Marco Chiera
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08/08/2022 - Ultimo aggiornamento 10/04/2024

Helge Franke, Klaus Hoesele | Anno 2013

Trattamento manipolativo osteopatico (OMT) per i sintomi delle basse vie urinarie (LUTS) nelle donne

Patologia:

Incontinenza

Tipo di studio:

Revisione sistematica con meta-analisi

Data di pubblicazione della ricerca:

17-01-2013

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Scopo dello studio

  • Obiettivo: valutare l’efficacia dell’OMT nelle donne con problemi alle vie urinarie inferiori
  • Outcome misurati:
    • Primari: qualsiasi outcome riguardante i sintomi alle vie urinarie inferiori

Metodi

  • Articoli analizzati: 5
  • Stringa di ricerca: combinazione dei seguenti termini: “low urinary tract symptoms”, “urinary incontinence”, “urinary retention”, “voiding dysfunction”, “osteopathy”, e “osteopathic medicine”
  • Criteri di inclusione: studi su donne di almeno 18 anni, con diagnosi di disturbi alle vie urinarie; studi randomizzati controllati (RCT) e clinici controllati (CCT); studi dove l’effect size (la rilevanza del risultato effettivo) era riconducibile all’OMT; altri interventi attuati nel gruppo OMT dovevano essere presenti anche nel gruppo di controllo
  • Criteri di esclusione: disturbi neurologici, tumori, infezioni alle vie urinarie, terapia antibiotica, gravidanza, interventi presenti nel gruppo OMT ma non nel gruppo di controllo

Caratteristiche degli studi

  • 3 studi con diagnosi di incontinenza urinaria da stress o vescica iperattiva
  • 2 studi con diagnosi da disfunzioni nello svuotamento della vescica
  • Gli studi variavano da basso ad alto rischio di bias (secondo il metodo di valutazione del rischio bias – RoB – della Cochrane)
  • Eterogeneità sostanziale

Partecipanti

  • Numero nello studio più piccolo: 25 donne, che hanno rappresentato sia il gruppo OMT sia il gruppo di controllo
  • Numero nello studio più grande: 60 donne, di cui 30 donne nel gruppo OMT e 30 donne nel gruppo di controllo
  • Totale: 233 donne

Interventi e valutazioni

  • Nei gruppi OMT:
    • Trattamento individualizzato sulla base delle condizioni cliniche delle pazienti e delle disfunzioni somatiche rilevate
  • Nei gruppi di controllo:
    • 2 studi con allenamento del pavimento pelvico
    • 3 studi senza trattamento
  • OMT praticato da osteopati

Risultati

  • Outcome primari: l’OMT ha riportato risultati positivi sui sintomi alle vie urinarie inferiori in 4 studi su 5. In 1 studio l’OMT ha mostrato risultati comparabili all’allenamento del pavimento pelvico.
    Considerando tutti gli studi, la meta-analisi ha definito un effect size statisticamente significativo a favore dell’OMT rispetto agli interventi di controllo (nessun intervento o allenamento del pavimento pelvico). Facendo un’analisi per sottogruppi, la meta-analisi ha fatto emergere l’OMT come migliore rispetto alla semplice attesa (ossia rispetto a non seguire alcun trattamento) e come equivalente rispetto all’allenamento del pavimento pelvico.
  • Analisi ulteriori: le disfunzioni somatiche rilevate sono state soprattutto a livello della vescica urinaria e dei legamenti connessi, dell’utero, del pavimento pelvico, del foro otturatorio (foramen obturatum), della sinfisi pubica, del neurocranio e di diverse parti della colonna vertebrale (in particolare, zona dorsale e sacro).

Discussione

L’OMT sembra in grado di aiutare le donne a gestire e ridurre i sintomi alle vie urinarie al pari dell’allenamento del pavimento pelvico, considerato da revisioni Cochrane come uno degli interventi di prima linea per le donne con problemi di incontinenza urinaria.

Gli studi sono risultati molto eterogenei fra loro, molto probabilmente a causa della mancanza di standard metodologici per organizzare studi sull’OMT. Difatti, sono stati usati diversi strumenti di misurazione, così come gli interventi sono stati applicati secondo diverse frequenze e durate.

Dato l’impatto rilevante che i sintomi alle vie urinarie hanno sulla qualità della vita e dato il bisogno di avere trattamenti conservativi e ben tollerati, i risultati di questa meta-analisi mostrano come l’OMT meriti ulteriori approfondimenti.

La recensione di Osteopedia

A cura di Marco Chiera

Punti di forza: meta-analisi con valutazione dell’effect size, utile come base per definire la numerosità campionaria (quante persone reclutare) di futuri studi; descrizione delle principali disfunzioni somatiche trovate; analisi di studi dove l’OMT era praticata sulla base delle esigenze dei pazienti, come nella pratica clinica quotidiana.

Limiti: mancanza di una descrizione dettagliata di quali outcome sono stati valutati, di come sono stati valutati e degli interventi effettuati (durata, frequenza, operatori) nei diversi studi analizzati; benché lo scopo fosse effettuare una meta-analisi, l’aver escluso studi diversi da RCT e CCT può aver limitato l’analisi dell’efficacia dell’OMT sui sintomi urinari femminili.

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