Marco Chiera
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11/09/2023 - Ultimo aggiornamento 19/04/2024

Ramon Cases-Solé, David Varillas-Delgado, Marta Astals-Vizcaino, Óscar García-Algar | Anno 2022

Efficacia e fattibilità di un intervento osteopatico per sintomi neurocognitivi e Comportamentali solitamente associati con il disturbo dello spettro alcolico fetale

Patologia:

Sindrome feto-alcolica

Tipo di studio:

Trial randomizzato controllato pilota

Data di pubblicazione della ricerca:

15-03-2022

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Scopo dello studio

  • Obiettivo: valutare la fattibilità e l’efficacia dell’OMT su sintomi neurocognitivi e comportamentali in caso di disturbi dello spettro alcolico fetale, e validare l’OMT per poterlo usare in futuri studi
  • Outcome misurati:
    • primari: valutazione della percentuale di bambini che hanno completato tutte le sessioni di OMT e che hanno mostrato cambiamenti significativi nelle scale del Neuropsychological Maturity Questionnaire for Children (Cumanin®)

Partecipanti

  • Numero: 32 bambini (15 femmine e 17 maschi)
  • Criteri di inclusione: bambini (età fra 3 e 6 anni), senza una diagnosi di disturbi dello spettro alcolico fetale, ma con sintomi normalmente presenti in questa condizione rilevati tramite valutazione neuropsicologica e inviati da scuole o centri osteopatici; problemi attentivi e di comportamento secondo i criteri del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5); ridotti livelli di attenzione (punteggio inferiore al 50° percentile nella scala attentiva del Cumanin®)
  • Criteri di esclusione: diagnosi di ADHD, altre patologie neurologiche, genetiche o metaboliche; trattamento farmacologico al tempo dello studio; aver ricevuto l’OMT nei 12 mesi precedenti allo studio
  • Gruppi di studio: 2 gruppi ottenuti tramite randomizzazione
    • Gruppo 1: cure standard con OMT, 16 bambini (6 femmine e 10 maschi, età media 54,75 mesi)
    • Gruppo 2: cure standard, 16 bambini (9 femmine e 7 maschi, età media 48,81 mesi)

Interventi e valutazioni

  • Valutazione all’inizio e alla fine dello studio dello sviluppo neurocognitivo (attenzione, memoria iconica, strutturazione spaziale e percezione visiva) tramite Cumanin®
  • Valutazione della percentuale di bambini che hanno completato tutte le sessioni di OMT e che hanno mostrato cambiamenti significativi nelle scale del Cumanin®
  • 3 sessioni quindicinali di OMT della durata di 50 minuti (la prima visita) e 30 minuti (le due successive)
  • OMT: anamnesi, valutazione standardizzata tramite SOAP, ricerca delle disfunzioni somatiche secondo lo standard TART e trattamento di tutte le disfunzioni somatiche
    • tecniche usate: bilanciamento delle tensioni legamentose, bilanciamento delle tensioni membranose e osteopatia nell’ambito craniale, rilascio posizionale facilitato
  • Cure standard: supporto personalizzato all’apprendimento scolastico secondo le linee guida sugli interventi educativi per bambini con sintomi neurocognitivi e comportamentali
  • OMT eseguito da un osteopata pediatrico
  • Test neuropsicologici somministrati da uno psicologo certificato

Risultati

Outcome primari: tutti i bambini hanno completato l’OMT.
Alla fine dello studio, il gruppo di controllo ha evidenziato un peggioramento statisticamente significativo nelle scale di attenzione e strutturazione spaziale, mentre il gruppo OMT ha mostrato un miglioramento statisticamente significativo nelle scale di attenzione e memoria iconica e un peggioramento statisticamente significativo nelle scale di strutturazione spaziale e  percezione visiva.
Comparando i gruppi, il gruppo OMT ha mostrato un miglioramento statisticamente significativo nelle scale di attenzione e memoria iconica rispetto al gruppo di controllo, e ha inoltre mostrato, in maniera statisticamente significativa, un peggioramento nella scala di strutturazione spaziale inferiore rispetto al gruppo di controllo.

Outcome secondari: le visite hanno avuto una durata media di: 16 minuti per l’anamnesi, 10 minuti per la valutazione e 10 minuti per il trattamento. In media, sono state trovate disfunzioni somatiche soprattutto a livello di cranio (30,0%), diaframma (17,1%) e zona cervicale (12,8%); mentre all’inizio dello studio erano circa 4 disfunzioni somatiche a partecipante, alla fine fine dello studio sono risultati 1,5 a partecipante.
Le tecniche osteopatiche sono state usate con queste frequenze: bilanciamento delle tensioni legamentose (61,4%), bilanciamento delle tensioni membranose e osteopatia nell’ambito craniale (30,0%), rilascio posizionale facilitato (8,6%).
Non sono stati comunicati effetti secondari o eventi avversi rilevanti.

Discussione

L’OMT si è mostrato un intervento fattibile in bambini con sintomi neurocognitivi e comportamentali tipici dei disturbi dello spettro alcolico fetale. In effetti, ha favorito un miglioramento nell’attenzione e nella memoria iconica e ha favorito una diminuzione minore delle capacità di strutturazione spaziale.

Uno dei motivi di questi risultati può risiedere nel ruolo che il sistema somatosensoriale ha nello sviluppo percettivo e cognitivo: di conseguenza, le disfunzioni somatiche, alterando il sistema somatosensoriale, possono anche influenzare lo sviluppo neurocognitivo. Trattandosi infatti di bambini piccoli, l’OMT potrebbe favorire fenomeni di neuroplasticità, ma servono ricerche che chiariscano meglio i meccanismi di azione dell’OMT.

Servono ulteriori studi sia perché lo studio ha avuto un campione piccolo ed è durato poco, sia in quanto mancano ricerche sull’utilità dell’OMT non solo in caso di disturbi dello spettro alcolico fetale, ma in generale in caso di disturbi dello sviluppo neuropsicologico. Inoltre, servono ulteriori studi a fronte dell’impatto che disturbi del neurosviluppo possono avere sulla crescita e sui livelli di educazione futura.

L’assenza di effetti avversi può essere stata dovuta alla gentilezza dell’OMT come approccio rispetto ad altre terapia, così come alla preparazione e all’esperienza dell’operatore. Inoltre, le famiglie con bambini aventi problemi comportamentali o cognitivi tendono a ricercare terapie efficaci, cosa che può aver influito sulla mancanza di drop-out (partecipanti che hanno abbandonato lo studio).

Un limite dello studio è stato la mancanza di un gruppo con trattamento sham (fittizio) in modo da escludere possibili effetti placebo, oltre all’uso di un questionario (Cumanin®) specifico per la popolazione spagnola e, quindi, non usabile in studi su altre popolazioni.

La recensione di Osteopedia

A cura di Marco Chiera

Punti di forza: ambito di particolare interesse, in quanto lo sviluppo neurocognitivo del bambino pone le basi per tutta la salute futura; trattamento personalizzato; buona discussione del ruolo che l’OMT può avere in queste condizioni e delle necessità di ulteriori studi, necessità derivanti dai bisogni dei bambini e delle famiglie stesse.

Limiti: sono stati valutati bambini con sintomi solitamente presenti nei disturbi dello spettro alcolico fetale, ma non bambini con diagnosi di disturbi dello spettro alcolico fetale; presentazione delle informazioni non lineare; presentazione molto sommaria dei risultati; non è chiaro il concetto di “eventi avversi rilevanti”, a cui dovrebbe essere data maggior importanza dato che si tratta di uno studio di fattibilità (uno dei cui scopi è proprio scoprire eventuali effetti avversi); manca un follow-up.

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