
Redazione
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17/07/2025 - Ultimo aggiornamento 17/07/2025
Eileen M. Conaway, Arlene E. O'Donnell | Anno 2025
Manipolazione osteopatica per aumentare la quantità di latte: una serie di casi prospettica
Ambito:
Allattamento
Tipo di studio:
Serie di casi
Data di pubblicazione della ricerca:
16-06-2025

Scopo dello studio
- Obiettivo: valutare gli effetti dell’OMT nelle persone che allattano con bassa produzione di latte.
- Outcome misurati: valutazione della quantità di latte prodotto.
Partecipanti
- Numero: 3 donne.
- Criteri di inclusione: età 18-40 anni, essere fra 2 e 28 settimane postpartum, volere l’allattamento esclusivo al seno; peso alla nascita del neonato > 2.500 g; se allattamento più bambini, questi dovevano essere gemelli; produzione di latte, dopo 1 ora nell’ambulatorio, < 28 g per neonato.
- Criteri di esclusione: uso di galattogoghi (domperidone o metoclopramide); storia di chirurgia mammaria o tessuto ghiandolare insufficiente; neoplasia maligna in corso; embolia polmonare; trombosi venosa profonda; aumento della pressione intracranica.
- Descrizione:
- 1^ paziente: donna, 29 anni, 2 settimane e 3 giorni postpartum, con un neonato di 2.580 g (37 settimane di gestazione) nato tramite taglio cesareo a seguito di preeclampsia. I fattori di rischio per difficoltà nell’allattamento includevano gestazione a termine precoce, taglio cesareo, preeclampsia e primiparità.
- 2^ paziente: donna, 37 anni, 2 settimane postpartum, con un neonato di 2.721 g (36 settimane) nato tramite parto vaginale spontaneo. I fattori di rischio includevano età materna avanzata, gestazione pretermine tardiva, obesità e primiparità.
- 3^ paziente: donna, 37 anni, 3 settimane e 6 giorni postpartum, con un neonato di 2.551 g (36 settimane e 5 giorni) nato tramite taglio cesareo. I fattori di rischio includevano età materna avanzata, gestazione pretermine tardiva e primiparità.
Interventi e valutazioni
- Valutazione della quantità di latte prodotta tramite tiralatte Medela Symphony® dopo ogni trattamento.
- 4 sessioni settimanali di 10-15 minuti.
- OMT:
- valutazione delle disfunzioni somatiche con conseguente trattamento: bilanciamento delle tensioni membranose, drenaggio dei seni venosi, bilanciamento delle tensioni legamentose di clavicola, T3-T5 e costole 2-6, rilascio diretto dello stretto toracico, trazione del pettorale, rilascio miofasciale dei legamenti di Cooper e del seno, tecnica di Still per la costola 1, tecniche sul diaframma addominale, tecniche viscerali e tecniche di pompa linfatica.
- L’OMT è stato eseguito da due medici certificati in Medicina Neuromuscoloscheletrica.
Risultati
Tutte e tre le partecipanti hanno dimostrato un aumento della produzione di latte, senza mostrare effetti avversi. Nello specifico, alla fine dello studio rispetto all’inizio, la paziente 1 ha avuto un aumento del 350% nella produzione di latte, la paziente 2 un aumento del 49% e la paziente 3 un aumento del 35%.
Discussione
Questa piccola serie di casi suggerisce che l’OMT può aumentare la produzione di latte in donne che stanno allattando. Nonostante la dimensione limitata del campione e la mancanza di significatività statistica, questi risultati sono promettenti.
Si tratta del primo studio ad indagare l’uso dell’OMT per aumentare la quantità di latte rilasciato dal seno materno. Altre pratiche di medicina manuale come agopuntura, massaggio alla schiena e al seno e riflessologia hanno dimostrato di aumentare la produzione di latte.
Il meccanismo proposto per l’aumento della produzione di latte tramite manipolazione osteopatica è l’incremento dell’apporto sanguigno al seno, l’aumento del drenaggio linfatico e la diminuzione dei riflessi viscero-somatici.
Lo studio è stato progettato per seguire un protocollo flessibile che consentiva il trattamento di disfunzioni somatiche comuni con tecniche predeterminate, cercando di rendere l’esito replicabile. I medici hanno utilizzato il loro giudizio clinico per diagnosticare e trattare le disfunzioni somatiche, cercando di preservare lo “spirito autentico dell’osteopatia”.
Tuttavia, ci sono diverse limitazioni, tra cui la misurazione imperfetta del latte dovuta sia all’uso del tiralatte (a cui non tutte le donne rispondono bene) sia alla frequenza di allattamento che ogni madre ha avuto e che può influenzare la quantità di latte prodotto.
Per studi futuri, si suggerisce un design con un numero maggiore di partecipanti, come uno studio crossover con un periodo di attesa o un confronto tra un gruppo che riceve solo consulenza per l’allattamento e un gruppo che riceve consulenza più OMT.
La recensione di Osteopedia
A cura di Marco Chiera
Punti di forza: primo studio su OMT e produzione di latte materno; buona rappresentazione delle tecniche usate per ogni paziente e buona descrizione dei risultati tramite grafici; analisi dei limiti dello studio; analisi degli effetti avversi; uso dell’OMT come trattamento personalizzato.
Limiti: campione piccolo per generalizzare i risultati; l’eventuale analisi di potenza post-hoc è poco utile dal punto di vista statistico; problemi nell’effettiva misurazione del latte prodotto; non è chiaro come siano stati valutati gli effetti avversi; studio interrotto a causa della pandemia di Covid-19.

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