Redazione
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04/11/2025 - Ultimo aggiornamento 04/11/2025
Michał Grzegorczyk, Magdalena Brodowicz-Król, Grażyna Brzuszkiewicz-Kuźmicka | Anno 2025
Comparazione fra le Tecniche Kaltenborn-Evjenth, McKenzie e HVLA nel Trattamento del Dolore Spinale Lombare: Una Revisione della Letteratura
Patologia:
Lombalgia (mal di schiena)
Tipo di studio:
Revisione
Data di pubblicazione della ricerca:
24-09-2025
Scopo dello studio
- Obiettivo: comparare l’efficacia, la sicurezza e l’applicazione clinica di tre approcci – la mobilizzazione Kaltenborn-Evjenth, il metodo McKenzie e la manipolazione ad alta velocità bassa ampiezza – nel trattamento della lombalgia.
- Outcome misurati:
- Primari: valutazione del dolore, della funzionalità e del range of motion (ROM).
Metodi
- Articoli analizzati: 32
- Stringa di ricerca:
- “KaltenbornEvjenth”[All Fields] AND (“therapeutics”[MeSH Terms] OR “therapeutics”[All Fields] OR “therapies”[All Fields] OR “therapy”[MeSH Subheading] OR “therapy”[All Fields] OR “therapy s”[All Fields] OR “therapys”[All Fields]), (2) (“mckenzie”[All Fields] OR “mckenzie s”[All Fields]) AND (“method s”[All Fields] OR “methods”[MeSH Terms] OR “methods”[All Fields] OR “method”[All Fields] OR “methods”[MeSH Subheading]) AND “low”[All Fields] AND (“back”[MeSH Terms] OR “back”[All Fields]) or (3) “HVLA”[All Fields] AND (“method s”[All Fields] OR “methods”[MeSH Terms] OR “methods”[All Fields] OR “method”[All Fields] OR “methods”[MeSH Subheading]) AND (“low”[All Fields] AND (“back”[MeSH Terms] OR “back”[All Fields])).
- Criteri di inclusione:
- studi che hanno coinvolto adulti con dolore alla colonna lombare acuto, subacuto o cronico;
- studi che hanno valutato l’efficacia di una delle tre metodiche (Kaltenborn-Evjenth, McKenzie, thrust);
- RCT, meta-analisi e revisioni sistematiche;
- studi che hanno valutato il dolore tramite Visual Analog Scale (VAS) o Numeric Pain Rating Scale (NPRS), la funzionalità tramite Oswestry Disability Index (ODI) o Roland-Morris Disability Questionnaire (RMDQ) e il ROM;
- studi in lingua polacca e inglese.
- Criteri di esclusione:
- report su bambini e adolescenti;
- case report e studi senza gruppo di controllo.
Interventi e valutazioni
- Valutazione del dolore tramite VAS o NPRS, della funzionalità tramite ODI o RMDQ e del ROM.
- Trattamenti:
- Mobilizzazione Kaltenborn-Evjenth;
- Metodo McKenzie (MDT);
- Manipolazioni ad alta velocità bassa ampiezza.
- Controllo:
- interventi vari (esercizi, approcci posturali, fisioterapia classica, farmacologia, counseling, etc.).
Risultati
- Outcome primari:
- nessun approccio è risultato superiore in maniera univoca agli altri. I risultati ottimali sono stati ottenuti attraverso piani di trattamento individualizzati che hanno integrato più tecniche in base alla presentazione clinica, alla cronicità del dolore e alle limitazioni funzionali;
- Kaltenborn-Evjenth: ha dimostrato notevole efficacia nel migliorare il ROM e ridurre il dolore cronico (acuto, subacuto e cronico), specialmente in pazienti con ipomobilità segmentaria e in comparazione con consigli ed esercizi posturali. È risultato in grado di migliorare la flessibilità e ridurre la disabilità misurata tramite ODI. Inoltre, ha mostrato di ridurre il tempo perso dal lavoro a causa della lombalgia, con effetti che si sono mantenuti a 3 mesi di distanza. È risultato migliore rispetto ad altri approcci (es. Maitland) e tende a dare risultati più costanti. È considerato sicuro e ben tollerato, specialmente rispetto alle manipolazioni ad alta velocità bassa ampiezza. Tuttavia, mancano importanti meta-analisi su questo metodo, data la difficoltà esistente nello standardizzare la sua applicazione;
- McKenzie: ha mostrato risultati positivi nella lombalgia sia acuta sia cronica, soprattutto nei casi che hanno riguardato la centralizzazione dei sintomi e un alto coinvolgimento del paziente (atteggiamento pro-attivo, auto-terapia e presa di responsabilità della propria salute). È un approccio che è risultato più efficace rispetto alle classiche terapie manuali o agli esercizi standard. È risultato efficace anche per il dolore con componente radicolare (sciatica). Una meta-analisi ha mostrato che, rispetto ad esercizi di stabilizzazione e terapie manuali, questo approccio è risultato altrettanto efficace, ma più semplice ed economico da eseguire. Inoltre, è stato in grado di ridurre la disabilità e il tasso di recidive della lombalgia, e diverse meta-analisi hanno mostrato effetti a lungo termine (6 mesi) superando i classici esercizi, gli approcci fisioterapici passivi o la semplice educazione terapeutica;
- tecniche ad alta velocità bassa ampiezza: hanno offerto un rapido sollievo dai sintomi nelle fasi acute della lombalgia, ma richiedono un’attenta selezione dei pazienti a causa dell’alta forza meccanica applicata. Hanno dimostrato un effetto analgesico più rapido, in particolare durante le prime 6 settimane di terapia. Hanno mostrato di poter migliorare la funzionalità e diversi studi stanno dimostrando l’utilità di queste tecniche anche nella lombalgia cronica. Studi multicentrici e revisioni sistematiche hanno mostrato un’efficacia di queste tecniche pari o superiore rispetto alla fisioterapia classica, o anche ad approcci farmacologici. Tuttavia, sul lungo periodo (1 anno), la superiorità di queste tecniche tende a venire meno.
- Effetti avversi:
- le manipolazioni lombari ad alta velocità bassa ampiezza sono state associate a un rischio basso di complicazioni. L’incidenza di eventi avversi gravi è stata estremamente bassa (circa 1 su 1.000.000). I sintomi più comuni sono stati transitori (dolore temporaneo, rigidità, vertigini) e si sono risolti entro 24–48 ore;
- il metodo Kaltenborn-Evjenth è risultato tra gli interventi manuali più sicuri.
Discussione
La gestione della lombalgia richiede un approccio individualizzato. La revisione ha mostrato che l’efficacia di ciascun metodo dipende dalle caratteristiche del paziente e dalla fase del processo patologico. Il metodo Kaltenborn-Evjenth è l’approccio più equilibrato per sicurezza e utilità nelle condizioni croniche con mobilità limitata. Il metodo McKenzie eccelle nei pazienti con dolore meccanico e fenomeno di centralizzazione, promuovendo l’autonomia come indicato dalle linee guida più recenti. Le tecniche ad alta velocità bassa ampiezza sono il metodo più rapido per il miglioramento della funzione e la riduzione del dolore in episodi acuti con restrizione del movimento, ma la loro sicurezza richiede una valutazione attenta e un professionista formato.
La conclusione suggerisce che le strategie multimodali che combinano terapia manuale, esercizio ed educazione del paziente sono le più efficaci per la gestione della lombalgia e la prevenzione delle recidive.
La recensione di Osteopedia
A cura di Marco Chiera
Punti di forza: viene sottolineata l’importanza di un trattamento personalizzato che coinvolga diverse tecniche a seconda del bisogno; tabella riassuntiva delle caratteristiche e delle evidenze principali dei tre approcci; descrizione approfondita dei risultati (benché sarebbe stata utile una suddivisione in paragrafi); valutazione degli effetti avversi.
Limiti: manca un’analisi dei limiti della revisione; benché non sia una revisione sistematica, le caratteristiche principali degli studi inclusi potevano essere descritte così da dare un miglior quadro delle evidenze disponibili; non essendo una revisione sistematica, manca una valutazione della qualità degli studi inclusi e della loro metodologia.
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