
Redazione
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13/06/2025 - Ultimo aggiornamento 13/06/2025
Carolin R. Zipp, Thomas Semlitsch, Gregor Tögel, Cornelia Krenn, Christine Loder, Klaus Jeitler, Andrea Siebenhofer | Anno 2025
Una panoramica delle revisione sistematiche sull’efficacia e sulla sicurezza delle tecniche osteopatiche
Ambito:
Efficacia e sicurezza delle tecniche osteopatiche
Tipo di studio:
Revisione sistematica
Data di pubblicazione della ricerca:
01-06-2025

Scopo dello studio
- Obiettivo: valutare l’efficacia e la sicurezza dell’OMT in persone di tutte le età con varie condizioni mediche.
- Outcome misurati: valutazione del dolore, dei sintomi, delle limitazioni fisiche, della funzionalità, della qualità della vita, dell’uso di farmaci e degli eventi avversi.
Metodi
- Articoli analizzati: 27
- Stringa di ricerca:
- uso di termini liberi o come termini MeSH in relazione all’OMT.
- Criteri di inclusione:
- revisioni sistematiche e meta-analisi basate su studi randomizzati controllati;
- revisioni sistematiche e meta-analisi che hanno incluso sia RCT sia studi clinici controllati solo se era stata eseguita una sotto-analisi per gli RCT;
- revisioni su partecipanti di qualsiasi età, genere e condizione medica;
- revisioni sull’OMT come intervento singolo o in aggiunta ad altre terapie;
- revisioni con gruppi di controllo che includevano nessun trattamento, trattamento sham (fittizio) o qualsiasi altro trattamento non osteopatico;
- revisioni su intensità del dolore, sintomi, limitazioni fisiche, funzionalità, qualità della vita, uso di farmaci ed eventi avversi;
- revisioni pubblicate in inglese o tedesco.
- Criteri di esclusione:
- revisioni con una data di pubblicazione troppo lontana nel tempo;
- revisioni basate su una domanda di ricerca troppo generale che metteva in dubbio la sistematicità dell’approccio di ricerca degli interventi osteopatici.
Caratteristiche degli studi
- 27 revisioni sistematiche pubblicate fra 2001 e 2021.
- 18 revisioni hanno incluso meno di 10 RCT.
- Revisioni su dolore cronico (non oncologico), patologie muscoloscheletriche, malattie neurologiche, malattie gastrointestinali, malattie urologiche, malattie polmonari, malattie cardiovascolari, malattie o disfunzioni ginecologiche, malattie o disfunzioni pediatriche.
- 14 revisioni sull’OMT.
- 1 revisione su OMT e rilascio miofasciale.
- 1 revisione solo sul rilascio miofasciale.
- 7 revisioni sulle manipolazioni spinali.
- 2 revisioni sulle tecniche ad energia muscolare.
- 1 revisione sulla manipolazione viscerale.
- 1 revisione sulla terapia craniosacrale.
- 25 revisioni su adulti, 1 revisione su bambini e adulti, 1 revisione solo su bambini.
- Valutazione della qualità degli studi tramite la checklist AMSTAR-2 e Risk of Bias (RoB).
- Gli studi inclusi sono risultati per la maggior parte con una metodologia di qualità da bassa a moderata.
- Il rischio di bias degli RCT inclusi nelle revisioni è risultato per lo più alto o moderato.
- Valutazione della certezza dell’evidenza tramite l’approccio GRADE.
Partecipanti
- Numero nello studio più piccolo: 40 persone.
- Numero nello studio più grande: 6.070 persone.
Interventi e valutazioni
- Valutazione del dolore, dei sintomi, delle limitazioni fisiche, della funzionalità, della qualità della vita, dell’uso di farmaci e degli eventi avversi.
- Intervento:
- OMT, manipolazione spinale, rilascio miofasciale, manipolazione viscerale, tecniche ad energia muscolare, terapia craniosacrale, da soli o in aggiunta ad altre terapie.
- Controllo:
- nessun trattamento, trattamento sham o qualsiasi altro trattamento non osteopatico (es. cure standard, fisioterapia, farmaci, esercizi, altri tipi di manipolazione).
Risultati
- Outcome primari:
- Adulti:
- dolore cronico (non oncologico): l’OMT e la terapia craniosacrale sono risultati efficaci nel ridurre il dolore, le menomazioni funzionali e migliorare la qualità della vita, con pochi o nessun effetto collaterale, con certezza dell’evidenza moderata;
- lombalgia cronica non specifica: l’OMT, il rilascio miofasciale e la manipolazione spinale hanno ridotto il dolore, con certezza dell’evidenza moderata. I risultati sulla riduzione della menomazione funzionale sono inconsistenti, con certezza dell’evidenza moderata. Nessun aumento di effetti avversi in relazione all’OMT;
- lombalgia acuta non specifica: nessuna efficacia è emersa per la manipolazione spinale o le tecniche ad energia muscolare con certezza dell’evidenza bassa. Nessun aumento di effetti avversi;
- lombalgia in gravidanza: l’OMT è risultato efficace nel ridurre il dolore e la menomazione funzionale con certezza dell’evidenza moderata per la lombalgia in gravidanza, bassa per la lombalgia postpartum. Nessun aumento degli effetti avversi;
- dolore cervicale non specifico: l’OMT e la manipolazione spinale sono risultati efficaci nel ridurre il dolore con certezza dell’evidenza bassa per l’OMT (dolore cronico) e moderata per la manipolazione spinale (dolore acuto). Nessuna evidenza è emersa per la menomazione funzionale e la qualità della vita. Sono emersi eventi avversi lievi rari, ma nessun evento avverso grave;
- fibromialgia: il rilascio miofasciale non è risultato efficace nel ridurre il dolore, l’impatto della fibromialgia sulla vita quotidiana e la qualità della vita con certezza dell’evidenza bassa. Non sono stati analizzati eventi avversi in nessuna delle due revisioni;
- cefalea: l’OMT e la manipolazione spinale non sono risultati efficaci nel ridurre il dolore o l’assunzione di farmaci con certezza dell’evidenza bassa. Nessun aumento degli effetti avversi è emerso;
- emicrania: la manipolazione spinale è risultata efficace nel ridurre il dolore da emicrania con certezza dell’evidenza bassa;
- vertigini/disturbi dell’equilibrio: l’OMT è risultato avere effetti incerti a causa dell’evidenza molto limitata (solo 2 RCT inclusi). L’OMT non è risultato avere effetti nel ridurre le disfunzioni nella vita quotidiana con certezza dell’evidenza molto bassa;
- sindrome dell’intestino irritabile: l’OMT è risultato potenzialmente efficace nel dare sollievo al dolore con certezza dell’evidenza bassa;
- sintomi del tratto urinario inferiore nelle donne: l’OMT non è risultato efficace nel ridurre i sintomi con certezza dell’evidenza bassa;
- broncopneumopatia cronico ostruttiva: l’OMT e le tecniche ad energia muscolare non hanno migliorato la funzionalità polmonare o la tolleranza all’esercizio con certezza dell’evidenza da bassa a molto bassa. Non è emerso un aumento degli effetti avversi;
- ipertensione: la manipolazione spinale non ha mostrato di influenzare la pressione sanguigna o la salute generale, né i livelli di stress;
- malattie e disfunzioni ginecologiche (correlate al parto, menopausa, dismenorrea): l’OMT e la manipolazione spinale non hanno mostrato un’influenza chiara, nonostante risultati significativi in singoli casi. Non è emerso un aumento degli effetti avversi.
- Bambini:
- l’OMT ha mostrato di ridurre la durata delle degenze ospedaliere nei neonati prematuri con certezza dell’evidenza moderata;
- l’OMT ha mostrato di ridurre la frequenza delle malattie nei bambini con otite media con certezza dell’evidenza bassa;
- l’OMT ha mostrato di non miglioare la salute nei bambini con paralisi cerebrale con certezza dell’evidenza bassa;
- vi sono evidenze insufficienti per altre indicazioni pediatriche (coliche infantili, disfunzione della minzione pediatrica, disfunzione temporomandibolare, asma, apnea ostruttiva, ADHD, asimmetria posturale, scoliosi);
- eventi avversi nei bambini: l’evidenza disponibile è molto limitata, ma per otite media, asimmetria posturale e scoliosi, gli eventi avversi da OMT non sono risultati aumentare rispetto al controllo con certezza molto bassa.
- Eventi avversi:
- nessuna delle revisioni sistematiche incluse ha riportato un aumento significativo del tasso di eventi avversi a seguito dell’OMT rispetto ai controlli. Eventi avversi gravi si sono verificati molto raramente in tutte le revisioni sistematiche incluse. Non sembra esserci stato un aumento del potenziale di danno dall’OMT per la lombalgia non specifica, la lombalgia in gravidanza, il dolore cervicale non specifico, la cefalea, la broncopneumopatia cronico ostruttiva o la dismenorrea.
- Adulti:
Discussione
Questo studio ha analizzato 27 revisioni sistematiche per valutare l’efficacia e la sicurezza dell’OMT in diverse popolazioni e condizioni. Sono state identificate anche altre 18 revisioni rilevanti, ma non sono state incluse a causa della loro data di pubblicazione o della generalità della domanda di ricerca. Un confronto del contenuto di queste revisioni escluse non ha rivelato differenze significative rispetto agli studi inclusi nell’analisi.
I risultati principali hanno evidenziato che l’OMT ha un’efficacia supportata da una certezza dell’evidenza moderata nel migliorare il dolore negli adulti con dolore cervicale acuto, lombalgia cronica non specifica, lombalgia in gravidanza e dolore cronico non oncologico. In queste stesse popolazioni (dolore cronico non oncologico e lombalgia in gravidanza), l’OMT ha mostrato di poter migliorare la funzionalità fisica, con una certezza dell’evidenza moderata. Nei neonati prematuri, l’OMT può abbreviare la durata della degenza ospedaliera, anch’esso supportato da una certezza dell’evidenza moderata. Per altre condizioni – adulti con dolore cervicale cronico, emicrania e sindrome dell’intestino irritabile, donne con lombalgia postpaturm e bambini con otite media – la certezza dell’evidenza è emersa come bassa.
L’evidenza attuale ha suggerito che l’OMT non sembra utile ad adulti con lombalgia acuta non specifica, fibromialgia, cefalea di varie cause, o sintomi del tratto urinario inferiore nelle donne, così come nei bambini con paralisi cerebrale. Per diverse indicazioni – vertigini, broncopneumopatia cronica ostruttiva, ipertensione, disfunzioni ginecologiche o correlate al parto, e varie condizioni pediatriche – l’evidenza sull’OMT è risultata insufficiente per trarre conclusioni definitive.
Un limite della revisione è che l’analisi si è basata esclusivamente sui risultati delle revisioni sistematiche, rendendo lo studio dipendente dai criteri di inclusione definiti dagli autori di tali revisioni. A tal proposito, questa revisione non ha potuto analizzare RCT non ancora inclusi in altre revisioni sistematiche. Non è stato possibile eseguire una distinzione fra OMT applicato da osteopati o da altri professionisti. In diversi studi non sono stati differenziati gli effetti dell’OMT come singolo intervento rispetto rispetto al suo uso come trattamento aggiuntivo. Anche i controlli usati sono risultati molto vari, troppo per essere comparati.
Un aspetto importante è stato che nessuna delle revisioni sistematiche incluse ha riportato un aumento significativo degli eventi avversi a seguito dell’OMT rispetto ai controlli.
Questo studio mostra similitudini e discrepanze con un altro studio che ha analizzato diverse revisioni sull’OMT: probabilmente, le discordanze sono dovute a diversi criteri di inclusione ed esclusione degli studi. Tuttavia, entrambi gli studi concordano sul fatto che gli eventi avversi sono raramente riportati o non significativamente aumentati rispetto ai controlli.
In sintesi, sebbene l’evidenza sull’efficacia dell’OMT sia migliorata negli ultimi anni, in particolare per le condizioni muscoloscheletriche e alcuni disturbi non muscoloscheletrici (emicrania, sindrome del colon irritabile, neonati prematuri, otite media), la qualità metodologica degli studi primari (problemi nella randomizzazione, nella cecità dei partecipanti, nelle analisi dei risultati) e delle revisioni sistematiche incluse rimane una limitazione significativa. L’eterogeneità delle tecniche, degli interventi e delle popolazioni rende difficile generalizzare i risultati. Sono necessarie ricerche future più rigorose e standardizzate, in particolare RCT con campioni più ampi (oltre 200 pazienti), interventi meglio descritti (idealmente valutati in isolamento rispetto a controlli sham), miglior descrizione degli operatori che applicano l’OMT e follow-up più lunghi per colmare le lacune nell’evidenza e fornire conclusioni più affidabili.
La recensione di Osteopedia
A cura di Marco Chiera
Punti di forza: valutazione degli effetti avversi; panoramica generale dell’OMT su diverse condizioni e popolazioni; analisi dei limiti dello studio; raccomandazioni chiare per la ricerca futura basate sulle lacune identificate.
Limiti: come indicato dagli autori, il grosso limite è che l’analisi si è basata esclusivamente sui risultati di altre revisioni sistematiche. Sarebbe stato utile includere anche una valutazione dei case report o di altri tipi di studi, i quali, benché non RCT, possono dare importanti indicazioni per la ricerca.

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