
Redazione
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12/05/2025 - Ultimo aggiornamento 12/05/2025
Joan Parera-Turull, Maite Garolera, Jose-Blas Navarro, Dolors Esteve Bech-Decareda, Josep Gual-Beltran, Jose-Vicente Toledo-Marhuenda, Emilio-Jose Poveda-Pagan | Anno 2025
Gli Effetti della Manipolazione Cervicale Comparata con un Programma di Fisioterapia Convenzionale per Pazienti con Colpo di Frusta Acuto: Uno Studio Randomizzato Controllato
Patologia:
Colpo di frusta
Tipo di studio:
Trial randomizzato controllato
Data di pubblicazione della ricerca:
24-03-2025

Scopo dello studio
- Obiettivo: valutare l’efficacia della tecnica di aggiustamento specifico cervicale in caso di colpo di frusta.
- Outcome misurati:
- Outcome primari: valutazione del dolore tramite Visual Analog Scale (VAS), della disabilità specifica del collo tramite Neck Disability Index (NDI) e della mobilità cervicale tramite Cervical Range of Motion (CROM).
- Outcome secondari: valutazione dei livelli di ansia e depressione tramite Hospital Anxiety and Depression Scale (HADS) e dell’angolo di lordosi cervicale tramite il metodo di Cobb.
Partecipanti
- Numero: 119 persone bambini (53 donne e 66 uomini, età media 32,3 anni).
- Criteri di inclusione: età fra 18 e 60 anni; persone che si sono presentate al pronto soccorso dopo aver subito un incidente automobilistico in cui erano il conducente; diagnosi di lesione acuta da colpo di frusta di grado II da parte dei medici del servizio di traumatologia (presenza di dolore cervicale dovuto a trauma da colpo di frusta con reperti obiettivi ma senza radicolopatia); pazienti indirizzati al servizio di riabilitazione dell’ospedale.
- Criteri di esclusione: sintomatologia diversa dal dolore cervicale; presenza di altre condizioni mediche coesistenti; ricezione di trattamenti fisioterapici o farmacologici durante il periodo di studio.
- Gruppi di studio: 2 gruppi ottenuti tramite randomizzazione
- Gruppo 1: tecnica di aggiustamento specifico (SAT), 59 persone (27 donne e 32 uomini, età media 30,6 anni).
- Gruppo 2: riabilitazione standard, 60 persone (26 femmine e 34 maschi, età media 34,0 anni).
- Al follow-up a tre mesi hanno partecipato 53 persone del gruppo SAT e 50 persone del gruppo di riabilitazione.
Interventi e valutazioni
- Valutazione del dolore tramite VAS, della disabilità specifica del collo tramite NDI e della mobilità cervicale tramite CROM all’inizio dello studio e a 15, 30 e 120 giorni dopo l’inizio del trattamento.
- Valutazione dei livelli di ansia e depressione tramite HADS e dell’angolo di lordosi cervicale tramite il metodo di Cobb all’inizio dello studio, dopo 30 e 120 giorni.
- SAT:
- tecnica applicata a C2-C3, poi C5-C6 e infine a T1-T2;
- 3 sessioni da 45 minuti nell’arco di un mese.
- Riabilitazione:
- fisioterapia convenzionale: terapia manuale passiva (mobilitazione dei tessuti molli, massaggio e stretching muscolare), esercizi terapeutici attivi ed esercizi oculo-cervicali;
- 5 sessioni a settimana da 15 minuti per 4 settimane.
- SAT eseguita da un fisioterapista con oltre 20 anni di esperienza.
Risultati
- Outcome primari:
- il gruppo SAT ha mostrato un miglioramento statisticamente significativo nella flessione e nella flessione laterale sinistra, mentre in generale tutti i parametri sono migliorati in maniera statisticamente significativa con il passare del tempo. Non sono emerse differenze statisticamente significative nel follow-up e, quindi, gli effetti della SAT su dolore, funzionalità e CROM sono quindi risultati comparabili alla fisioterapia.
- Outcome secondari:
- il gruppo SAT ha mostrato un effetto di interazione trattamento-tempo statisticamente significativo per quanto riguarda il cambiamento dell’angolo di Cobb. Non sono emerse differenze statisticamente significative nel follow-up e, quindi, gli effetti della SAT su ansia e depressione sono risultati comparabili alla fisioterapia.
Discussione
Questo studio ha dimostrato l’efficacia della SAT nel trattamento delle lesioni da colpo di frusta di grado II (dolore cervicale e segni muscoloscheletrici) rispetto a un protocollo di fisioterapia basato su esercizi terapeutici e mobilizzazione dei tessuti molli.
Gli effetti della SAT sono risultati comparabili alla fisioterapia in termini di dolore, funzionalità e mobilità della colonna cervicale. A tal proposito, è stata osservata una variazione significativa nell’angolo di lordosi cervicale (angolo di Cobb) solo nel gruppo trattato con SAT, suggerendo un possibile legame tra l’aumento della lordosi e la riduzione del dolore cervicale, anche se i risultati nella letteratura scientifica sono contrastanti. Questo studio ha comunque mostrato che la manipolazione cervicale è in grado di influenzare la lordosi cervicale, confermando altri studi presenti in letteratura. Servono comunque ulteriori studi per meglio chiarire il legame effettivo fra maggior l’angolo di Cobb e riduzione di dolore e disabilità cervicale.
Lo studio ha inoltre rilevato una lieve ma non significativa riduzione dell’ansia e della depressione nei pazienti trattati con SAT. I fattori psicologici, infatti, sembrano avere un ruolo importante quanto la gravità dell’incidente nella comparsa e nella persistenza dei sintomi da colpo di frusta.
È interessante valutare che l’assenza di differenze significative tra i gruppi per qualsiasi outcome misurato al momento del follow-up rende la SAT comparabile, e in alcuni casi migliore, ai trattamenti fisioterapici standard per ridurre il dolore e migliorare la funzionalità e la mobilità in caso di colpo di frusta di grado II. Inoltre, dal punto di vista logistico e in termini di costo-efficacia, il gruppo sperimentale ha ricevuto solo 3 sessioni di trattamento da 45 minuti, contro le 20 sessioni da 15 minuti di fisioterapia del gruppo di controllo.
Le esercitazioni per occhi e zona cervicale sono risultate importanti per la mobilità cervicale, così come le mobilizzazioni, ma servono ulteriori studi per chiarire l’efficacia complessiva degli interventi attivi e passivi in caso di colpo di frusta.
Lo studio ha alcune limitazioni: presenza di terapisti diversi per il gruppo di riabilitazione, difficoltà nel mantenere i pazienti ciechi ai protocolli di trattamento, abbandoni durante il follow-up e possibili influenze da fattori esterni come l’indennizzo assicurativo.
La recensione di Osteopedia
A cura di Marco Chiera
Punti di forza: definizione di un protocollo per la valutazione degli effetti avversi; calcolo della numerosità campionaria (quante persone reclutare); buona presentazione dei risultati tramite tabelle; analisi dei limiti dello studio; buona discussione dei risultati alla luce della letteratura scientifica, in particolare inerente il legame fra lordosi cervicale e dolore cervicale; presenza di follow-up.
Limiti: perdita di alcune persone al follow-up; i due gruppi hanno ricevuto un numero di sessioni molto diverso, il che potrebbe aver influenzato la percezione della “forza” della terapia; nonostante il protocollo citato per la valutazione degli effetti avversi, questi non sono poi stati citati.

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