
Redazione
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15/10/2025 - Ultimo aggiornamento 15/10/2025
Zachary J. Buchman, Benjamin M. Vinarski, Jason S. DeFrancisis, Dante DiSilvestro, Daniel P. Oar, Jack T. Carter, Jesse T. O'Rorke, David Boesler, James Toldi, Rebecca E. Steiner | Anno 2025
Miglior Range of Motion Femoroacetabolare nei Corridori a Seguito della Tecnica di Spencer per l’Anca: Un’Analisi Secondaria di un Trial Randomizzato Controllato
Ambito:
Range of motion nei corridori
Tipo di studio:
Trial controllato non randomizzato
Data di pubblicazione della ricerca:
14-07-2025

Scopo dello studio
- Obiettivo: valutare se l’applicazione della tecnica Spencer per l’anca migliori il range of motion (ROM) femoroacetabolare nei corridori rispetto ai non-corridori.
- Outcome misurati:
- Outcome primari: valutazione della variazione percentuale media del ROM dell’anca tramite goniometro.
Partecipanti
- Numero: 20 persone.
- Criteri di inclusione: età compresa tra 21 e 30 anni; studenti di medicina del primo o secondo anno presso LECOM, Bradenton; partecipazione a tutte le sessioni di misurazione; partecipazione al 100% delle sessioni di trattamento; risposta al 100% dei sondaggi sull’esercizio.
- Criteri di esclusione: gravidanza o pianificazione di gravidanza; storia passata con condizioni che potevano aumentare il rischio di reazioni avverse (es. disturbi cutanei, ferite aperte, sintomi neurologici, capsulite adesiva dell’anca, osteoartrite, artrite reumatoide) o le variabili confondenti (es. frattura ossea recente, uso di rialzo del tallone, lesioni recenti agli arti inferiori, interventi chirurgici precedenti all’anca o al ginocchio); correre oltre 30 miglia a settimana.
- Gruppi di studio: 2 gruppi ottenuti sulla base delle abitudini di esercizio auto-riportate
- Gruppo 1: corridori, 9 persone.
- Gruppo 2: non corridori, 11 persone.
Interventi e valutazioni
- Valutazione della variazione percentuale media del ROM dell’anca per sei movimenti (flessione, estensione, rotazione interna, rotazione esterna, abduzione e adduzione) tramite goniometro all’inizio e dopo 4 settimane.
- 2 sessioni a settimana della tecnica Spencer dell’anca, per 4 settimane.
- OMT:
- tecnica di Spencer diretta all’anca. Ogni fase della tecnica è stata eseguita una volta per gamba in ogni sessione di trattamento, in posizione supina.
- Gli operatori che hanno applicato la tecnica Spencer hanno seguito un training pre-studio.
- I partecipanti sono stati incoraggiati a mantenere stabili le loro abitudini di allenamento.
Risultati
- Outcome primari:
- è stata riscontrata una differenza statisticamente significativa nella variazione percentuale media della rotazione interna dell’anca tra i corridori e i non-corridori. I corridori hanno mostrato un cambiamento medio di +31.7% (± 29.8%), mentre i non-corridori hanno mostrato un cambiamento medio di -8.6% (± 17.8%), con una differenza del 40.3%;
- per tutti gli altri movimenti (flessione, estensione, rotazione esterna, abduzione e adduzione) non sono state riscontrate differenze statisticamente significative tra i gruppi.
Discussione
I risultati dello studio suggeriscono che l’attività fisica regolare, come la corsa, potrebbe influenzare la risposta dell’articolazione dell’anca alle tecniche articolatorie come la tecnica Spencer, potenzialmente a causa di differenze nel tono muscolare di base o negli adattamenti neuromuscolari. Tuttavia, la mancanza di differenze significative in cinque su sei movimenti dell’anca indica che altri fattori al di là dello stato di “corridore” potrebbero influenzare gli esiti.
L’aumento della rotazione interna femoroacetabolare è stato correlato a una ridotta suscettibilità a lesioni del legamento crociato anteriore e ad altre lesioni dell’anca negli atleti, contribuendo anche all’efficienza della falcata. Pertanto, lo studio suggerisce che l’integrazione della tecnica Spencer nei piani di trattamento per gli atleti con restrizioni di mobilità o disfunzioni somatiche legate alla corsa potrebbe essere benefica.
Serve una più approfondita ricerca per esplorare i benefici e gli svantaggi di questa tecnica in popolazioni atletiche e non-atletiche più ampie, data anche la limitata generalizzabilità dovuta alla dimensione ridotta e omogenea del campione studiato. Inoltre, quattro settimane possono essere state un tempo troppo breve per ottenere risultati importanti sul ROM, mentre la divisione dei partecipanti in gruppi sulla base della loro autovalutazione potrebbe aver indotto dei bias. Infine, la stessa misurazione dell’intrarotazione femoroacetabolare potrebbe essere stata influenzata da diversi fattori legati ai vari operatori.
I risultati suggeriscono quindi un effetto biomeccanico potenziato dei trattamenti osteopatici, come la tecnica Spencer, quando combinati con l’attività aerobica ricreativa, effetto che però va meglio documentato su popolazione più ampie e tramite protocolli di trattamento standardizzati.
La recensione di Osteopedia
A cura di Marco Chiera
Punti di forza: training pre-studio per uniformare il trattamento; buona presentazione dei risultati tramite grafici e tabelle; analisi dei limiti dello studio.
Limiti: come indicato dagli autori, sono state incluse poche persone, manca un follow-up a medio e lungo termine e ci sono alcuni potenziali problemi metodologici (es. divisione dei gruppi in maniera non randomizzata) che possono avere influenzato i risultati ottenuti.

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