Marco Chiera
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08/08/2022 - Ultimo aggiornamento 03/04/2024

Agustín Luceño-Mardones, Irene Luceño-Rodríguez, Elena Sonsoles Rodríguez-López, Jesús Oliva-Pascual-Vaca, Ignacio Rosety, Ángel Oliva-Pascual-Vaca | Anno 2021

Effetti della manipolazione osteopatica delle vertebre T9-T10 nella cura della tonsillite, un trial randomizzato controllato

Patologia:

Tonsillite

Tipo di studio:

Trial controllato randomizzato

Data di pubblicazione della ricerca:

01-04-2021

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Scopo dello studio

  • Obiettivo: valutare se la manipolazione delle vertebre T9-T10 migliora la progressione della tonsillite
  • Outcome misurati:
    • Primario: durata della tonsillite (in giorni)
    • Secondari: episodi di tonsillite e effetti avversi

Partecipanti

  • Numero: 120 persone (70 donne e 50 uomini)
  • Criteri di inclusione: età 3-65 anni, con diagnosi di tonsillite acuta o ricorrente da meno di 48 ore, oppure con tonsillite cronica nella fase sintomatica.
  • Criteri di esclusione: vaccinati o trattati con farmaci immunomodulatori durante i tre anni precedenti rispetto al reclutamento; presenza di faringite o adenoidite senza tonsille palatine (ossia che hanno subito una tonsillectomia); trattamento con antibiotici subito prima dell’insorgenza della tonsillite; persone che non hanno lasciato recapiti per essere ricontattate; persone che presentavano controindicazioni al trattamento spinale (osteoporosi, tumori attivi, chirurgia spinale, fratture spinali, malattie reumatiche acute, tubercolosi in atto, gravidanza, infezioni in atto nelle vertebre o nei dischi intervertebrali, stenosi nel canale spinale, malattie emorragiche, o recenti trombosi nelle vene profonde).
  • Gruppi di studio: due gruppi ottenuti tramite randomizzazione
    • Gruppo 1: OMT, 80 persone (47 donne e 33 uomini, età media 23 anni)
      • 14 persone sono state escluse dall’analisi del numero di episodi di tonsillite nell’anno seguente
    • Gruppo 2: trattamento sham (fittizio), 40 persone (23 donne e 17 uomini, età media 25 anni)
      • 5 persone sono state escluse dall’analisi del numero di episodi di tonsillite nell’anno seguente

 

Interventi e valutazioni

  • Questionario iniziale per raccogliere informazioni su: età, sesso, stagione dell’anno, grado di ipertrofia delle tonsille, uso di FANS, paracetamolo o antibiotici, episodi di tonsillite nei due anni precedenti allo studio, eventuali tonsillectomie pianificate per risolvere la tonsillite, presenza di febbre, odinofagia, tosse, tonsillite poltacea, muco nei giorni precedenti, dolore alle orecchie, infezione, voce nasale abituale, voce nasale durante l’episodio di tonsillite, russamento abituale, russamento durante l’episodio di tonsillite, adeniti più grandi di 2cm.
  • La durata della tonsillite in giorni e il numero di episodi di tonsillite avuti durante l’anno seguente sono stati raccolti tramite intervista telefonica. La durata è stata raccolta 7 giorni dopo il trattamento, mentre il numero di episodi di tonsillite tramite chiamate mensili.
  • 1 sessione di terapia applicata subito dopo il reclutamento ed entro le 48 ore dall’inizio dell’episodio di tonsillite.
  • Tutti i pazienti hanno continuato i trattamenti farmacologici in corso (es. FANS e/o antibiotici).
  • OMT: tecniche a bassa ampiezza e alta velocità (HVLA o thrust) applicate alle vertebre T9-T10 con il paziente in posizione seduta e le braccia incrociate e con le ginocchia dell’osteopata a contatto con le suddette vertebre.
  • Trattamento sham: attenta flessione passiva di 150° delle spalle, con un gentile contatto delle ginocchia dell’osteopata sulle vertebre toraciche, senza spinte o altri stimoli.

Risultati

  • Outcome primario: negli adulti l’OMT ha favorito maggiormente rispetto al trattamento sham la risoluzione della tonsillite in meno di 48 ore, così come una riduzione nella durata media della tonsillite. Nei bambini sono stati ottenuti risultati simili, ma senza particolari differenze fra OMT e sham.
  • Outcome secondari: sia nei bambini sia negli adulti, l’OMT ha favorito una riduzione nel numero di episodi di tonsillite nell’anno seguente al trattamento: meno di 1 episodio all’anno per il gruppo che ha ricevuto l’OMT contro 2 episodi l’anno per il gruppo che ha ricevuto lo sham. Né l’OMT né il trattamento sham hanno causato effetti avversi.

Discussione

Considerando che gli episodi di tonsillite sono aumentati nel tempo – mediamente, tutte le persone reclutate avevano avuto più episodi di tonsillite l’anno precedente allo studio rispetto a due anni prima – il risultato ottenuto con l’OMT risulta particolarmente promettente, tenuto conto anche della sua brevità, ossia una sola seduta.

Negli adulti l’OMT ha aiutato a risolvere la tonsillite in breve tempo – meno di 48 ore, se non addirittura meno di 24 ore – mentre nel gruppo sham più di metà delle persone ha impiegato più di 48 ore a guarire, con 1 persona su 4 che non ha nemmeno notato miglioramenti nelle prime 24 ore dopo lo sham. Inoltre, 2 persone su 3 trattate con l’OMT non hanno più avuto episodi di tonsillite durante l’anno seguente al trattamento, mentre ben 4 persone su 5 nel gruppo sham hanno continuato a soffrire di tonsillite.

L’OMT ha anche ridotto il ricorso alle tonsillectomie: ben 5 tonsillectomie sono state evitate (rispetto a solo una nel gruppo sham), fatto che potrebbe indicare l’OMT come possibile pratica non invasiva a cui ricorrere prima di una tonsillectomia (che, tra l’altro, è uno degli interventi consigliati più spesso per routine più che per un’effettiva esigenza).

A tal proposito, manipolazioni alle vertebre toraciche possono essere più sicure delle classiche manipolazioni alle vertebre cervicali usate in caso di tonsillite, soprattutto nei bambini. Dato che le vertebre T9-T10 innervano le ghiandole surrenali, le quali rilasciano nel sangue il cortisolo, uno dei principali ormoni antinfiammatori del nostro corpo, gli autori hanno ipotizzato che l’OMT potrebbe agire tramite questa via.

Detto in altri termini: tecniche HVLA sulle vertebre T9-T10 potrebbero stimolare le ghiandole surrenali a rilasciare cortisolo che, una volta nel sangue, potrebbe arrivare fino alle tonsille per ridurre l’infiammazione.

Piccola nota: sia la veloce risoluzione degli episodi correnti di tonsillite sia la riduzione nel numero di episodi nel gruppo sham potrebbero essere stati dovuti all’effetto placebo, effetto che potrebbe aver agito anche nel gruppo OMT. Servono quindi analisi più approfondite in tal senso.

La recensione di Osteopedia

A cura di Marco Chiera

  • Punti di forza: la valutazione di una specifica tecnica può favorire una miglior comprensione della sua utilità; valutazione di diversi parametri legati alla tonsillite (durata, numero di episodi, numero di tonsillectomie).
  • Limiti: non è specificato il numero di soggetti bambini o adulti, ma solo l’età media; dato che il numero di episodi di tonsillite sono stati misurati tramite interviste telefonica, le persone potrebbero aver sotto – o sovrastimato – il numero effettivo, in quanto la memoria facilmente può sbagliare.
    Non è stato registrato se, nell’anno seguente al trattamento, le persone hanno fatto particolari interventi, applicato cambiamenti allo stile di vita o altro che potrebbe aver influenzato la ricorrenza o meno della tonsillite.

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