Marco Chiera
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08/08/2022 - Ultimo aggiornamento 10/04/2024

Nuria Ruffini, Giandomenico D'Alessandro, Lucia Cardinali, Franco Frondaroli, Francesco Cerritelli | Anno 2016

Trattamento manipolativo osteopatico in ginecologia e ostetricia: una revisione sistematica

Ambito:

Condizioni ginecologiche e ostetriche

Tipo di studio:

Revisione sistematica (revisione narrativa a causa dell’eterogeneità degli studi)

Data di pubblicazione della ricerca:

26-06-2016

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Scopo dello studio

  • Obiettivo: valutare l’efficacia dell’OMT nelle donne con problemi ginecologici e/o ostetrici
  • Outcome misurati:
    • Primari: qualsiasi outcome riguardante i problemi ginecologici e ostetrici
    • Secondari: effetti avversi

Metodi

  • Articoli analizzati: 24
  • Stringa di ricerca: combinazione dei seguenti termini, liberi o come MeSH: dysmenorr*, female infertility, menopaus*, menstr*, childbirth, pelvic pain, pelvic floor, pregnan*, maternal-fetal, gravid*, labor, birth, stillbirth, climacteric, fertility, #menopaus*, #sterility*, #fert*, child-birth, cranial sacral treat*, craniosacral, osteopath*, man* medic*, spinal manipul*, osteopath* manipul*, osteopath* treat*, gynecol*, obstet*.
  • Criteri di inclusione:
    • studi su donne dopo il menarca in ogni condizione ginecologica o ostetrica, fra cui gravidanza, parto, infertilità, dismenorrea, dolore pelvico e menopausa; studi randomizzati controllati (RCT), RCT multicentrici, quasi-RCT, controllati before-after, a serie temporali interrotte, casi-controllo, case report, serie di casi e osservazionali; studi non pubblicati;
    • studi che hanno valutato l’OMT, indipendentemente dalla sua applicazione e dalla combinazione con altri trattamenti; qualunque tipo di controllo, fra cui trattamento sham (fittizio), eseguito manualmente o tramite particolari strumenti, altri trattamenti, nessuno; qualunque lingua.
  • Criteri di esclusione: revisioni; contributi personali; studi che hanno valutato terapie manuali diverse dall’OMT.

Caratteristiche degli studi

  • RCT, retrospettivi, controllati before-after, case report, casi-controllo, serie di casi e a metodi misti (ricerche sia quantitative sia qualitative), di cui 14 pubblicati su riviste peer-reviewed e 10 come tesi di specializzazione
  • 8 studi sulla gravidanza
  • 4 studi sul parto
  • 4 studi sull’infertilità
  • 4 studi sulla menopausa
  • 3 studi sulla dismenorrea
  • 1 studio sul dolore pelvico
  • 12 studi con gruppo di controllo e 12 senza
    gli studi variavano da basso ad alto rischio di bias (secondo il metodo di valutazione del rischio bias – RoB – della Cochrane e il sistema GRADE)
  • eterogeneità elevata (per questo motivo, da revisione sistematica lo studio è diventato una revisione narrativa).

Partecipanti

  • Studi sulla gravidanza: 914 donne
  • studi sul parto: 579 donne
  • studi sull’infertilità: 48 donne
  • studi sulla menopausa: 69 donne
  • studi sulla dismenorrea: 80 donne
  • studio sul dolore pelvico: 86 donne
  • numero nello studio più piccolo (escludendo la descrizione di singoli casi): 6 donne
  • numero nello studio più grande: 511 donne
  • totale: 1840 donne
  • età media: da 18 a 60 anni

Interventi e valutazioni

Nei gruppi OMT:

  • uso di tecniche dirette ed indirette: alta velocità bassa ampiezza, viscerali, tessuti molli, fasciali, bilanciamento delle tensioni legamentose, craniosacrali, ad energia muscolare, strutturali, rilascio miofasciale, articolari, drenaggio fluidico e linfatico, emozionali, manipolazione pelvica globale;
  • sessioni da 20 a 90 minuti;
  • 7 studi con un protocollo di OMT preciso;
  • 9 studi con OMT basato sulle esigenze del paziente;
  • 2 studi con un approccio a metà strada fra i precedenti

Nei gruppi di controllo:

  • trattamento sham; placebo come farmaco o come terapia manuale; cure standard; nessun trattamento; ultrasuoni
    sessioni da 20 a 45 minuti;
  • OMT praticato da osteopati esperti (più di 10 anni di esperienza), studenti in osteopatia supervisionati da tutori, studenti in osteopatia non supervisionati, mariti (in questo caso si trattava di semplici tecniche);
  • interventi di controllo praticati da osteopati, fisioterapisti o staff ospedaliero

Risultati

  • Outcome primario:
    • gravidanza: l’OMT ha riportato miglioramenti nella disabilità, nel dolore e nel funzionamento, oltre a mostrare una riduzione del rischio di fluido amniotico tinto dal meconio del neonato, nel rischio di parti pretermine e dell’uso del forcipe
    • parto: l’OMT ha favorito una riduzione del dolore e dell’uso di analgesici durante il parto, un minor tasso di parti cesarei, lacerazioni perineali ed episiotomia
    • infertilità: sembra che l’OMT abbia aumentato la probabilità di concepimento nelle donne diagnosticate con infertilità secondaria o idiopatica (60% delle donne trattate con OMT sono rimaste incinte, ma non sono state riportate informazioni sulle gravidanze)
    • menopausa: l’OMT sembra aver diminuito la frequenza e l’intensità delle vampate di calore, aver migliorato l’umore e aver ridotto problemi urologici legati alla menopausa
    • dismenorrea: l’OMT ha favorito una riduzione del dolore, con una potenziale diminuzione dell’uso di analgesici e della concentrazione di serotonina (in grado di favorire infiammazione)
    • dolore pelvico: due trattamenti di OMT hanno migliorato il dolore misurato tramite VAS.
  • Outcome secondari:
    • molti studi non hanno riportato né il numero né la descrizione degli effetti avversi. Quegli studi che valutano questo outcome hanno mostrato che l’OMT è generalmente ben tollerato e sicuro.

Discussione

L’OMT sembra in grado di migliorare lo stato clinico delle pazienti e anche outcome legati al parto e, quindi, potenzialmente alla salute dei figli (ad esempio, la riduzione di parti pretermine, ossia del rischio di prematurità, significa neonati più sani, meno a rischio di complicanze e di problemi nel neurosviluppo).
Purtroppo, l’elevata eterogeneità fra gli studi e i piccoli campioni di buona parte degli studi impediscono di trarre forti conclusioni, ad eccezione della lombalgia legata alla gravidanza, sui cui l’OMT mostra importanti risultati positivi.

In particolare, l’organizzazione molto diversa degli studi (fra cui l’uso di outcome diversi), la mancanza di dati sugli effetti avversi, la mancanza di analisi costi-benefici, la mancanza di studi su condizioni ginecologiche e ostetriche di rilievo (es. endometriosi, sindrome dell’ovaio policistico) rendono difficile capire l’effettivo ruolo dell’OMT in questo campo.
Di conseguenza, servono al più presto nuovi e rigorosi studi in merito.

La recensione di Osteopedia

A cura di Marco Chiera

Punti di forza: ampia revisione sull’efficacia dell’OMT in ambito ginecologico ed ostetrico; nonostante l’eterogeneità, l’OMT si dimostra come un intervento potenzialmente utile da integrare nella cura delle pazienti con le condizioni analizzate.

Limiti: mancanza di analisi sugli effetti avversi per mancanza di dati in merito; studi con piccoli campioni o metodologicamente deboli; mancanza di dati sull’allocazione delle pazienti (quante nei gruppi OMT e quante nei gruppi di controllo, quando presenti) e di dati epidemiologici (es. età).

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