Marco Chiera
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08/08/2022 - Ultimo aggiornamento 10/04/2024

Caitlin Jackson, Brian Loveless | Anno 2020

Uso della medicina manipolativa osteopatica nella gestione della mastite ricorrente

Patologia:

Mastite ricorrente

Tipo di studio:

Case report

Data di pubblicazione della ricerca:

01-12-2020

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Scopo dello studio

  • Obiettivo: riportare l’utilità dell’OMT nel risolvere una condizione di mastite ricorrente
  • Outcome misurati: intensità del dolore secondo Visual Analog Scale (VAS) da 0 a 10 e report dei sintomi

Partecipanti

  • Numero: 1
  • Descrizione: donna di 34 anni con 6 gravidanze e 3 figli. Ha avuto 5 episodi di mastite al seno sinistro nei 6 mesi precedenti, tutti trattati con cicli multipli di antibiotici.
    Ha ricevuto la prima diagnosi di mastite 21 giorni dopo l’ultimo parto (non aveva avuto problemi con i parti precedenti): dopodiché ha alternato cure a base di amoxicillina, cefalexina, trimetoprim/sulfametoxazolo – che ha indotto un rash cutaneo – dicloxacillina, ceftriaxone, amoxicillina/potassio clavulanato dove i sintomi di rossore, indolenzimento, febbre, brividi e dolore muscolare, tendevano a risolversi durante le cure, per poi ripresentarsi pochi giorni dopo la fine delle cure stesse.La cultura microbica del suo latte ha evidenziato la presenza di Streptococcus gruppo A. Per paura di poter contagiare il bambino di 7 mesi, la paziente era disposta a svezzarlo, tant’è che nelle ultime settimane tirava il latte dal seno invece di allattare direttamente.Alla prima visita osteopatica, aveva completato metà dell’ultimo ciclo di antibiotici, non aveva molto rossore né dolore, non aveva dolore muscolare e tirava il latte (30 grammi a volta).

    La valutazione osteopatica è stata diretta ad evidenziare le aree di restrizione fasciale, di dolore e con bassa mobilità. In particolare, è emersa dolorabilità al seno sinistro, restrizione fasciale verso il quadrante mediale inferiore, restrizione nello stretto toracico superiore di sinistra, nel pettorale sinistro, nell’ascella sinistra e nella mobilità del diaframma toracico sinistro durante l’inspirazione

Interventi e valutazioni

  • 2 sessioni di OMT applicato alle regioni toraciche e addominali, usando tecniche di rilascio miofasciale dirette al seno, alla fascia pettorale, alla scapula e al diaframma toracico, tecniche di bilanciamento delle tensioni legamentose allo stretto toracico superiore e tecniche di pompa linfatica toracica
  • Alla paziente è stato insegnato come eseguire un auto-massaggio basato su tecniche di rilascio miofasciale

Risultati

Alla seconda visita osteopatica (1 settimana dopo la prima), la paziente aveva indolenzimento al seno sinistro dalla notte passata, con un poco di rossore e dolore.
Dopo la seconda visita, la paziente ha deciso con l’osteopata che avrebbe aspettato e visto l’evolversi dei sintomi e avrebbe contattato il suo medico di base in caso di peggioramento dei sintomi, febbre o altri sintomi specifici che indicassero il bisogno di antibiotici.
Dopo 6 mesi dalla seconda visita, la paziente ha chiamato per riportare l’assenza di nuove infezioni: ha riportato di avere abbastanza latte per il bambino e, infatti, aveva ripreso l’allattamento al seno.

Al momento della scrittura dell’articolo, 1 anno dopo la seconda visita osteopatica, la paziente non ha più avuto episodi di mastite e, quando il bambino lo richiedeva, lo allattava ancora senza problemi.

Discussione

A fronte dei risultati descritti, servono trial controllati randomizzati per valutare se l’OMT sia effettivamente utile nel gestire episodi di mastite ricorrente in donne che allattano al seno.

Simili studi sono particolarmente importanti in quanto, benché organizzazioni come l’OMS indichino la necessità di aspettare ad usare antibiotici in caso di mastite, e di agire invece tramite tiraggio del latte, cambiamenti alimentari, applicazioni di caldo o ghiaccio e uso di analgesici orali, spesso questi interventi hanno effetti minimi e si ricorre agli antibiotici.

La recensione di Osteopedia

A cura di Marco Chiera

Punti di forza: si tratta dell’unico (e forse del primo) studio disponibile su Pubmed che mostra l’utilità dell’OMT nel trattamento della mastite ricorrente; dati l’incremento nell’incidenza della mastite e l’emergenza dell’antibiotico-resistenza, avere terapie non-antibiotiche che mostrano una simile efficacia è fondamentale per il sistema sanitario; lo studio ha riportato l’importanza di educare i pazienti a semplici tecniche per auto-gestirsi e, quindi, aumentare il senso di controllo che hanno sulla condizione in cui si trovano.

Limiti: servono studi controllati per meglio capire l’efficacia dell’OMT in caso di mastite, i meccanismi sottostanti alla sua azione ed eventuali effetti avversi. Questi studi dovrebbero fare il punto, in particolare, sull’efficacia dell’OMT in alternativa o come supporto agli antibiotici.

Non si può escludere che il problema della mastite fosse già in risoluzione prima di ricevere l’OMT.

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