD), all’interno delle commissioni mediche esistenti, nelle quali veniva talvolta ammesso anche un DO per rappresentare la categoria. Tuttavia, l’AOA si adoperò per l’istituzione di commissioni d’esame indipendenti per l’esame e la registrazione degli osteopati e, nel 1913, diciassette dei trentanove stati che avevano regolamentato l’osteopatia offrivano commissioni indipendenti. Ciò spinse l’AOA a richiedere ai college di prolungare obbligatoriamente i loro piani di studi da due anni a tre anni entro il 1904, anche se ciò causò la chiusura di diverse scuole [9] (p. 59).
Nel frattempo, la comunità osteopatica americana era lacerata da discussioni accademiche interne, principalmente per quanto riguardava due questioni importanti: (i) determinare lo scopo professionale dei DO americani, in particolare se dovesse prevedere una licenza per la pratica illimitata della medicina simile a quella degli MD all’interno del sistema sanitario americano, oppure se dovesse focalizzarsi solo sulla medicina “manuale”; e (ii) quali materiali formativi dovessero essere inclusi nel piano di studi, cioè se quest’ultimo dovesse comprendere la farmacologia e il diritto di prescrivere farmaci. In effetti, l’osteopatia era stata inizialmente introdotta dal Dr. AT Still MD, DO come alternativa esclusivamente “manuale” alla medicina allopatica, tuttavia molti DO desideravano espandere i loro privilegi, praticare la chirurgia e l’ostetricia e utilizzare una gamma limitata di farmaci. Si definivano “osteopati in senso lato” e si opponevano agli “osteopati lesionisti”, che ritenevano migliore l’idea tradizionale sviluppata dal Dr. AT Still MD, DO, e quindi somministravano esclusivamente trattamenti osteopatici manuali [3].
Nel primo decennio del XX secolo, gli standard statunitensi per la formazione medica ortodossa erano molto diversificati: c’erano alcuni college universitari di alta qualità e molte scuole proprietarie motivate dal profitto. L’AOA si impegnò per mantenere corsi di qualità elevata in tutti gli istituti formativi osteopatici per proteggere la reputazione della comunità professionale e garantire una buona assistenza ai pazienti.
1.4. Le conseguenze del Rapporto Flexner sulla formazione medica e osteopatica negli Stati Uniti
Tuttavia, sia l’AOA che l’AMA erano perfettamente al corrente dei bassi standard offerti dai rispettivi istituti di formazione. Nel 1904, le 160 scuole che concedevano il titolo di MD furono esaminate e valutate dal Council of Education dell’American Medical Association (AMA) e solo 82 ottennero l’approvazione. Di conseguenza, la Carnegie Foundation for the Advancement of Teaching e l’American Medical Association (AMA) incaricarono il Dr. Abraham Flexner, MD, di svolgere un’indagine per valutare 155 scuole di medicina, quelle rimaste dopo l’indagine precedente. Dal canto degli osteopati, nel 1903 il Comitato per la formazione dell’AOA incaricò il Dr. ER Booth, DO, di effettuare un’ispezione in tutti i college osteopatici, al fine di evidenziare i loro punti di forza e di debolezza [9,10,13]. Nel 1910, un rapporto dello stesso Comitato evidenziò i principali problemi delle scuole, che risultarono essere i bassi criteri di ammissione, la scarsità di laboratori scientifici di base, la mancanza di strutture cliniche appropriate e un corpo docente inadeguato [9] (p. 90).
Flexner si era laureato come insegnante alla Johns Hopkins University, fondata nel 1876. Considerava la sua alma mater un modello ideale per la formazione medica: quest’istituzione negava l’ammissione a chi non possedesse una precedente formazione di livello universitario incentrata principalmente sulle scienze di base e aveva un piano di studi medico di quattro anni, che poneva una notevole enfasi sulle scienze cliniche e di base. Più specificamente, Flexner sottolineava l’importanza di aderire al metodo scientifico e di offrire strutture per la formazione clinica. Inoltre, raccomandava che fosse presente un numero sufficiente di docenti adeguatamente preparati e ben versati nella ricerca. Una scuola di medicina approvata doveva essere affiliata a un’università ed essere in grado di fornire formazione clinica, secondo il motto “learning by doing” (imparare facendo) [14,15]. Flexner raccomandava di ridurre il numero delle scuole di medicina a soli trentun college, che avrebbero dovuto consolidarsi come istituzioni universitarie, impegnate nella ricerca e nell’eccellenza accademica [16]. Nel suo famoso rapporto (1910), Flexner analizzò anche le scuole osteopatiche, che raggruppò in un capitolo separato intitolato “Sette mediche”, insieme agli “omeopati”, agli “eclettici” e ai “fisiomedici”. Secondo Flexner, “Le otto scuole osteopatiche tendono a seguire la logica del profitto. I loro cataloghi sono una massa di esagerazioni isteriche, sia per quanto concerne i presunti possibili guadagni che il potere terapeutico dell’osteopatia” [9] (p. 163).
Il Consiglio di amministrazione dell’AOA accolse con rabbia il rapporto Flexner, sostenendo che i college osteopatici avevano ottenuto buoni risultati e chiedendo di poter formare i propri studenti in base alle esigenze professionali della categoria. Tuttavia può darsi che questa fosse una risposta di facciata, dal momento che non corrispondeva con il summenzionato rapporto stilato nel 1910 dal Comitato per la formazione dell’AOA, che rivelava carenze simili a quelle osservate da Flexner [9] (pp. 89–90). Sulla scia del rapporto Flexner, molte scuole osteopatiche si attivarono per conformarsi all’approccio scientifico coerente con il paradigma biomedico, e le stesse questioni vennero affrontate dai comitati dell’AOA e degli Associated Colleges of Osteopathy, dando ulteriore impulso al dibattito interno sullo scopo professionale [3]. Il rapporto Flexner innescò l’ampia espansione della ricerca biomedica nelle poche scuole di medicina sopravvissute, che si adattarono al nuovo gold standard formativo, sostenuto anche da ingenti finanziamenti da parte dello stato e dalle donazioni dei benefattori. Il modello biomedico, che considera la malattia come il risultato di anomalie fisiche o chimiche nel corpo, divenne il modello dominante della medicina negli Stati Uniti tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Ciò determinò a un nuovo gold standard formativo per i medici, enfatizzando lo studio della scienza e della tecnologia. Le università di medicina iniziarono a richiedere agli studenti di effettuare studi preliminari in chimica, fisica e biologia e di completare stage e tirocini negli ospedali [17,18]. Questo nuovo gold standard ebbe un impatto significativo sulle altre forme di terapia, come la naturopatia, l’osteopatia e l’omeopatia, che non si basavano sul modello biomedico. Qualsiasi cosa al di fuori del nuovo paradigma veniva etichettata come ciarlataneria – sia che prevedesse un approccio “anticonformista” alla medicina e alla psichiatria, oppure che si basasse su teorie naturali/tradizionali, come l’omeopatia, la naturopatia, la terapia eclettica, la terapia fisica, l’osteopatia e la chiropratica [19]. Queste terapie venivano spesso liquidate come “ciarlataneria” dai medici convenzionali e gli operatori che le praticavano non potevano accedere agli ospedali e ad altre risorse mediche.
Le conseguenze di quest’emarginazione furono gravi per i DO americani. Inoltre, i professionisti delle terapie alternative dovevano spesso operare al di fuori del sistema medico convenzionale e ai loro pazienti veniva spesso negata la copertura assicurativa per i trattamenti ricevuti. Ciò rese difficile l’accettazione diffusa di queste terapie e rese più difficile al pubblico accedervi. L’emarginazione delle terapie alternative ebbe anche un impatto negativo sulla ricerca medica. Poiché queste terapie non erano considerate medicine legittime, venivano spesso escluse dagli studi clinici e dagli altri studi di ricerca. Ciò rendeva difficile valutarne la sicurezza e l’efficacia, e perpetuava il mito che fossero inefficaci.
1.5. La categoria osteopatica di fronte a un bivio rispetto alle idee oridinali del Dr AT Still MD, DO
Le discussioni interne sullo scopo professionale erano già emerse nella comunità osteopatica prima della fine dell’Ottocento. Nel 1892, l’ASO offriva un corso breve, basato sull’anatomia, la filosofia della medicina e l’osservazione clinica, tuttavia nel 1897 iniziò a introdurre lezioni in tutte le scienze di base, la piccola chirurgia e l’ostetricia [20], insegnando agli studenti come usare anestetici, antisettici e antidoti. Secondo il Dr. AT Still MD, DO, questo era sufficiente per formare in modo soddisfacente dei medici che esercitassero la medicina generale. Tuttavia, in America molti “osteopati in senso lato” ritenevano che non vi fosse motivo di rifiutare altre modalità terapeutiche che consideravano valide, e si opponevano ai cosiddetti osteopati “lesionisti” [9] (p. 69). Entrambi i gruppi, tuttavia, sembravano concordare sulla ricerca di una base scientifica comune per la loro nuova scienza, in linea con il nuovo gold standard della formazione medica, cioè con il sistema biomedico introdotto nel rapporto Flexner. Così, cercarono di cancellare qualsiasi riferimento ad ambiti controversi come la chiaroveggenza, lo spiritualismo, la cultura dei nativi americani e altre idee che, in qualche modo, costituivano alcuni dei pilastri fondamentali della filosofia del Dr. AT Still MD, DO [21–23].
Il Comitato per la pubblicazione dell’AOA supervisionava la diffusione dei testi osteopatici all’interno della categoria e ne promuoveva la distribuzione al pubblico. La nuova letteratura osteopatica era benvenuta, ritenuta importante e pubblicizzata. Ad esempio, nel 1908 [24], Il Comitato legislativo si chiedeva: “che tipo di impressione può fare, mentre lottiamo per stabilire l’osteopatia come un sistema indipendente, vedere che i cataloghi delle nostre scuole fanno riferimento esclusivamente ai testi medici per la preparazione dei professionisti di questo sistema indipendente?” Inoltre, “Ogni osteopata professionalmente attivo dovrebbe avere tutti i nostri libri, e le scuole dovrebbero metterli in risalto nei loro cataloghi e richiederne lo studio per il conseguimento della laurea” [24] (p. 130). Inoltre, nel 1908, il JAOA vantava il fatto che fossero stati pubblicati più di venticinque libri di osteopatia, per lo più scritti dal corpo docente dell’ASO e di altri istituti osteopatici [25] (p. 181).
1.6. L’autobiografia del Dr AT Still, MD, DO, scritta nel 1897
La prima edizione dell’autobiografia del Dr. AT Still MD, DO venne composta nel 1897 e pubblicata nel marzo 1898, messa in vendita per cinque dollari. Era una sincera cronaca degli eventi e dei pensieri che avevano portato il fondatore a scoprire l’osteopatia nel 1874 e a svilupparla in una nuova scienza medica. Il Dr. AT Still MD, DO non apparteneva al mondo accademico. Nacque in una famiglia di pionieri benestanti e istruiti che viveva sulla frontiera, dove suo padre era un predicatore metodista e medico. Fin dalla tenera età, poté leggere importanti libri di medicina, verificando di prima mano in natura le informazioni che raccoglieva dai testi. Seguendo le convenzioni del tempo, il Dr AT Still MD, DO acquisì il titolo di MD attraverso l’apprendistato con il padre, che gestì la missione indiana Wakarusa nel 1852–1853, curando gli indiani affetti da erisipela, dalla febbre, dalla cosiddetta flux, dalla polmonite e dal colera [26] (p. 45). Per prepararsi all’apprendistato, durante il quale imparò anche la lingua e la cultura Shawnee, il Dr AT Still MD, DO acquistò il volume di Robley Dunglison Practice of Medicine [27] (p. 25). Dalla prima metà degli anni Cinquanta dell’Ottocento e per oltre due decenni, esercitò la medicina in Kansas come medico convenzionale. Durante questo periodo, proseguì i suoi studi medici sotto la guida del padre, ma è importante notare che nel periodo che trascorse nel Kansas, non esisteva un sistema consolidato per il rilascio di licenze mediche, inoltre il possesso di un diploma universitario non era né un requisito né un’aspettativa per essere riconosciuto qualificato per praticare la medicina [8]. Il Dr AT Still MD, DO nutrì crescenti dubbi sulla medicina ortodossa dopo aver perso tre figli per meningite spinale nel 1864, nonostante le cure di quattro dei medici più istruiti del paese. Scoprì l’osteopatia il 22 giugno 1874 grazie a una visione, e a causa delle sue idee non convenzionali venne estromesso dalla comunità religiosa, sociale e medica, si trasferì a Kirksville, nel Missouri, e iniziò a vagare per il paese come aggiustaossa itinerante [26] (pp. 136–137). Nel corso delle sue instancabili ricerche, il Dr. AT Still MD, DO venne in contatto con operatori “irregolari” (etichettati come tali dai medici convenzionali) che prosperavano nell’ambiente americano privo di regolamentazione. Tra i professionisti inclini ad affidarsi ai poteri più naturali si contavano i medici eclettici che offrivano un mix di medicina botanica, indiana e conservativa, nonché le ostetriche, gli omeopati, ma anche “terapisti manuali” che rappresentavano nuove tendenze all’interno della medicina ortodossa, come il sistema Ling introdotto da George H. Taylor, derivante dalla ginnastica medica degli antichi dottori [28].
Come già menzionato, la prima versione dell’autobiografia del Dr. AT Still MD, DO venne scritta nel 1897. È vero che avrebbero potuto essere più urgenti dei test osteopatici scolastici, tuttavia c’era molta curiosità da parte del pubblico sulla storia della vita del fondatore e sulla scoperta dell’osteopatia [26] (p. 183). Il libro del Dr. AT Still MD, DO ebbe una buona diffusione, perché (i) all’epoca non c’erano altri testi stampati che narravano la sua vita; (ii) l’autobiografia conteneva varie conferenze e discorsi tenuti negli anni Novanta dell’Ottocento; e (iii) il fondatore era solito donarne copie agli studenti dell’ASO [29]. Pertanto, risultò un libro accattivante per coloro che volevano comprendere meglio questa nuova disciplina. L’autobiografia andò esaurita dopo pochi anni e fu impossibile ristamparla poiché le lastre originali erano state danneggiate da un incendio nel 1907. Pertanto, venne deciso di pubblicare una seconda edizione, rivista con l’aiuto della dr. EB Veazie, DO, e del prof. Bean, DO [30]. Sulla base di alcune ricerche, ipotizziamo che Ella B. Veazie potrebbe essere stata una laureata ASO del 1906 [31], anche autrice di diversi disegni anatomici [32], mentre il professor Bean potrebbe essere stato Arthur Sanders Bean, laureato nel 1904 [33], forse lo stesso AS Bean menzionato nella History of Osteopathy di Booth come uno degli osteopati che contribuirono allo sviluppo della professione scrivendo libri e periodici [10], anche autore di un articolo nel 1919 [34].
Un’importante analisi critica sul contenuto dell’autobiografia del Dr. AT Still MD, DO è quella fornita da Gevitz nel 2014, il quale evidenzia come nel volume Still abbia descritto la propria evoluzione, dapprima come MD privo di un diploma formale, poi come guaritore magnetico e poi come aggiustaossa, fino a proporre un nuovo metodo di guarigione, sviluppato in forma coerente, che in seguito chiamò osteopatia [35]. Nel suo articolo, Gevitz sottolinea come l’autobiografia del Dr. AT Still, MD, DO sia stata pubblicata più di un secolo fa, in un momento in cui non esistevano standard accademici per tali pubblicazioni, e riconosce come i lettori contemporanei possano provare una certa frustrazione di fronte a questa raccolta selezionata di evidenze aneddotiche che non sono state sottoposte ai processi di revisione inter pares, prive di riferimenti bibliografici che ne supportino il contenuto [35]. L’affascinante personalità del Dr. AT Still MD, DO era caratterizzata da un’immensa conoscenza della natura, unita a una profonda intuizione filosofica, a una mente non convenzionale e curiosa, a un sincero senso di timore reverenziale dinanzi alla creazione di Dio, a un’incredibile conoscenza dell’anatomia, a notevoli capacità di aggiustaossa, alla familiarità con la lingua e la cultura degli indiani nativi Shawnee [6] e a un odio incrollabile nei confronti della medicina “eroica”, il che lo rendeva più simile a un “guru” che a un ricercatore scientifico.
1.7. Le revisioni della seconda edizione dell’autobiografia del Dr AT Still, MD, DO all’interno dello specifico contesto del processo di regolamentazione della medicina americana e durante la lotta per il riconoscimento della professione dell’osteopata in America
Le nostre considerazioni su questo testo si riferiscono a un periodo di tempo specifico, vale a dire al decennio compreso fra il 1898 e il 1908. A nostro avviso, le modifiche apportate alla seconda edizione dell’autobiografia del Dr AT Still MD, DO rispecchiano il cambiamento nell’opinione generale sulla medicina, maturato all’interno della comunità osteopatica negli anni in cui si stava plasmando il gold standard per la formazione medica. Anche se il rapporto Flexner vide la pubblicazione soltanto nel 1910, l’AOA conduceva regolarmente ispezioni nei college osteopatici e pubblicava linee guida sulla base dei risultati – così come faceva anche l’AMA. Ad esempio, l’ispezione effettuata nel 1903 fu determinante per imporre alle scuole di osteopatia l’introduzione obbligatoria di un corso di tre anni (ventisette mesi) entro il 1904 [9] (p. 59), mentre nel 1906 l’ispettore dell’AOA lamentò che le lezioni, specialmente nei college di Chicago, Boston e Los Angeles, contenevano troppe nozioni mediche [9] (p. 59). A nostro avviso, entrambe le categorie di DO americani professionalmente attivi all’inizio del XX secolo, indipendentemente dal fatto che si definissero “lesionisti” oppure “osteopati in senso lato”, si sentirono spinti a mettere da parte alcuni degli aspetti filosofici e spirituali che erano al fondamento dei principi originali del Dr. AT Still, MD, DO nella speranza di ottenere il riconoscimento. L’osteopatia era infatti fondata su principi olistici che enfatizzano l’interconnessione di corpo, mente e spirito. Tuttavia, man mano che l’osteopatia otteneva maggiore integrazione nella medicina convenzionale, veniva posta una crescente enfasi sulle evidenze scientifiche mentre venivano sminuite le emozioni e la spiritualità. Ciò condusse alla percezione delle emozioni e della spiritualità come “ciarlataneria” all’interno della comunità osteopatica. Pertanto, la scelta implicita nell’ambito formativo, che incominciò già agli albori della professione, fu quella di allontanarsi dalle radici olistiche dell’osteopatia.
Lo scopo di questo articolo è descrivere le modifiche apportate alla seconda edizione dell’autobiografia del Dr. AT Still MD, DO rispetto alla prima, e discuterle alla luce delle idee biomediche che all’epoca cominciarono a essere accettate come il gold standard per la formazione medica. A nostro avviso, alcuni aspetti dei pensieri originali più radicali e della filosofia personale del Dr. AT Still MD, DO, ritenuti eccentrici o inaccettabili, dovettero essere ammorbiditi nell’ambito della ricerca di riconoscimento da parte della nuova professione.
- Metodi
Il presente studio traccia un paragone tra le due edizioni dell’autobiografia del Dr. AT Still MD, DO, disponibili in versione digitalizzata nel pubblico dominio. Nel dicembre 2020, abbiamo scaricato da un archivio Internet [36] le edizioni del 1897 e del 1908 dell’autobiografia del Dr. AT Still MD, DO in formato PDF, in particolare:
Still A.T. “Autobiography of Andrew T. Still with a History of the Discovery and Development of the Science of Osteopathy”, pubblicato dall’autore, Kirksville, MO, 1897 [37] e Still A.T. “Autobiography of Andrew T. Still with a History of the Discovery and Development of the Science of Osteopathy”. Illustrated—Revised Edition, pubblicato dall’autore, Kirksville, MO, 1908 [30].
Per quanto riguarda il nostro metodo di ricerca, abbiamo condotto un’analisi comparativa [38] sulle due versioni sopra descritte del libro, capitolo per capitolo, all’interno di una prospettiva storiografica, definita come “la scrittura della storia basata sull’esame critico delle fonti, la selezione di particolari dettagli dai materiali autentici in quelle fonti e la sintesi di quei dettagli in una narrazione che supera la prova dell’esame critico” [39]. Tuttavia, non abbiamo limitato il nostro lavoro alla descrizione delle differenze, ma abbiamo cercato di cogliere le relazioni causali nel quadro di ciò che May ha definito una visione “teoria-sviluppo”(theory-development view) [40] (p. 157) e ciò che Tilly ha chiamato il confronto universalizzante (universalizing comparison) [41] (p. 97). Abbiamo interpretato le modifiche apportate all’autobiografia del Dr. AT Still, MD, DO alla luce del nuovo paradigma medico orientato alla scienza, emerso negli Stati Uniti all’inizio del XX secolo. Tale paradigma potrebbe aver plasmato l’evoluzione di questa professione relativamente giovane, che all’epoca era in cerca di riconoscimento, e che per sopravvivere potrebbe aver rimosso competenze professionali e/o concetti alternativi non accettabili dal modello biomedico allora dominante nel sistema sanitario occidentale.
Due versioni di ciascun capitolo – rispettivamente delle edizioni del 1897 e del 1908 – sono state create e confrontate utilizzando il software online Draftable (Vesparum Capital Pty Ltd., Melbourne, Victoria, Australia, accessibile su https://www.draftable.com/ o https://www. vesparum.com/ (ultimo accesso: 1° dicembre 2023)). Uno degli autori (S.C.T.) ha eseguito l’intero confronto e successivamente è stato eseguito un doppio controllo su capitoli casuali da parte dei coautori, per circa il 10% del materiale.
Valutazione e analisi
Ciascun capitolo dell’edizione del 1908 è stato annotato su un computer Apple MacBook Air Retina da 13 pollici 2018 (Apple Computer, Inc, Cupertino, CA), utilizzando il software Apple Preview integrato (Apple Computer, versione 10.0, Inc, Cupertino, CA). Le differenze di formattazione e layout sono state ignorate e sono stati utilizzati i seguenti codici colore:
- Le evidenziazioni in giallo indicano dove sono state aggiunte parti di testo;
- Le evidenziazioni in rosa indicano le differenze, e il testo originale del 1987 è riportato in nota;
- Le evidenziazioni in verd4 indicano tutti i passi ritenuti degni di ulteriore considerazione o di riflessioni successive – a volte, intere frasi sono state evidenziate in verde, mentre in altri casi solo è stato aggiunto solo una parte in verde alle frasi evidenziate in giallo e/o rosa, per indicare un’importanza minore.
- I capitoli annotati sono disponibili nei Materiali Supplementari.
- Risultati
Nel complesso, i risultati sono stati classificati in quattro categorie per facilitare il confronto:
- Modifiche grammaticali e sintattiche del testo, apportate dai revisori per correggere date, dimensioni e stile, e per migliorare la leggibilità;
- Modifiche del testo che introducono sfumature diverse rispetto alla prima edizione;
- Modifiche sostanziali al testo;
- Immagini
Tutte le volte che in questo articolo vengono citate pagine specifiche dell’autobiografia del Dr. AT Still MD, DO, esse si riferiscono sempre all’edizione del 1908, cioè alla seconda versione del libro. Le differenze nelle citazioni riportate delle due versioni del libro sono in corsivo.
- Le modifiche grammaticali e sintattiche apportate dai revisori per correggere date, dimensioni e stile, e per migliorare la leggibilità: queste costituiscono la maggior parte delle modifiche e quasi ogni pagina ne presenta molte. I revisori hanno anche ammorbidito affermazioni eccessivamente dogmatiche e rettificato le misure. Tuttavia, la maggior parte dei cambiamenti apportati consiste in modifiche e aggiunte di nuove parole al fine di migliorare la leggibilità o correggere la sintassi; l’elenco completo dei cambiamenti è disponibile nei Materiali Supplementari. Per fornire ulteriori dettagli, alcuni esempi sono riportati nella Tabella 1.
- Modifiche che apportano sfumature differenti alle idee e/o alla personalità del Dr. AT Still MD, DO: queste non sono così numerose come quelle della prima categoria; tuttavia nel complesso rappresentano un notevole quantitativo. In generale, la maggior parte delle modifiche sono state apportate con i seguenti obiettivi:
- Per ammorbidire le affermazioni eccessivamente crude sulla guerra, ad esempio, alle pagine 73–76, “abbiamo avuto la soddisfazione di abbattere molte bandiere” è stato cambiato in “abbiamo abbattuto molte bandiere”.
- Per sottolineare che il Dr. AT Still MD, DO aveva avuto la nomina di “maggiore” (p. 75).
- Per eliminare la parola “tombarolo”, che il Dr. AT Still MD, DO aveva usato nella prima edizione (pp. 84–85).
- Per eliminare alcune frasi scherzose. Ad esempio, si veda p. 112, dove un “divertente incidente scientifico” è stato sostituito nella seconda edizione con un “incidente”, e anche il testo successivo è stato pesantemente modificato ed esteso, per sottolineare l’avversione del Dr. AT Still MD, DO nei confronti dell’alcol (si veda anche l’aggiunta di “whisky” a pagina 170).
- Per cancellare il riferimento ai metodi di guarigione dei nativi americani, eliminando la seguente frase a pagina 113: “Non avevo alcun altro scopo quando ho fatto il powwow a quel vecchio gentiluomo, gli ho compresso e rigirato l’addome e gli ho raccontato la terribile fine che fanno gli ubriaconi, se non quello di divertirmi un poco per strada”.
- Per rimuovere il ricordo citato dal Dr AT Still MD, DO riguardo all’aver pensato di togliersi la vita, cancellando la seguente frase: “Ho pensato a lungo che avrei potuto essere chiamato a cessare la mia inutile vita di sofferenza e ore di lamenti” (p. 119). Anche i paragrafi successivi sono stati modificati in modo da trasmettere l’impressione che si trattasse di una visione anziché di una cronaca. In questa pagina, il Dr. AT Still MD, DO scrive di essersi salvato dallo sconforto quando udì la notizia che suo figlio di 10 anni si era trovato un lavoro per sostenere la famiglia. L’originale del 1897 recita “Con passi incerti mia moglie si avvicinò al mio fianco e disse: ‘Guarda il nostro figlioletto di dieci anni…’, mentre lo stesso paragrafo del 1908 inizia con ‘In una visione nella notte della disperazione, vidi mia moglie avvicinarsi al mio fianco e dirmi: ‘Guarda il nostro figlioletto di dieci anni…’. Inoltre, le frasi successive sono state modificate di conseguenza, sostituendo “Ho ascoltato” con “Mi sembrava di ascoltare” e “Ho visto” con “Mi sembrava di vedere”.
- Per sottolineare la buona opinione che il Dr AT Still MD, DO aveva delle donne (a pagina 72, “ha scritto le parole d’oro: ‘Per sempre libero, senza riguardo alla razza o al colore'” è stato modificato con un’aggiunta, “ha scritto le parole d’oro: ‘Per sempre libero, senza riguardo alla razza o al colore’, aggiungerò – o sesso “, e di nuovo a pagina 162). Il trattamento crudele che le donne dovevano subire perché i chirurghi ignoravano la legge del parto venne enfatizzato con l’aggiunta della seguente frase a pagina 133 dell’edizione del 1908: “[L’osteopatia] … insegna che le lacerazioni alla madre e le lesioni al bambino con il forcipe non sono necessarie tranne in casi estremi di deformità ossee”.
- Per limitare e/o uniformare la terminologia relativa al regno spirituale/religioso, come negli esempi riportati nella Tabella 2.
Tabella 1. Alcuni esempi di modifiche grammaticali e sintattiche del testo | ||
Pagina (1908) | 1897 | 1908 |
17 | I suppose I bawled, and filled the bill of nature in the baby life. My mother was as others who had five or six angels to yell all night for her comfort. | I suppose I cried, and filled the bill of nature in the baby life. My mother was as others who had five or six children to yell all night for her comfort. |
47 | He raised his head two feet in the air, and fixed those basilisk orbs on me. | He raised his head two feet above the ground, and fixed his eyes on me. |
58 | This feeling of duty to free all and let each person have an equal chance to so live this life as a part of a vast eternity, preparatory to joys immortal, which were bought and paid for by the life and blood of the Son of God, continued to grow… | This feeling of duty to free all and let each person have an equal chance to so live this life as a part of a vast eternity, preparatory to another life, continued to grow… |
96 | I determined to try my luck with what I then thought to be a new discovery. | I determined to try my luck in the introduction of what I had proven to be a new discovery and a remedy for human ills. |
101 | A few months later I found a man in great distress with asthma. I got off my horse and “hoodledooed” him. | A few months later as I was driving across the country on business, I found a man in great distress, suffering with an attack of asthma. The day was cold but the man sat out of doors astride a chair with his face to the back of it; he was gasping for breath and suffering so much that his family, helpless to relieve him, stood around him crying.
I quickly dismounted and “hoodledooed” him, or in other words, I treated him, giving him relief at once, and he has had no return of the asthma during the six years which have passed since the treatment was given him. |
193 | …when driven by the power of life at the command of God, who gives power to all elements of force that exist beneath the great throne of mind… | …when driven by the power of life, which controls all the elements of force that exist… |
232 | Osteopathy – a drugless science – finds the utero- genital nerves made tight by the fastening of certain segments. | Osteopathy – a drugless science – finds the utero- genital nerves deranged by irritation. |
Tabella 2. Alcuni esempi di cambiamenti nella terminologia relativa al regno spirituale/religioso | ||
Page (1908) | 1897 | 1908 |
163 | We are not enrolled under the banner of a theologian. | We are not enrolled under the banner of a theorist. |
178 | …I have been visited by the visions of the night… | …I have been visited by visions in the night… |
185 | God would not be forgetful […] and there is much evidence that mind is imparted to the corpuscles of the blood… | Nature would not be forgetful […] and there is much evidence that knowledge is imparted to the corpuscles of the blood … |
186 | You dare not assert that the Deity… | You dare not assert that God… |
202 | Death is completed work of development of the sum total of effect to a finished work of nature. | Death is the end or the sum total of effects. |
208 | … angels and worlds, are atoms of which you are composed. […] Therefore be kind in thought to the atoms of life, or in death you will be borne to the grave by the beasts of burden who carry nothing to the tombs but the bodies of heedless stupidity, the mourners being the asses who cry and bray over the loss of their dear brother. | … angels and worlds, are atoms. […] Therefore be kind in thought to the atoms of life. |
209 | Let us reason with a faith that nature does know… | Let us reason with a thought that nature does know… |
291 | …by simply adjusting the vocal organs. Deity created the organs, and also the law of their adjustment when out of order; neither did He mistake in the creation, nor in the law. … produced by the use of calomel alone. | …by simply adjusting the vocal structure. Nature formed the organs, and framed the law of their adjustment and made no mistake in the formation, nor in the law…. . produced by them. |
330 | He is surprised to find that man is made by the eternal, unerring Architect. | He is surprised to find that man was made by an unerring Architect. |
330 | The thoughts of God himself are found in every drop of your blood. | The wisdom of Nature’s architect is found in every drop of your blood. |
332 | …from the bosom of God. | …from the bosom of Nature. |
343 | The arteries bring the blood and wash it with the spirit of life. | The arteries bring the blood of life and construct man, beast and all other bodies. |
Sono inoltre riportati i pochi esempi seguenti, per evidenziare alcuni cambiamenti nei passaggi riguardanti la scienza dell’osteopatia e/o della medicina [vedi Tabella 3].
Tabella 3. Alcuni esempi di cambiamenti riguardanti l’osteopatia o la medicina.
|
||
96 | I determined to try my luck with what I then thought to be a new discovery. | I determined to try my luck in the introduction of what I had proven to be a new discovery and a remedy for human ills. |
133 | They know it falls to their lot to bear all the suffering and lacerations; therefore it is reasonable to suppose, for the sake of their sex, they will continue the study of the laws of parturition to a comprehensive and practical knowledge of all the principles belonging to this branch of Osteopathy. | They know it falls to their lot to bear all the suffering and lacerations received through the ignorance of the doctor; therefore it is reasonable to suppose, for the sake of their sex, they will continue to study the law of parturition and gain a comprehensive and practical knowledge of all the principles belonging to this branch of Osteopathy, which teaches that lacerations to the mother and injury to the child by forceps are not necessary except in extreme cases of bone deformities. |
159 | …that arterial action has been increased by heat to such velocity that veins cannot return blood. Contract veins, and stop the equality of exchange between veins and arteries. | …that arterial action has been increased by sun-heat to such velocity that veins cannot return blood normally, but they become contracted, stopping the equality of exchange between veins and arteries. Then a chill follows for a short time, then fever. |
182 | He who wished to successfully solve the problem of disease or deformities of any kinds in all cases without exception would find one or more obstruction in some artery, or some of its branches. | He who wished to successfully solve the problem of disease or deformity of any kind in every case without exception would find one or more obstructions in some artery, or vein. |
182 | …further proclaimed that the brain of man was God’s drug-store… | …further proclaimed that the body of man was God’s drug-store… |
184 | Greek lexicographers say it is a proper name for a science founded on a knowledge of bones. So instead of “bone disease” it really means “usage.” | I reasoned that the bone, “Osteon,” was the starting point from which I was to ascertain the cause of pathological conditions, and so I combined the “Osteo” with the “pathy” and had as a result, Osteopathy. |
200 | …any system of drugs, which is your most deadly enemy. A doctor will use you for what money he can get out of you. | …any system of drugs, which is your most deadly enemy. |
203 | …found at the origin of the gall-producing nerves in the brain. Therefore when we are suffering from the effect of delays in cardiac nerves to forward blood in sufficient quantities to supply cervix, we have as cause of such pain simply too feeble motion to start blood to an action of its latent vitality. Thus you have quantity and quality minus motion to the degree of heat by which magnetism can begin the work of vital repairs, or association of the principles of the crude elements of nature, and construct a suitable superstructure in which life can only dwell. | …found at the origin of the gall-producing nerves. Therefore when we are suffering from the effect of any delay in the nerves to send forward nourishment in sufficient quantities, we have as cause of such pain simply a too feeble motion with which to start blood into action. |
206 | The powers of lymph are not known. A quantity of blood may be thrown from a ruptured vein or artery and form a large tumefaction of the parts, causing a temporary suspension of the vital there-unto belonging. | The functions of lymph are not known. A quantity of blood may be thrown from a ruptured vein or artery and form a large tumefaction, causing a temporary suspension of the vital forces. |
306 | God has forgotten nothing, and we find a supply of uric acid for destroying stone in bladder or gall stones. | God has forgotten nothing, and we find a supply of uric acid which will destroy stone in the urinary bladder. His law is equally trustworthy in the destruction of gall stones. |
326 | What can you give us in place of drugs? we cannot add or give anything from the material world… | What can you give us in place of drugs? we can give you adjustment of structure but we cannot add or give anything from the material world… |
326 | … substances that have been made so by wear and motion. | … substances that have been made so by wear and motion.
A perfectly adjusted body which will produce pure blood and plenty of it, deliver it on time and in quantity sufficient to supply all demands in the economy of life. This is what the osteopath can give you in the place of drugs if he knows his business. |
3. Modifiche sostanziali. Le modifiche sostanziali al testo sono pochissime; in particolare, consistono nelle seguenti:
-
- L’aggiunta dei testi di svariate canzoni, poesie e altri contributi all’osteopatia, composti nell’intervallo di tempo successivo alla prima edizione (dopo il 1897) e precedente alla seconda (1908);
- L’aggiunta di un capitolo completamente nuovo (Capitolo XXXIV, pp. 387–403);
- Una sorta di damnatio memoriae contro il dottor William Smith, che aveva tenuto il primo corso di anatomia nel 1892 e aveva contribuito in modo significativo allo sviluppo della scuola – il suo nome è stato rimosso in tutti i casi in cui era fattibile;
- La conversione in forma maschile della cosmogonia alle pagine 313–314, che originariamente descriveva il Sole, la Luna e tutti i pianeti in forma femminile (vedi Tabella 4);
- La rimozione delle prime otto righe del Capitolo XXIII, riferite a una tavola denominata “Sistema Muscolare dell’Uomo”, rimosso dalla seconda edizione.
- Immagini
Tabella 4. Modifiche sostanziali
Table 4
Substantial changes |
||
Page (1908) | 1897 | 1908 |
126 | Dr. William Smith, of Edinburgh, Scotland, came to my house to talk with me and learn something of the law of cures,… | a doctor from Edinburgh, Scotland, came to my house to talk with me and learn something of the law,… |
132 | …from a competent instructor, as I believed Dr. William Smith to be at that time.
Since then he has satisfied me that he is the best living anatomist on earth, his head and scalpel prove that he is as good as the best of any medical college of Europe or America. Since leaving Edinburgh, he has studies and dissected to the extent of the demands of Osteopathy for four years, which makes at least two years further in its qualification for the purpose of remedies. Thus I feel safe in saying that Dr. Smith is to-day the wisest living anatomist on the globe, and will await the successful refutation of the assertion. |
…from a competent instructor. |
313 | The central figure of the group, Mother Sun, illumines space with her effulgent rays, and lights the pathway of numerous children and grandchildren too. She is a matchless mother, and guides her children well; each one of them is polished to the highest point of perfection known to skill. … in the grand plan which the mother has on constant exhibition. | The central figure of the group, Father Sun, illumines space with his effulgent rays, and lights the pathway of numerous children and grandchildren too. He is a matchless father, and guides his children well; each one of them is polished to the highest point of perfection. … in the grand plan which is on constant exhibition. |
313 | Small Mercury dwells close unto her mother’s side, as if she feared to wander away lest she be lost in fields of space. She is arrayed in robes of vivid white, without a spot to mar her purity. | Small Mercury dwells close unto his father’s side, as if he feared to wander away lest he be lost in fields of space. He is arrayed in robes of vivid white, without a spot to mar his purity. |
313 | …to gladden her Mother’s heart and help increase the starry progeny. The eldest child of all, Mrs. Uranus, … of the old grandmother… Her family… I saw the gay, vivacious Mrs. Saturn, with her many rings. She smiled on… Moon, and shed the light… | …to gladden her Father’s heart and help increase the starry progeny. The eldest child of all, Uranus, … of the old grandparent… His family… I saw Saturn, with his many rings. He smiled on… Moon, that shed the light… |
314 | …of the lady Sun, and followed with unfaltering footsteps the line of march she had laid out for them. I saw the face of the dear mother shrouded by a veil of impenetrable mourning, as if her heart were grieved by some erring action of one of her beauteous family. … and revealed her face… . She sent this message… | …of the Sun, and followed with unfaltering footsteps the line of march laid out for them. I saw the face of the dear parent shrouded by a veil of impenetrable mourning, as if the heart were grieved by some erring action of one of the beauteous family. … and revealed a face… . Sending this message… |
La maggior parte dei disegni e delle immagini rimangono gli stessi e le poche, sebbene importanti, modifiche sono elencate nella Tabella 5 di seguito.
Tabella 5. Modifiche alle immagini | |||
Pagina (1908) | 1897 | 1908 | |
Frontespizio | Ritratto del Dr. A.T. Still | Differente ritratto del Dr. A.T. Still | |
132 | Ritratto di William Smith, M.D., D.O. (page 154) | Eliminato | |
136 | Figura “Il mio nome è Scarlattina, e mi nutria di bambinetti con gli occhi azzurri e la pelle chiara” tra le pagine 160 e 161 | Eliminata | |
143 | “Edificio della clinica e della scuola di A.T. Still” (tra le pagine 168 e 169) | Acronimo “A.S.O.” aggiunto sul tetto | |
147 | Ritratto della: “Sig.ra Anne Morris, che ha dattiloscritto questo libro su mia dettatura ” (tavola tra le pagine 172 e 173) | Eliminato | |
206 | Figura: “Busto di A.T. Still” (tavola tra le pagine 250 e 51) | Eliminata | |
256 | Figura a colori: “Professor Pavone” (tavola tra le pagine 316 e 17) | Eliminata | |
366 | Figura: “È perché hai mentito “ | Spostata dalla fine del Capitolo XXXI alla seconda pagina del Capitolo XXXII | |
366 | Figura Sistema muscolare dell’uomo (Tavola anatomica tra le pagine 442 e 43) | Eliminata | |
In particolare, potrebbe essere interessante notare quanto segue:
- Rimozione dell’immagine raffigurante la personificazione delle malattie;
- Rimozione del ritratto della signora Anne Morris, che aveva dattiloscritto il testo della prima edizione;
- Rimozione dell’immagine a colori “Professor Pavone” (Figura 1);
- Rimozione della tavola rappresentativa del “Sistema Muscolare dell’Uomo” (Figura 2)
Figura 1. Immagine del Professor Pavone [37] (tavola tra le pagine 316 e 317).
Figura 2. Immagine intitolata Sistema muscolare dell’uomo [37] (tavola tra le pagine 442 e 443).
Tutte le modifiche alle immagini sono elencate nella Tabella 5.
4 Discussione
Il presente lavoro si è prefisso lo scopo di verificare scrupolosamente i cambiamenti apportati alla seconda edizione dell’autobiografia del Dr. AT Still, MD, DO [5] e di discutere la possibile influenza del contesto storico, che vedeva modificarsi l’ambito della formazione medica negli USA, in procinto di adottare il paradigma biomedico. Originariamente, i capisaldi fondamentali delle teorie del Dr. AT Still, MD, DO per promuovere la salute non si concentravano solo sulla salute fisica, ma anche sulle componenti spirituali ed emotive di ogni persona, intesa come individuo unico. Questi aspetti non fisici della salute, che non potevano essere misurati biologicamente né valutati scientificamente, causavano un problema di identità professionale per la categoria degli osteopati. Il confronto tra la versione originale dell’autobiografia del Dr. AT Still, MD, DO e quella revisionata fornisce importanti spunti di riflessione riguardo alle modalità di discussione relativa alla tradizione e all’innovazione da parte degli osteopati coinvolti nel campo delle strategie politiche e formative, nello sforzo di meglio adattarsi all’ambiente sanitario in evoluzione [42].
4.1. Revisioni relative alle componenti non fisiche della salute, della malattia e delle relative terapie
Vennero introdotte modifiche importanti, tutte correlate alla rimozione di potenziali conflitti con lo specifico contesto formativo medico americano, che stava per abbracciare il modello biomedico come gold standard. Le altre discipline sanitarie, come l’osteopatia, che includeva formalmente nei suoi principi l’idea che la salute dipendesse anche da componenti non biologiche, vennero criticate, e ciò condusse a un dibattito interno tra i professionisti che cercavano rispetto e riconoscimento.
4.1.1. Meno uso di metafore
Questo potrebbe essere comprovato dalla rimozione di alcune immagini, ad esempio, Il mio nome è Scarlattina; mi nutro di bambinetti dagli occhi azzurri e dalla pelle chiara tra e pagine 160 e 161 dell’edizione del 1897, che ritraeva la personificazione della malattia nelle vesti di uomini dall’aspetto malvagio, e quella del Professor Pavone, che si trovava tra le pagine 316 e 317 della prima edizione. Quest’ultima immagine enfatizzava l’amore del Dr. AT Still MD, DO per la natura, che definiva un’insegnante straordinaria. Ad esempio, come riferito dal dottor Arthur Hildreth, DO, durante il corso del secondo anno all’ASO (1892–1893), il dottor AT Still MD, DO interruppe una lezione sull’eczema, chiedendo agli studenti di aspettarlo un momento: tornò a casa a prendere un’anatra impagliata e sottolineò la perfezione e la bellezza di quella creatura, che potevano essere mantenute solo grazie alla corretta funzione dei nervi e della circolazione [43] (pp. 42–43). Parlava spesso del “grande libro della natura” e collezionava animali imbalsamati [23] (p. 181), [26] (p. 56). Probabilmente scoprì che i pavoni potevano essere ottimi esempi di questo concetto, e si può notare uno di questi uccelli impagliati appollaiato sopra a una libreria in una fotografia scattata all’ASO intorno al maggio 1899 [44] (Figura 3).
Figura 3. Immagine Andrew Taylor Still & ‘Official’ Family intorno al 1898 [44]— ristampata con il permesso del Museum of Osteopathic Medicine, Kirksville, USA.
4.1.2. Meno riferimenti a sistemi sanitari di tradizioni socioculturali non occidentali
Questo potrebbe essere esemplificato dalla modifica della cosmologia femminile, riportata in forma maschile nell’edizione revisionata dell’autobiografia del Dr AT Still MD, DO. È molto probabile che la descrizione di Madre Sole derivi dai miti degli indiani Shawnee, che influenzarono la filosofia del giovane Andrew Taylor durante il suo soggiorno alla Missione di Wakarusa mentre completava il suo apprendistato medico con il padre all’inizio degli anni Cinquanta dell’Ottocento [26].
In effetti, diversi autori hanno sottolineato come gli Shawnee avessero adottato l’idea di un Creatore Supremo di genere femminile, per esempio Voegelin: “il lavoro comparativo indica che gli Shawnee sono gli unici tra tutti i popoli di lingua algonchina delle foreste orientali a possedere una divinità e un creatore supremo di genere femminile” [45]; Ethridge et al.: “Gli Shawnee sono l’unica tribù algonchina che crede di provenire dall’altra parte del mare, e di essere stata creata da una donna che chiamano Co-cum-tha o Kokumthena, che significa ‘nonna’” [46]; e Lucas: “Molti gruppi tribali nativi americani generalmente attribuivano il genere maschile al Grande Spirito. Gli Shawnee, tuttavia, in particolare prima del 1830 e della Legge per la rimozione degli indiani (Indian Removal Act) credevano che il Creatore Supremo fosse una donna” [47].
Inoltre, secondo Niethammer, “Gli Shawnee […] credevano che una divinità che chiamavano ‘Nostra nonna’ fosse la creatrice dell’universo e di tutto il resto. In quanto dea suprema, le sue creazioni andavano sempre a beneficio degli Shawnee direttamente e dell’umanità in generale. Nostra nonna aveva l’aspetto di una vecchia dai capelli grigi, come menzionato in tutti i riti religiosi, e le grandi cerimonie annuali venivano eseguite appositamente per adorarla, preservando così l’umanità e il mondo”[48].
Un altro autore ha collocato questo cambiamento entro un periodo di tempo specifico, circa due decenni prima che il dottor AT Still MD, DO iniziasse la missione Wakarusa: “Si ipotizza che un passaggio da uno stile di vita in guerra nella valle dell’Ohio, dal Settecento fino alla sconfitta nella guerra del 1812, a una vita agraria in Kansas (1830-1860) – unito con cambiamenti nella struttura politica tribale, giudizio per le persone accusate di gravi crimini e norme sociali sul matrimonio – nel complesso potrebbe rappresentare uno sfondo sufficiente rispetto al quale vedere il cambiamento della religione Shawnee nell’enfasi devozionale che passò dal Grande Spirito maschile a Nostra nonna, Kokomthena, un cambiamento che finora si stima abbia avuto luogo tra il 1824 e i primi anni Trenta” [49].
L’integrazione di alcuni aspetti della medicina tradizionale degli Shawnee nell’osteopatia è stata sottolineata da molti autori [23,26,27,50], come evidenziato anche da vari articoli della recente letteratura osteopatica [5,6,51,52].
4.2. Mantenere la distintività in un ambiente regolamentato: le scelte originarie sono ancora percorribili nell’ambito delle attuali strategie politiche e formative dell’osteopatia?
All’inizio del secolo scorso, tutti i college fornivano lezioni sui principi e la pratica dell’osteopatia (Osteopathic Principles and Practices, OPP) e insegnavano le idee originali sviluppate dal Dr. AT Still MD, DO, che sottolineava l’importanza del corpo, della mente e dello spirito, le tre fondamentali forze trainanti per la salute e l’autoguarigione umana. Parte della categoria professionale era ben consapevole della saggezza dei principi dii guarigione basati sullo spirito ereditati dalla medicina tradizionale, i quali divennero indifendibili all’interno del paradigma biomedico che stava prendendo il sopravvento [5]. All’inizio l’osteopatia fu attaccata dai medici, che la ridicolizzavano perché affermava di essere una panacea e diffidavano del suo approccio manipolativo – così distante dai medici colti che non toccavano i loro pazienti e così vicina agli aggiustaossa non istruiti, che sostenevano di non aver bisogno di studiare l’anatomia a causa del loro “dono”.
A causa della loro vulnerabilità alle accuse di essere una setta o un culto, e del grave rischio di vedersi revocata la licenza a esercitare, i DO americani decisero di proteggersi abbracciando il paradigma biomedico e l’emergente mentalità scientifica dominante. La difficile questione di giustificare la loro professione in un contesto medico che preferiva un approccio più riduzionista costrinse i primi DO americani ad adattare la loro pratica clinica per adeguarsi ai cambiamenti in atto nell’assistenza sanitaria. La nascente professione osteopatica si trovò di fronte a una decisione cruciale: poteva adeguarsi e rimuovere alcuni principi fondamentali stabiliti dal Dr. AT Still MD, DO, oppure restare aderente alle idee originali del fondatore, anche se ciò implicava l’estromissione dall’establishment medico convenzionale. L’evoluzione della formazione osteopatica negli Stati Uniti è intrinsecamente legata a questa scelta [53,54]. La categoria affrontò pressioni esterne e dibattiti interni riguardanti lo scopo professionale dell’osteopatia e il contenuto dei piani di studio. Alcuni erano a favore di uno scopo professionale più ampio e cercavano il riconoscimento all’interno del sistema sanitario, mentre altri insistevano per preservare i principi osteopatici tradizionali.
Durante la radicale trasformazione del settore sanitario, i membri del Consiglio di amministrazione dell’AOA guidarono le scelte della categoria professionale con umiltà intellettuale [55,56], affrontando l’incertezza e facendo le scelte migliori per la sopravvivenza dell’osteopatia. I primi tre decenni del Novecento trasformarono la medicina ortodossa rendendola irriconoscibile rispetto al sistema di terapie “eroiche” degli anni Cinquanta dell’Ottocento. Quando l’AOA permise alle università di insegnare farmacologia nel 1929, continuare ad aggrapparsi all’approccio tradizionale appariva anacronistico [20]. I dirigenti della categoria professionale scelsero il male minore a breve termine, anche se forse non il migliore interesse degli osteopati a lungo termine.
Inoltre, i problemi di salute più comuni che colpivano i pazienti all’epoca del Dr. AT Still MD, DO cambiarono radicalmente nel corso del Novecento: la popolazione sempre più anziana del mondo occidentale ora soffriva di dolore cronico, obesità e malattie cardiovascolari. L’esistenza degli antibiotici, delle vaccinazioni e degli interventi chirurgici rendeva impensabile per molti professionisti rispettare i principi osteopatici originali [57].
La storia si è ripetuta ogni volta che l’osteopatia è stata introdotta in un nuovo paese, innescando ampie discussioni all’interno della categoria riguardo all’opportunità di allinearsi con il modello biomedico oppure rimanere fedeli alle idee originali del Dr. AT Still MD, DO [53,54]. Il dibattito è così aperto che, pur essendo l’osteopatia riconosciuta in molti paesi, in altri rischia di essere considerata una pseudoscienza [58]. Ciò è confermato dall’esistenza di almeno tre tipi di osteopatia al giorno d’oggi. Il primo è la medicina osteopatica negli Stati Uniti, dove il suo sviluppo è stato accompagnato dal continuo declino della somministrazione del trattamento manipolativo. Secondo un sondaggio del 2020, oltre il 77% dei medici osteopati americani ha riferito di aver utilizzato trattamenti manipolativi in meno del 5% dei loro pazienti, mentre il 56% ha riferito di non averli utilizzati affatto. Tra i fattori che ne limitavano l’uso, venivano citati la mancanza di tempo, la mancanza di rimborsi assicurativi, la mancanza di supporto istituzionale/pratico e la mancanza di fiducia/competenza [59]. Il secondo tipo di osteopatia è quella riconosciuta dalla maggior parte dei paesi che hanno emesso un regolamento, in cui viene trattata come una sorta di fisioterapia (per esempio, Regno Unito e Francia). Spesso, i costanti sforzi degli ordini professionali, mirati a ottenere una migliore conformità con il paradigma della medicina basata sull’evidenza (EBM) – un concetto introdotto 100 anni dopo la creazione della prima scuola di osteopatia – si sono tradotti in sostanziali limitazioni allo scopo professionale dell’osteopatia. Il terzo tipo di osteopatia è quella non regolamentata, praticata nei paesi in cui la categoria professionale esiste in una sorta di limbo, senza un quadro giuridico e priva di standard formativi omogenei e senza alcuna possibilità di agire contro gli imitatori.
4.3. Diversi contesti socioculturali nei quali interpretare i principi osteopatici storici
La tendenza ad allontanarsi dai capisaldi olistici dell’osteopatia è persistita nel Novecento. L’American Osteopathic Association (AOA) mise a punto un piano di studi standardizzato per le scuole di medicina osteopatica nel 1914. Ponendo poca enfasi sul legame mente-corpo o sulla spiritualità, questo programma enfatizzava fortemente le scienze biologiche e le competenze cliniche. Tuttavia, questi concetti sono fondamentali anche per altre medicine alternative, sempre più accettate negli ultimi anni [2]. Oggi, molte persone usano questi trattamenti in aggiunta o al posto della terapia convenzionale. Ciò è frutto di una combinazione di fattori, tra cui l’aumento dei costi dell’assistenza sanitaria, la crescente preoccupazione per gli effetti collaterali negativi dei prodotti farmaceutici convenzionali e la maggiore accettazione degli approcci olistici nel campo della salute e del benessere.
La formazione osteopatica deve prendere una decisione cruciale: modificare/rimuovere parte del contenuto originale oppure aderire alle idee del Dr. AT Still MD, DO, rimanendo al di fuori dell’establishment medico convenzionale. Entrambe le vie presentano vantaggi e svantaggi. La formazione osteopatica potrebbe essere portata più in linea con la medicina convenzionale e resa più attraente per gli studenti e le strutture imprenditoriali se si modificasse il piano di studi originale o lo si eliminasse. Inoltre, si può affermare che alcune parti delle dottrine osteopatiche tradizionali non sono più valide né supportate dalla ricerca. Tuttavia, ciò comporterebbe anche l’allontanamento dai caposaldi fondamentali dell’osteopatia [60]. Potrebbe essere possibile mantenere l’integrità della formazione osteopatica aderendo alle idee del Dr. AT Still MD, DO, ma ciò potrebbe rendere più difficile per i medici osteopati competere con gli operatori allopatici a livello occupazionale. Recentemente è stata proposta una prospettiva decoloniale, in allontanamento dalle ideologie eurocentriche che imponevano superiorità e privilegio sulle comunità indigene, che può guidare ulteriori discussioni rispetto alle componenti non fisiche della salute introdotte agli albori nella categoria professionale osteopatica [6], ereditate dalla cultura tradizionale (nativa americana) e reintrodotte nel 2002 dalla categoria osteopatica americana [61]. I principi fondamentali delle tradizioni di guarigione dei nativi americani ruotano intorno alla dimensione spirituale, sottolineando la realtà non fisica dei pazienti come spazio favorevole per la guarigione. Secondo questo punto di vista, tutte le malattie hanno origine e si concludono all’interno dello spirito dell’individuo. Le cerimonie e i rituali, che variano tra le tribù ma si basano su principi comuni, vengono utilizzati per raggiungere l’integrità attraverso un approccio olistico che tiene in considerazione il corpo, la mente, le emozioni e lo spirito. Questa prospettiva olistica si estende all’interconnessione tra tutti gli esseri viventi, comprendente le persone, la natura, gli spiriti e la forza vitale. Nel tentativo di ripristinare la salute, l’attenzione primaria e le considerazioni sul trattamento sono rivolte alla ‘anima immortale’, posizionata simbolicamente al centro della sacra Ruota della medicina. Questo posizionamento mira a favorire l’equilibrio tra le componenti del corpo, della mente, dello spirito e delle emozioni in ciascun quadrante [52]. In effetti, benché molti osteopati americani iniziarono ad abbracciare il paradigma biomedico per ottenere rispetto e riconoscimento nella medicina convenzionale sin dai primordi, e considerato che all’interno dei principi fondamentali di tale paradigma non vi è alcun riconoscimento esplicito delle componenti non fisiche della salute, si può ancora sostenere che l’enfasi esclusiva posta dall’osteopatia sull’interazione dinamica tra corpo-mente-spirito è la sua caratteristica più preziosa [62].
Infine, a nostro avviso la professione osteopatica si è sviluppata lungo percorsi diversi grazie all’elevato grado di umiltà intellettuale dei suoi dirigenti, caratterizzata da apertura, tolleranza dell’ambiguità e basso dogmatismo [55]. Il dibattito interno tra gli operatori osteopatici non si basava su una fiducia non sostanziata nelle convinzioni dei singoli leader, ma sullo sforzo di cercare la soluzione migliore per lo sviluppo dell’osteopatia in circostanze molto diverse dalle condizioni originariamente vigenti all’epoca del Dr. AT Still MD, DO [56]. I leader nel campo della formazione osteopatica hanno fatto scelte diverse in diversi paesi perché erano desiderosi di operare dopo aver valutato la realtà esistente; quindi, le loro decisioni non erano dogmatiche bensì specificamente concepite per adattarsi ai diversi ambiti sanitari: dovevano prendere decisioni al meglio delle loro capacità, date le conoscenze occupazionali disponibili all’interno delle leggi applicabili nel sistema sanitario di ogni particolare paese.
4.4. Prospettive attuali per la formazione osteopatica più di un secolo dopo l’autobiografia del Dr. A.T. Still MD,DO e il rapporto Flexner
La formazione osteopatica è stata fortemente influenzata dal Rapporto Flexner sulla formazione medica, sulla scia del quale i primi accademici stabilirono i modelli per la pratica e la formazione in conformità agli approcci medico-scientifici incentrati sugli effetti clinici specifici della terapia manuale. Tali modelli centrati sul paziente vengono attualmente messi in discussione dalle recenti evidenze e all’interno della formazione e della pratica osteopatica vi è una tendenza a stabilire modelli centrati sulla persona [63] per meglio adattarsi ai valori e alle aspettative dei pazienti moderni. In effetti, in una società che invecchia, la predominanza di malattie croniche rispetto a quelle acute, le comorbilità e gli stili di vita sedentari sono tra i fattori che spiegano come mai le esigenze dei pazienti moderni siano così diverse da quelle dell’epoca in cui il Dr. AT Still, MD, DO fondò l’osteopatia [64].
Ad esempio, studi recenti hanno evidenziato come il dolore esperito dai pazienti non sia esclusivamente spiegabile in base alla biologia, ma comporti invece intricati processi neurali, che includono componenti sensoriali, emotive, cognitive e interocettive specifiche per ogni persona. Pertanto, nelle terapie manuali è stato introdotto lo studio dei fattori contestuali, per meglio andare incontro ai valori e alle aspettative dei pazienti, dal momento che questi fattori possono influire sui risultati clinici [65]. Attualmente il focus della terapia clinica va oltre l’applicazione delle procedure manuali, e comprende anche gli aspetti multidimensionali dell’incontro terapeutico. Ciò coinvolge l’operatore, il paziente, la relazione paziente-operatore e il setting. Questi elementi possono evocare risposte non solo biologiche ma anche psicologiche, influenzando in ultima analisi gli esiti clinici attraverso effetti placebo e nocebo, positivi o negativi. Le aspettative dei pazienti riguardo al trattamento, i suggerimenti verbali forniti dall’operatore manuale e la rafforzata alleanza terapeutica tra il paziente e l’operatore sono stati tutti documentati come fattori che possono migliorare i risultati in vari domini, tra cui il dolore, la disabilità, l’aspettativa e la soddisfazione [66]. Questa prospettiva contemporanea, umanistica e olistica nel campo delle scienze della salute sottolinea che gli operatori professionali dovrebbero affrontare contemporaneamente le dimensioni biologiche, psicologiche e sociali della malattia, con l’obiettivo di migliorare la loro comprensione e reattività alla sofferenza dei pazienti.
Questo modello biopsicosociale di malattia, introdotto negli ultimi decenni, riconosce la profonda interconnessione fra le dimensioni biologica, psicologica e sociale nell’uomo, che sembrano allinearsi con le idee pionieristiche espresse dal Dr. AT Still MD, DO nella sua autobiografia. I progressi nell’umanizzazione della medicina e nella responsabilizzazione dei pazienti sono avanzati costantemente, incorporando l’esperienza soggettiva del paziente, la valutazione della relazione paziente-operatore e l’assegnazione di nuovi ruoli al paziente nel processo decisionale clinico [67]. Inoltre, vi è un crescente consenso tra i ricercatori sul fatto che il modello biopsicosociale dovrebbe essere ampliato per incorporare nell’assistenza sanitaria la dimensione spirituale [68] e questo potrebbe essere promosso dagli operatori osteopatici [69]. Sebbene pochi studi in ambito sanitario abbiano esaminato l’influsso specifico della dimensione spirituale sull’esperienza del dolore, a nostro avviso un approccio biopsicosociale-spirituale sarebbe in linea con i principi osteopatici originali stabiliti dal Dr. AT Still MD, DO. In effetti, un potenziale ritorno all’approccio tradizionale, allineandosi con i primi principi enunciati dal Dr. AT Still MD, DO come discusso nel nostro articolo, potrebbe contribuire a ridefinire lo scopo professionale dell’osteopatia nel campo delle terapie manuali. La terapia osteopatica non dovrebbe limitarsi esclusivamente alla prospettiva muscolo-scheletrica, ma piuttosto tornare al suo approccio iniziale verso la persona intera per promuoverne la salute.
4.5. Limitazioni
Il confronto tra le due versioni dell’autobiografia del Dr. AT Still MD, DO è stato eseguito manualmente; quindi, è soggetto a errori umani nell’evidenziare le differenze.
Dopo aver evidenziato le modifiche, abbiamo pragmaticamente creato una narrazione storica delle contingenze e interpretato le modifiche osservate per convalidare il nostro punto di vista, vale a dire che il nuovo paradigma medico orientato alla scienza che si è sviluppato negli Stati Uniti all’inizio del XX secolo potrebbe aver modellato l’evoluzione della professione osteopatica. Ciò, ovviamente, pone dei limiti all’interpretazione storica del nostro studio in questo specifico contesto [40].
- Conclusioni
Sosteniamo che 150 anni dopo la sua concezione nella mente del Dr. AT Still MD, DO nel 1874 e la creazione della prima scuola di formazione nel 1892, alcuni dei principi originali osteopatici e delle componenti non fisiche della salute, come la dimensione spirituale/esistenziale, sembrano essere stati modificati o messi da parte nella formazione accademica, per soddisfare le esigenze di un settore sanitario in evoluzione che ha stabilito il primato della componente biologica in ambito sanitario. Questo processo è iniziato già dagli inizi, come evidenziato dal nostro confronto della versione rivista dell’autobiografia quando il suo autore era ancora in vita.
L’osteopatia si è evoluta notevolmente nel corso degli anni, nonostante la sua lunga storia e i fondamenti filosofici che la contraddistinguono. Rispetto all’idea iniziale del Dr. AT Still MD, DO, la reputazione delle terapie osteopatiche in tutto il mondo è probabilmente dovuta soprattutto agli esiti clinici positivi sperimentati dai pazienti, per cui questa professione viene ora più ampiamente accettata nei sistemi medici convenzionali. Sebbene non ci siano dubbi sul fatto che quest’integrazione abbia migliorato la qualità delle terapie osteopatiche, essa ha anche indebolito alcune delle intuizioni cruciali che hanno dato origine all’osteopatia, per esempio la sua attenzione all’importanza delle dimensioni spirituali ed emotive nel processo di guarigione. Di conseguenza, molti operatori osteopati sono combattuti tra restare aderenti alla visione originale del Dr. AT Still MD, DO e le esigenze di un sistema sanitario contemporaneo che spesso favorisce la velocità e l’efficienza rispetto al trattamento olistico.
Riteniamo che all’interno della comunità osteopatica debba aver luogo un dibattito cruciale sul futuro della professione. Essendo consapevoli del contesto storico specifico in cui si è originata la formazione osteopatica negli Stati Uniti, possiamo iniziare a ripensare alle modalità con cui i concetti fondamentali del Dr. AT Still MD, DO possano essere integrati nell’attuale assistenza moderna, in maniera appropriata sia rispetto alle esigenze dell’assistenza centrata sulla persona sia rispetto a una gestione informata e orientata alla persona intera nel campo della salute, della sofferenza e della malattia. In questo modo, possiamo garantire che la professione osteopatica continuerà a meritare la sua popolarità tra i pazienti e rimarrà una forza potente e influente nel settore sanitario.
About the authors:
Silvia Clara Tuscano 1, Jason Haxton 2, Antonio Ciardo 3,4,*, Luigi Ciullo 1 and Rafael Zegarra-Parodi 5,6,*
- Istituto Europeo per la Medicina Osteopatica (IEMO), 16122 Genova, Italy; silvia.tuscano@iemo.info (S.C.T.); luigi.ciullo@univerosteo.it (L.C.)
- Museum of the Osteopathic Medicine, Kirksville, MO 63501, USA; jhaxton@atsu.edu
- Grupo Thuban-Fundación Europea de Medicina Tradicional Complementaria e Integrativa (FEMTCI), 28028 Madrid, Spain; aciardo@grupothuban.com
- Facultad de Ciencias de la Salud, Universidad Europea del Atlántico, 39011 Santander, Spain
- BMS Formation, 75116 Paris, France
- T. Still Research Institute, Kirksville, MO 63501, USA
Materiali supplementari: è possibile scaricare ulteriori informazioni all’indirizzo: https:// www.mdpi.com/article/10.3390/healthcare12020130/s1, Tablella S1: Cambiamenti “degni di nota”, capitolo per capitolo.
Author Contributions: Conceptualization, S.C.T., J.H., A.C., L.C. and R.Z.-P.; methodology, S.C.T. and R.Z.-P.; writing—original draft preparation, S.C.T.; writing—review and editing, S.C.T., J.H., A.C., L.C. and R.Z.-P.; supervision, J.H.; project administration, S.C.T.; funding acquisition, R.Z.-P. All authors have read and agreed to the published version of the manuscript.
Funding: The English Language Editing Services for this manuscript were funded by the French professional organization “Ostéopathes de France”, 75013 Paris, France; grant number ODF2023.
Institutional Review Board Statement: Not applicable. Informed Consent Statement: Not applicable.
Data Availability Statement: The data presented in this study are available on request from the corresponding author (accurately indicate status).
Conflicts of Interest: A.C., J.H., L.C. and R.Z.-P. report competing interests because they provide continuing professional development courses on the clinical relevance of historical osteopathic principles and practices in contemporary care. S.C.T. declares no conflicts of interest. The funder had no role in the design or writing of this manuscript.
Bibliografia
- The OIA Global Report: Global Review of Osteopathic Medicine and Osteopathy 2020; Osteopathic International Alliance: Chicago, IL, USA, 2021.
- Zegarra-Parodi, R.; Esteves, J.E.; Lunghi, C.; Baroni, F.; Draper-Rodi, J.; Cerritelli, F. The legacy and implications of the body-mind- spirit osteopathic tenet: A discussion paper evaluating its clinical relevance in contemporary osteopathic care. J. Osteopath. Med. 2021, 41, 57–65. [CrossRef]
- Gevitz, N. The “doctor of osteopathy”: Expanding the scope of practice. Am. Osteopath. Assoc. 2014, 114, 200–212. [CrossRef] [PubMed]
- Gevitz, N. The “diplomate in osteopathy”: From “school of bones” to “school of medicine”. Am. Osteopath. Assoc. 2014, 114, 114–124. [CrossRef] [PubMed]
- Zegarra-Parodi, R.; Baroni, F.; Lunghi, C.; Dupuis, D. Historical Osteopathic Principles and Practices in Contemporary Care: An Anthropological Perspective to Foster Evidence-Informed and Culturally Sensitive Patient-Centered Care: A Commentary. Healthcare 2022, 11, 10. [CrossRef] [PubMed]
- Mehl-Madrona, L.; Conte, L.A.; Mainguy, B. Indigenous roots of osteopathy. AlterNative Int. J. Indig. Peoples 2023, 19. [CrossRef]
- Allen, T. Osteopathic physician’ defines our identity. Am. Osteopath. Assoc. 1993, 93, 884. [CrossRef]
- Gevitz, N. From “Doctor of Osteopathy” to “Doctor of Osteopathic Medicine”: A Title Change in the Push for Equality. Osteopath. Med. 2014, 114, 486–497. [CrossRef]
- Gevitz, N. The DOs: Osteopathic Medicine in America, 2nd ed.; Johns Hopkins University Press: Baltimore, MD, USA, 2004; 242p.
- Booth, E.R. History of Osteopathy, and Twentieth-Century Medical Practice, 2nd ed.; Caxton Press: Cincinnati, OH, USA, 1924; 835p.
- The Journal of the American Osteopathic Association 1901–1911. Available online: https://archive.org/details/sim_jaoa-the-journal-of-the-american-osteopathic-association_1901-11_1_2 (accessed on 3 January 2024).
- The Journal of the American Osteopathic Association. 1902. Available online: https://archive.org/details/sim_jaoa-the-journal-of-the-american-osteopathic-association_1902-11_2_3 (accessed on 3 January 2024).
- The Cleveland Meeting. 1903. Available online: https://archive.org/details/sim_jaoa-the-journal-of-the-american-osteopathic-association_1903-06_2_10 (accessed on 3 January 2024).
- Varughese, H.; Shin, P. The Flexner report: Commemoration and reconsideration. Yale J. Biol. Med. 2010, 83, 149–150.
- Karle, H. How do we Define a Medical School? Reflections on the occasion of the centennial of the Flexner Report. Sultan Qaboos Univ. Med. J. 2010, 10, 160–168.
- Ludmerer, K. Commentary: Understanding the Flexner report. Med. J. Assoc. Am. Med. Coll. 2010, 85, 193–196. [CrossRef]
- Coulter, I. Complementary and alternative medicine: A review of the literature. BMJ 1998, 316, 1242–1246.
- Barnes, P.M.; Bloom, B.; Nahin, R.L. Complementary and alternative medicine use among adults and children: United States, 2007. Health Stat. Rep. 2008, 10, 1–23.
- Stahnisch, F.W.; Verhoef, M. The flexner report of 1910 and its impact on complementary and alternative medicine and psychiatry in north america in the 20th century. Based Complement. Altern. Med. Ecam 2012, 2012, 647896. [CrossRef]
- Gevitz, N. The transformation of osteopathic medical education. Med. J. Assoc. Am. Med. Coll. 2009, 84, 701–706. [CrossRef]
- Paul Lee, R. Interface: Mechanisms of Spirit in Osteopathy; Stillness Press LLC: Portland, OR, USA, 2005.
- Still, C.E., Jr. The Life and Times of A. T. STILL and His Family; Library of Congress Cataloging–in–Publication Data, Ed.; Truman State University Press: Kirksville, MI, USA, 1907; 28p.
- Stark, J. Still’s Fascia: A Qualitative Investigation to Enrich the Meaning behind Andrew Taylor Still’s Concepts of Fascia. Pahl: Jolandos, Germany, 2007; 377p.
- Are Our Osteopathic Textbooks to Go Out of Print? The Journal of the American Osteopathic Association 1908–1911: Voluem 8, Page 129. Available online: https://archive.org/details/sim_jaoa-the-journal-of-the-american-osteopathic-association_1908-11_8_3/page/128/mode/2up?q=textbooks (accessed on 3 January 2024).
- Osteopathic Textbooks. The Journal of the American Osteopathic Association 1908–1911: Volume 8, Page 181. Available online: https://archive.org/details/sim_jaoa-the-journal-of-the-american-osteopathic-association_1908-12_8_4/page/181/ mode/1up?q=books (accessed on 3 January 2024).
- Trowbridge, C. Andrew Taylor Still, 1828–1917; Truman State University Press: Kirksville, MO, USA, 1991.
- Lewis, J.R.A.T. Still: From the Dry Bone to the Living Man; Dry Bone Press: Blaenau Ffestiniog, UK, 2012.
- Fortún Agud, M.; Estébanez de Miguel, E.; Ruiz de Escudero Zapico, A.; Cabanillas Barea, S.; Pérez Guillén, S.; López de Celis, C. La expansión de la Fisioterapia moderna de Ling por el mundo. Fisioter. Rev. Univ. Inf. E Investig. Fisioter. 2013, 42, 166–175.
- Sutherland, A.S. With Thinking Fingers: The Story of William Garner Sutherland; The Cranial Academy: Indianapolis, IN, USA, 1962; 98p.
- Still, A.T. Autobiography of Andrew T. Still: With a History of the Discovery and Development of the Science of Osteopathy, Together With an Account of the. . .School of Osteopathy; CreateSpace Independent Publishing Platform: Kirksville, MO, USA, 1908; 416p.
- Medicine MoO. Photo Record #1985.1003; Museum of Osteopathic Medicine: Kirksville, MO, USA, 1985.
- Medicine MoO. Object Records #1976.131; Museum of Osteopathic Medicine: Kirksville, MO, USA, 1976.
- S. S. Twelfth Annual Announcement and Annual Catalogue o the American School of Osteopathy, Kirksville, Missouri, 1904.1905; American School of Osteopathy: Kirksville, MO, USA, 1904; Available online: https://www.atsu.edu/museum-of-osteopathic-medicine/wp-content/uploads/2019/04/1904-1905ASO.pdf (accessed on 3 January 2024).
- Bean, A.S. The theory of osteopathy in nephritic cases. Truth 1919, 3, n.9:130-133.
- Gevitz, N. A degree of difference: The origins of osteopathy and first use of the “DO” designation. Am. Osteopath. Assoc. 2014, 114, 30–40. [CrossRef] [PubMed]
- The Internet Archive. Available online: https://archive.org/search?query=autobiography+A.+T.+Still (accessed on 3 January 2024).
- Still, A.T. Autobiography of Andrew T. Still: With a History of the Discovery and Development of the Science of Osteopathy, Together With an Account of the. . .School of Osteopathy; CreateSpace Independent Publishing Platform: Kirksville, MO, USA, 1897; 524p.
- Azarian, R.; Petrusenko, N. Historical Comparison Re-considered. Asian Soc. Sci. 2011, 7, 35–48. [CrossRef]
- Vann, R.T. Historiography Encyclopedia Britannica: @britannica. 2023. Available online: https://www.britannica.com/contributor/Richard-T-Vann/3043 (accessed on 3 January 2024).
- May, T. Social Research: Issues, Methods, and Process; Philadelphia Open University Press: Buckingham, UK, 1993; 320p.
- Tilly, C. Big Structures, Large Processes, Huge Comparisons; Russell Sage Foundation: Cambridge, UK, 1984; 192p.
- Paulus, S. The core principles of osteopathic philosophy. J. Osteopath. Med. 2013, 16, 11–16. [CrossRef]
- Hildreth, A.G. The Lengthening Shadow of Dr. Andrew Taylor Still; A.G. Hildreth: Macon, MO, USA, 1938; 464p.
- Medicine MoO. Official KCOM Family about 1898; Museum of Osteopathic Medicine: Kirksville, MO, USA, 1899.
- Voegelin, C.F.; Voegelin, E.W. The Shawnee female deity in historical perspective. Anthropol. 1944, 46, 370–375. [CrossRef]
- Ethridge, R.; Shuck-Hall, S.M. Mapping the Mississippian Shatter Zone: The Colonial Indian Slave Trade and Regional Insta; University of Nebraska Press: Lincoln, NE, USA, 2009.
- Lucas, D.M. Our Grandmother of the Shawnee Messages of a Female Deity; Paper presented at the Annual Meeting of the National Communication Association; ERIC Clearinghouse: Washington, DC, USA, 2001.
- Niethammer, C. Daughters of the Earth; Simon and Schuster: New York, NY, USA, 2010; 450p.
- Stabb, R. “When Shawnees Die They Go To Probate Court”: Cultural Practices of the Kansas Shawnees 1830s–1860s. Pap.-Arch. 1994, 25, 426–444.
- Haxton, J. Andrew Taylor Still: Father of Osteopathic Medicine; Truman State University Press: Kirksville, MO, USA, 2016.
- Liem, T.; Lunghi, C. Reconceptualizing Principles and Models in Osteopathic Care: A Clinical Application of the Integral Theory. Ther. Health Med. 2023, 29, 192–200. [PubMed]
- Zegarra-Parodi, R.; Draper-Rodi, J.; Haxton, J.; Cerritelli, F. The Native American heritage of the body-mind-spirit paradigm in osteopathic principles and practices. J. Osteopath. Med. 2019, 33–34, 31–37. [CrossRef]
- Vogel, S. A road to somewhere—Endless debate about the nature of practice, the profession and how we should help patients. J. Osteopath. Med. 2017, 26, 1–2. [CrossRef]
- Arcuri, L.; Consorti, G.; Tramontano, M.; Petracca, M.; Esteves, J.E.; Lunghi, C. “What you feel under your hands”: Exploring professionals’ perspective of somatic dysfunction in osteopathic clinical practice-a qualitative study. Man. Ther. 2022, 30, 32. [CrossRef] [PubMed]
- Leary, M.R.; Diebels, K.J.; Davisson, E.K.; Jongman-Sereno, K.P.; Isherwood, J.C.; Raimi, K.T.; Deffler, S.A.; Hoyle, R.H. Cognitive and Interpersonal Features of Intellectual Humility. Soc. Psychol. Bull. 2017, 43, 793–813. [CrossRef] [PubMed]
- Deffler, S.A.; Leary, M.R.; Hoyle, R.H. Knowing what you know: Intellectual humility and judgments of recognition memory. Individ. Differ. 2016, 96, 255–259. [CrossRef]
- Thomson, O.P.; MacMillan, A.; Draper-Rodi, J.; Vaucher, P.; Ménard, M.; Vaughan, B.; Morin, C.; Alvarez, G.; Sampath, K.K.; Cerritelli, F.; et al. Opposing vaccine hesitancy during the COVID-19 pandemic—A critical commentary and united statement of an international osteopathic research community. J. Osteopath. Med. 2021, 39, A1–A6. [CrossRef] [PubMed]
- Ciardo, A.; Sanchez, M.G.; Cobo Fernandez, M. The importance of constructing an osteopathic profession around modern common academic values and avoiding pseudoscience: The Spanish experience. Integr. Med. 2023, in press. [CrossRef]
- Healy, C.J.; Brockway, M.D.; Wilde, B.B. Osteopathic manipulative treatment (OMT) use among osteopathic physicians in the United States. Osteopath. Med. 2021, 121, 57–61. [CrossRef]
- Ward, J. The osteopathic philosophy of health and disease. Osteopath. Med. 2019, 119, 867–871.
- Rogers, F.J.; D’Alonzo, G.E.; Glover, J.C.; Korr, I.M.; Osborn, G.G.; Patterson, M.M.; Seffinger, M.A.; Taylor, T.E.; Willard, F. Proposed tenets of osteopathic medicine and principles for patient care. Am. Osteopath. Assoc. 2002, 102, 63–65. [PubMed]
- Coulter, D. New dimensions in osteopathic medicine: Emerging perspectives on holism, healing, and the human spirit. Am. Osteopath. Assoc. 2018, 118, 116–117.
- Esteves, J.E.; Zegarra-Parodi, R.; van Dun, P.; Cerritelli, F.; Vaucher, P. Models and theoretical frameworks for osteopathic care—A critical view and call for updates and research. J. Osteopath. Med. 2020, 35, 1–4. [CrossRef]
- Tyreman, S.; Cymet, T. Osteopathic education: Editorial call for papers. J. Osteopath. Med. 2012, 15, 86–91. [CrossRef]
- Ballestra, E.; Battaglino, A.; Cotella, D.; Rossettini, G.; Sanchez-Romero, E.A.; Villafane, J.H. ¿Influyen las expectativas de los pacientes en el tratamiento conservador de la lumbalgia crónica? Una revisión narrativa (Do patients’ expectations influence conservative treatment in Chronic Low Back Pain? A Narrative Review). Retos 2022, 46, 395–403. [CrossRef]
- Rossettini, G.; Palese, A.; Geri, T.; Fiorio, M.; Colloca, L.; Testa, M. Physical therapists’ perspectives on using contextual factors in clinical practice: Findings from an Italian national survey. PLoS ONE 2018, 13, e0208159. [CrossRef] [PubMed]
- Audoux, C.R.; Estrada-Barranco, C.; Martínez-Pozas, O.; Gozalo-Pascual, R.; Montaño-Ocaña, J.; García-Jiménez, D.; Vicente de Frutos, G.; Cabezas-Yagüe, E.; Sánchez Romero, E.A. What Concept of Manual Therapy Is More Effective to Improve Health Status in Women with Fibromyalgia Syndrome? A Study Protocol with Preliminary Results. J. Environ. Res. Public Health 2023, 20, 1061. [CrossRef]
- Saad, M.; de Medeiros, R.; Mosini, A.C. Are We Ready for a True Biopsychosocial-Spiritual Model? The Many Meanings of “Spiritual”. Medicines 2017, 4, 79. [CrossRef]
- Zegarra-Parodi, R.; Draper-Rodi, J.; Cerritelli, F. Refining the biopsychosocial model for musculoskeletal practice by introducing religion and spirituality dimensions into the clinical scenario. J. Osteopath. Med. 2019, 32, 44–48. [CrossRef]
Disclaimer/Publisher’s Note: The statements, opinions and data contained in all publications are solely those of the individual author(s) and contributor(s) and not of MDPI and/or the editor(s). MDPI and/or the editor(s) disclaim responsibility for any injury to people or property resulting from any ideas, methods, instructions or products referred to in the content.
* indirizzare la corrispondenza a: rafael@bms-formation.com
Sei un osteopata?
Registrati ed usufruisci dei vantaggi dell'iscrizione. Crea il tuo profilo pubblico e pubblica i tuoi studi. È gratis!
Registrati oraScuola o Ente di Formazione?
Registrati ed usufruisci dei vantaggi dell'iscrizione. Crea il tuo profilo pubblico e pubblica i tuoi studi. È gratis!
Registrati oraVuoi diventare osteopata? Sei uno studente?
Registrati ed usufruisci dei vantaggi dell'iscrizione. Crea il tuo profilo pubblico e pubblica i tuoi studi. È gratis!
Registrati ora