Marco Chiera
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27/09/2022 - Ultimo aggiornamento 19/04/2024

Janice A. Knebl, Jay H. Shores, Russell G. Gamber, William T. Gray, Kathryn M. Herron | Anno 2002

Migliorare la capacità funzionale negli anziani attraverso la tecnica di Spencer, un trattamento manipolativo osteopatico: studio randomizzato e controllato

Patologia:

Condizioni patologiche della spalla

Tipo di studio:

Trial randomizzato controllato pilota

Data di pubblicazione della ricerca:

01-07-2002

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Scopo dello studio

  • Obiettivo: valutare gli effetti dell’OMT su indipendenza funzionale, range of motion (ROM) e dolore alla spalla in una popolazione di persone anziane
  • Outcome misurati:
    primario: indipendenza funzionale, ROM e dolore alla spalla

Partecipanti

  • Numero: 29 persone (18 donne e 11 uomini)
  • Criteri di inclusione: pazienti di cliniche geriatriche o case di riposo con diagnosi a una o entrambe le spalle di: tendinite, borsite, osteoartrite, fratture guarite, impedimento neurologico, dolore cronico associato a limitazioni nel ROM; dipendenza funzionale nello svolgere attività quotidiane coinvolgenti le spalle (es. lavarsi e vestirsi); ROM limitato fra il 25% e il 75% nell’abduzione o nella flessione
  • Criteri di esclusione: rifiuto di ricevere il trattamento
  • Gruppi di studio: 2 gruppi ottenuti tramite randomizzazione
    • Gruppo 1: OMT, 16 persone
      • 11 persone con artrite, 5 con disturbi neurologici, 4 con borsite e 1 con fratture guarite
      • 9 persone con ROM limitato come principale fastidio, 6 con dolore e 1 con entrambi
    • Gruppo 2: trattamento sham, 13 persone
      • 11 persone con artrite, 2 con borsite, 2 con fratture guarite e 1 con disturbi neurologici
      • 9 persone con ROM limitato come principale fastidio, 4 con dolore e 0 con entrambi

Interventi e valutazioni

  • Valutazione di indipendenza funzionale tramite Physical Functioning Scale modificata relativamente a lavarsi e vestirsi, ROM attivo e passivo tramite goniometro e dolore alla spalla tramite la Subjective Unit of Discomfort Scale alle settimane 1 (ossia l’inizio dello studio), 3, 5, 7, 11, 15 (in pratica, 1 settimana dopo l’applicazione dell’intervento) e 19 (follow-up)
  • 5 sessioni di OMT o trattamento sham da 30 minuti applicate alle settimane 2, 4, 6, 10 e 14
  • OMT: tecnica di Spencer eseguita due volte per ogni sessione
  • trattamento sham: le persone erano messe nelle stesse posizioni della tecnica di Spencer ma questa non veniva poi applicata
  • OMT e trattamento sham eseguiti da un unico operatore per ogni persona
  • ad ogni persona è stato chiesto di evitare l’uso di medicinali o altre terapie (tuttavia, non è stato imposto un obbligo), così come l’operatore ha evitato di consigliare medicinali o altre terapie durante lo studio
  • ogni persona ha ricevuto un compenso per partecipare e completare lo studio

Risultati

  • outcome primari: in entrambi i gruppi, il ROM attivo e passivo da supino o in flessione è aumentato nel corso dello studio in maniera statisticamente significativa. Il gruppo OMT ha visto un aumento del ROM attivo e passivo in flessione superiore in maniera statisticamente significativa rispetto al gruppo con trattamento sham.

Mentre nel gruppo con trattamento sham il ROM – in abduzione, in flessione da posizione supina e in flessione da seduti – ha avuto periodi di miglioramento e peggioramento durante lo studio, riducendosi poi dopo la fine dei trattamenti, il gruppo OMT ha mostrato un incremento continuo del ROM in flessione, incremento continuato anche dopo la fine dei trattamenti.

In merito al dolore, non sono emerse differenze statisticamente significative, benché il gruppo OMT abbia percepito più dolore durante e alla fine dello studio rispetto al gruppo con trattamento sham. Dopo la fine dei trattamenti, in entrambi i gruppi il dolore ha ripreso a salire

Discussione

L’OMT sembra in grado di migliorare il ROM della spalla.

Il maggior dolore percepito dal gruppo OMT potrebbe essere dovuto all’intensità del regime di trattamento. L’incremento del ROM nel gruppo con trattamento sham, invece, potrebbe essere semplicemente dovuto ad un effetto placebo, effetto svanito una volta finiti i trattamenti. A tal proposito, un’altra ipotesi è che le persone avrebbero rifatto gli esercizi a casa, “falsando” così i risultati, oppure che pensavano di essere nel gruppo OMT.

Futuri studi su gruppi più grandi dovranno valutare il mantenimento dei risultati sul lungo termine e raccogliere dati per capire se i soggetti replicano la terapia a casa e che percezione hanno del trattamento ricevuto. Inoltre, serviranno studi che comprendano anche un terzo gruppo che non riceve alcun trattamento

La recensione di Osteopedia

A cura di Marco Chiera

Punti di forza: valutazione della numerosità campionaria (quante persone reclutare); utile la rappresentazione grafica del trend del ROM durante lo studio e dopo la fine dei trattamenti

Limiti: non sono stati valutati eventuali effetti avversi; i dati demografici dei partecipanti sono mal descritti (es. non è riportato quante persone sono in ognuno dei due gruppi: è un dato che bisogna ricavare da sé); nonostante il calcolo statistico, il campione è comunque piccolo per poter generalizzare i risultati; le analisi statistiche sono accennate in una riga e, quindi, non è chiaro che confronti siano stati fatti e come

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