Marco Chiera
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09/08/2022 - Ultimo aggiornamento 03/04/2024

Christian Cordano, Annalisa Armezzani, Jacopo Veroni, Matteo Pardini, Davide Sassos, Maria Teresa Infante, Andrea Tacchino, Caterina Lapucci, Maria Cellerino, Valentina Calabrò, Luigi Ciullo, Bardia Nourbakhsh | Anno 2018

Terapia manipolativa osteopatica e sclerosi multipla, uno studio Proof-of-Concept

Patologia:

Sclerosi Multipla

Tipo di studio:

Studio di fattibilità

Data di pubblicazione della ricerca:

01-08-2018

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Scopo dello studio

  • Obiettivo: valutare gli effetti dell’OMTh sui sintomi cronici in caso di sclerosi multipla
  • Outcome misurati:
    • Primari: cambiamenti dei sintomi legati all’invalidità tramite Extended Disability Status Scale (EDSS), all’affaticamento tramite Modified Fatigue Impact Scale (MFIS), alla depressione tramite Beck Depression Inventory-II (BDI-II), all’ansia tramite Beck Anxiety Inventory (BAI) e alla qualità della vita tramite Short Form Health Survey 12 (SF-12)

Partecipanti

  • Numero: 22 persone (10 donne e 12 uomini)
  • Criteri di inclusione: età 20-55 anni, diagnosi di sclerosi multipla seconda i criteri diagnostici modificati di McDonald, avere un punteggio fra 0 e 6 nellEDSS, essere stati liberi di recidive per le 4 settimane passate, un punteggio nel Symbol Digit Modalities Test più alto del quinto percentile dei dati normativi italiani (ossia >37,9)
  • Criteri di esclusione: diagnosi di disordini fisici potenzialmente mortali o estremamente disabilitanti diversi dalla sclerosi multipla; uso di farmaci psicotropi per gestire disturbi psichiatrici; modifiche nelle terapie farmacologiche per la sclerosi multipla nei 3 mesi precedenti; altri disturbi del sistema nervoso; gravidanza
  • Gruppi di studio: due gruppi ottenuti tramite scelta volontaria dei partecipanti
    • Gruppo 1: OMTh, 12 persone (5 donne e 7 uomini, età media 42,3 anni)
      • 9 persone con sclerosi multipla recidivante-remittente, 1 con sindrome clinicamente isolata e 1 con sclerosi multipla secondaria progressiva
    • Gruppo 2: educazione sulla sclerosi multipla, 10 persone (5 donne e 5 uomini, età media 39,4 anni)
      • 2 persone con sclerosi multipla recidivante-remittente, 1 con sindrome clinicamente isolata e 1 con sclerosi multipla secondaria progressiva

Interventi e valutazioni

  • Valutazione della disabilità tramite l’EDSS, della fatica tramite la MFIS, della depressione tramite il BDI-II, dell’ansia tramite il BAI e della qualità della vita tramite l’SF-12 all’inizio dello studio, 1 settimana dopo l’ultima sessione e 6 mesi dopo l’ultima sessione
  • 5 sessioni di OMTh o 5 sessioni di educazione sulla sclerosi multipla, 1 volta a settimana e tutte di 45 minuti
  • OMTh: valutazione strutturale osteopatica (cranio, colonna vertebrale, pelvi, arti superiori ed inferiori, gabbia toracica e visceri) per evidenziare la presenza di disfunzioni somatiche su cui definire il trattamento. Le tecniche usate includevano rilascio miofasciale, bilanciamento delle tensioni legamentose e delle tensioni membranose e craniosacrale
  • Educazione sulla sclerosi multipla: presentazioni powerpoint sull’epidemiologia della sclerosi multipla, sui sintomi, sulla diagnosi, sul trattamento e sulla riabilitazione
  • OMTh eseguito da due osteopati
  • Educazione condotta da residenti in neurologia
  • Tutti i pazienti hanno continuato a seguire le cure standard

Risultati

Outcome primari: 1 settimana dopo l’ultima sessione, l’OMTh ha favorito una riduzione statisticamente significativa della fatica e dei sintomi depressivi, ma non dell’ansia, nonostante sembri aver mostrato una diminuzione. Anche la qualità della vita è aumentata 1 settimana dopo l’ultima sessione, ma il cambiamento non è risultato statisticamente significativo.
Infine, 6 mesi dopo l’ultima sessione, i due gruppi non hanno mostrato differenze.

Discussione

L’OMTh ha mostrato di poter influenzare positivamente il senso di fatica e i sintomi depressivi in persone con sclerosi multipla. Inoltre, ha mostrato la potenzialità di migliorare la qualità della vita, nonostante il risultato non sia stato significativo da un punto di vista statistico.

Data la difficoltà nel gestire la fatica in caso di sclerosi multipla, trattamenti in grado di influenzarla positivamente possono dare un importante contributo, anche se i risultati dello studio riportano effetti solo a breve termine.

Servono infatti ulteriori studi, più grandi e strutturati, per capire, ad esempio, quale può essere la cadenza migliore per effettuare l’OMTh così da ottenere i migliori risultati, nel breve e nel lungo termine.

La recensione di Osteopedia

A cura di Marco Chiera

Punti di forza: risultati interessanti su una condizione molto delicata e difficile da gestire; uso di un approccio black-box per valutare l’efficacia del trattamento osteopatico per come viene praticato effettivamente nella clinica; uso di scale validate

Limiti: i pazienti hanno autonomamente scelto che terapia ricevere, cosa che può aver indotto un bias sugli effetti dell’OMTh; il gruppo di controllo ha ricevuto un intervento molto diverso rispetto all’OMTh; pur essendo uno studio di fattibilità, non sono state fatte analisi sui possibili effetti avversi dell’OMTh

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