Marco Chiera
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09/08/2022 - Ultimo aggiornamento 03/04/2024

Karen T. Snider, Eric J. Snider, Jane C. Johnson, Celia Hagan, Conrad Schoenwald | Anno 2012

Trattamento manipolativo osteopatico preventivo in anziani ricoverati in case di cura, uno studio pilota

Ambito:

Prevenzione negli anziani

Tipo di studio:

Studio pilota

Data di pubblicazione della ricerca:

01-08-2012

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Scopo dello studio

  • Obiettivo: valutare gli effetti dell’OMT attuato in maniera preventiva negli anziani ricoverati in casa di cura
  • Outcome misurati:
    • Primari: cambiamento nei dati raccolti tramite Minimum Data Set (MDS) assessment

Partecipanti

  • Numero: 21 persone (18 donne e 3 uomini, età media 87 anni)
  • Criteri di inclusione: volontari, età fra 65 e 100 anni, residenti nelle casa di cura di Kirksville, Missouri
  • Criteri di esclusione: aspettativa di vita inferiore di 6 mesi, neoplasia allo stato terminale, tubercolosi attiva, incapacità di collaborazione col medico curante, incapacità di tollerare l’OMT, malattie ossee metaboliche (es. malattia di Paget e ipoparatiroidismo) che potrebbero indurre il rischio di fratture
  • Gruppi di studio: tre gruppi ottenuti tramite randomizzazione (stratificata per casa di cura, sesso ed età)
    • Gruppo 1: OMT, 8 persone (10 donne e 12 uomini, età media 41,9 anni)
    • Gruppo 2: tocco leggero, 6 persone (11 donne e 11 uomini, età media 37,7 anni)
    • Gruppo 3: cure standard, 7 persone (13 donne e 9 uomini, età media 41,7 anni)

Interventi e valutazioni

  • Valutazione tramite MDS assessment versione 2 – processo di valutazione clinico obbligatorio per i residenti nelle case di cura al fine di monitorare le loro capacità funzionali – durante tutto lo studio (nello specifico, in media da 37 giorni prima dell’inizio del reclutamento fino a 79 giorni dopo l’ultimo intervento)
    • Fra i dati raccolti:
      • Funzionamento fisico (livello di attività quotidiane, range of motion passivo, movimento volontario e cadute)
      • Cognizione e umore (memoria, capacità decisionali, confusione, depressione, ansia, tempo trascorso in attività)
      • Salute (infezioni, dolore, stabilità delle condizioni, cambiamento dei servizi assistenziali, numero di farmaci)
  • Da questi dati, sono stati estratti i seguenti outcome:
    • Memoria, abilità cognitive per le decisioni quotidiane, infezioni, cadute, stabilità nelle condizioni di salute, cambiamento nei servizi assistenziali, uso di farmaci, dipendenza per le attività quotidiane, confusione mentale, umore, range of motion passivo, movimento volontario, dolore, tempo trascorso in attività
  • Lo studio è stato condotto nei mesi invernali quando la mortalità negli anziani per infarti cardiaci, malattie cerebrovascolari o respiratorie acute è maggiore. In questo modo, la capacità preventiva dell’OMT poteva essere meglio valutata
  • Valutazione muscoloscheletrica di colonna vertebrale cervicale, dorsale e lombare, di sacro, pelvi e costole per le persone nei gruppi OMT e tocco leggero
  • Raccolta di dati quali sesso, età, BMI, uso di fumo, attività fisica praticata, tipo di lavoro (sedentario o no)
  • 2 sessioni di OMT o tocco leggero al mese, per 5 mesi
    • L’OMT aveva una durata di 10-15 minuti
    • Il tocco leggero aveva una durata di 5-10 minuti
  • OMT: trattamento standardizzato per agire sul sistema nervoso autonomico e sul sistema linfatico, con l’opportunità di eseguire tecniche specifiche sulla base delle disfunzioni somatiche trovate nella valutazione
    • Nel trattamento sono state usate tecniche articolari, di springing, di bilanciamento delle tensioni legamentose, craniali, di rilascio posizionale facilitato, ad alta velocità bassa ampiezza, ad energia muscolare, di rilascio miofasciale, dei tessuti molli, di Still, di strain-counterstrain, e viscerali
    • il trattamento è stato adattato tenuto conto delle fragilità delle persone trattate
  • tocco leggero: trattamento definito per mimare l’OMT con molta meno pressione
  • cure standard: persona sdraiata sul lettino e semplicemente osservata (attesa)
  • OMT eseguito da 8 osteopati specializzati o in formazione residenziale

Risultati

Outcome primari: i gruppi OMT e tocco leggero hanno mostrato un minor uso di farmaci e un minor numero di ospedalizzazioni rispetto al gruppo cure standard in maniera statisticamente significativa.
Non sono emerse differenze rispetto agli altri outcome.

Discussione

Rispetto alle cure standard, sia l’OMT sia il tocco leggero hanno favorito un minor uso di farmaci. Inoltre le persone in questi due gruppi hanno mostrato meno ospedalizzazioni.

Data la similitudine nei risultati ottenuti con l’OMT e il tocco leggero, probabilmente questi gli effetti positivi sono stati dovuti più al tocco in se stesso che all’uso di particolari tecniche.

Tuttavia, il campione piccolo impedisce di trarre specifiche conclusioni su questo punto.
A tal proposito, è stato notato che diverse persone hanno riconosciuto di aver ricevuto l’OMT come intervento, e alcuni hanno dato un giudizio negativo in quanto “non era come quello che avevano ricevuto in passato” e hanno espresso la volontà di uscire dallo studio.

Inoltre, l’uso del semplice tocco leggero è risultato difficile per gli operatori, in quanto tendevano facilmente a trattare come erano abituati nella pratica clinica quotidiana. Di conseguenza, l’OMT e il tocco leggero potrebbero essere stati lo stesso tipo di intervento.

Dato che lo studio ha mostrato la fattibilità dell’uso dell’OMT negli anziani ricoverati in case di cura, gli autori auspicano per studi più grandi e robusti, tenuto conto che, se l’OMT fosse in grado di avere importanti effetti clinici di prevenzione, la spesa sanitaria si potrebbe ridurre di parecchio.

La recensione di Osteopedia

A cura di Marco Chiera

Punti di forza: descrizione accurata degli outcome e raccolta dati organizzata tramite processi clinici standardizzati; descrizione dettagliata degli interventi; discussione dei risultati e dei limiti molto particolareggiata e criticata; valutazione delle difficoltà affrontate dagli operatori, utile per definire meglio futuri protocolli per trattamenti di tocco leggero o sham (fittizi) da paragonare con l’OMT.

Limiti: guardando i dati in merito all’uso di farmaci, sembra che il tocco leggero l’abbia diminuito, l’OMT non l’abbia influenzato, e le cure standard ne abbiano favorito un aumento; campione piccolo (ma ha senso per uno studio pilota); tenuto conto delle difficoltà emerse nel praticare il tocco leggero, sarebbe stato meglio una sessione di allenamento fra gli operatori prima di iniziare lo studio.

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