Marco Chiera
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16/08/2022 - Ultimo aggiornamento 10/04/2024

Patricia M Meyer, Sharon M Gustowski | Anno 2012

Trattamento manipolativo osteopatico per risolvere un dolore alla testa e al collo insorto a seguito dell’estrazione di un dente

Patologia:

Cervicalgie (dolore alla cervicale e torcicollo)

Tipo di studio:

Case report

Data di pubblicazione della ricerca:

02-07-2012

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Scopo dello studio

  • Obiettivo: riportare l’utilità dell’OMT nel trattare un dolore a testa e collo insorto a seguito dell’estrazione di un dente
  • Outcome misurati: report dei sintomi

Partecipanti

  • Numero: 1
  • Descrizione: uomo di 52 anni, venditore di parti di ricambio per camion, con dolore al collo, cefalea e lombalgia iniziati 2 settimane prima della prima visita, subito dopo l’estrazione di un dente dell’arcata superiore destra e dopo essersi sforzato troppo (e aver iperesteso il collo) nello spingere un’auto.
    Il dolore è stato descritto come avere spilli e aghi nel collo, sensazione che poi si diffondeva sulla testa, senza però dare dizziness (stordimento). Questo dolore migliorava con docce calde e l’uso di aspirina, ma peggiorava col movimento. La lombalgia era accompagnata da rigidità e tensione, ma non vi era debolezza, parestesia o incontinenza (urinaria o intestinale).Al momento della visita, assumeva lisinopril per l’ipertensione, paroxetina per la depressione e un multivitaminico.La storia clinica ha mostrato ipertensione e depressione, oltre che lombalgia già trattata con OMT. Il paziente ha anche riportato dolore agli occhi e un senso di intasamento all’orecchio sinistro. Per il resto, i segni vitali sono risultati normali, così come gli esami neurologici, polmonari, cardiovascolari e di testa, occhi, orecchie, naso e gola.L’esame muscoloscheletrico ha mostrato una muscolatura paraspinale cervicale dolente e una muscolatura bassa toracica e lombare tesa, ma con range of motion (ROM) inalterato. Per queste ragioni, il medico ha diagnosticato un semplice sforzo muscolare da trattare con paracetamolo al bisogno, metaxalone, esercizi per il ROM e una limitazione del carico da sollevare. Benché abbia consigliato una visita di follow-up dopo 2 settimane e un appuntamento per l’OMT, il paziente non si è presentato a nessuna delle due visite.Si è invece presentato dopo 2 mesi a causa della persistenza dei sintomi, con un dolore al collo che si irradiava fino in cima al capo (con intensità costante di 5 su 10), dietro gli occhi e giù nella parte posteriore del braccio destro. Questo dolore si allentava con esercizi fisici, docce calde e rilassanti muscolari, e non vi era debolezza, intorpidimento o formicolio.Gli esami non hanno rilevato nulla di diverso. Tuttavia, la valutazione osteopatica ha mostrato una disfunzione somatica craniale, con una riduzione in ampiezza e frequenza dell’impulso ritmico craniale sulla destra e con una restrizione nella sutura occipito-mastoidea destra. Sono state trovate disfunzioni somatiche anche a livello cervicale, oltre a restrizioni costali bilaterali, disfunzioni a livello delle vertebre T6-T8. Inoltre, è stato trovato un punto dolorante a livello del bicipite.

Interventi e valutazioni

  • 2 sessioni di OMT distanti 1 settimana
  • OMT: sollevamenti parietali e frontali, oltre che tecnica V-spread, a livello craniale; tecniche ad energia muscolare, di rilascio miofasciale, counterstrain e articolari per il rachide cervicale; tecniche ad alta velocità e bassa ampiezza per il rachide toracico; tecniche di Still per le costole.

Risultati

Alla visita di follow-up 1 settimana dopo l’OMT, il paziente ha riportato importanti miglioramenti: la cefalea si era risolta, il dolore al collo era diventato minimo ed era diminuita anche la dolorabilità al braccio destro.

Dopo un’ulteriore trattamento di OMT, i sintomi si sono del tutto risolti.

Discussione

L’estrazione di un dente può ripercuotersi negativamente sulle strutture vicine, in quanto spesso comporta l’uso di una forza meccanica superiore a quelle a cui l’organismo è abituato a livello buccale. Le conseguenze possono essere disfunzioni somatiche e alterazioni nell’organizzazione miofasciale delle strutture craniche.
A tal proposito, a seconda del dente estratto e della forza usata, è possibile fare una potenziale predizione delle disfunzioni somatiche che si manifesteranno considerando la disposizione e lo stato delle suture craniali. Data l’innervazione cranica, è quindi poi possibile aspettarsi l’insorgenza di dolore o particolari sensazioni valutando quali percorsi nervosi possono essere coinvolti dalle sopracitate disfunzioni.
Di conseguenza, diventa fondamentale eseguire una valutazione il più completa possibile delle strutture miofasciali, partendo da quelle strutture principali che più facilmente possono essere luogo di disfunzioni, quali la sutura occipito-mastoidea, l’articolazione atlo-occipitale e le ossa temporali

La recensione di Osteopedia

A cura di Marco Chiera

Punti di forza: buona discussione su come l’estrazione di un dente possa ripercuotersi sul resto della struttura miofasciale ed ossea, favorendo disfunzioni e, quindi, dolore.

Limiti: come tutti i case report, non è generalizzabile e, inoltre, manca un follow-up sul lungo periodo per controllare se i sintomi non sono più comparsi. Manca una descrizione dei limiti dello studio.

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