
Redazione
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13/06/2025 - Ultimo aggiornamento 13/06/2025
Maximilian Plathner, Lars Wolf | Anno 2025
Efficacia del trattamento osteopatico in donne con dismenorrea primaria: Uno studio randomizzato controllato
Patologia:
Dismenorrea (dolori mestruali)
Tipo di studio:
Trial randomizzato controllato
Data di pubblicazione della ricerca:
01-06-2025

Scopo dello studio
- Obiettivo: valutare l’efficacia dell’OMT in pazienti con dismenorrea primaria.
- Outcome misurati:
- Outcome primari: valutazione dell’intensità del dolore tramite una Numeric Rating Scale (NRS) da 0 a 10 e della durata del dolore.
- Outcome secondari: valutazione della quantità degli antidolorifici assunti, della durata e dell’intensità del sanguinamento durante il periodo mestruale tramite NRS e delle disfunzioni somatiche.
Partecipanti
- Numero: 72 donne.
- Criteri di inclusione: donne, età tra 12 e 55 anni, dolore associato a dismenorrea con intensità ≥ 5 sulla NRS in almeno un giorno durante il ciclo mestruale, ciclo mestruale regolare (± 8 giorni), certificato di diagnosi medica di dismenorrea primaria negli ultimi 12 mesi, diario del dolore (durata e intensità del dolore e del sanguinamento durante il periodo mestruale, frequenza e quantità di antidolorifici assunti).
- Criteri di esclusione: assunzione di contraccettivi ormonali, abuso di alcol o farmaci, trattamento ormonale per il dolore negli ultimi 6 mesi, malattie il cui trattamento potrebbe influenzare il ciclo mestruale (es. chemioterapia, trattamento con steroidi o oppioidi), malattie neurologiche, dismenorrea secondaria, malattie mentali che richiedono farmaci psicotropi.
- Gruppi di studio: 2 gruppi ottenuti tramite randomizzazione
- Gruppo 1: OMT, 37 donne (età media 29 anni).
- Gruppo 2: lista di attesa, 35 donne (età media 34,8 anni).
- 2 pazienti nel gruppo OMT hanno abbandonato lo studio.
Interventi e valutazioni
- Valutazione del dolore, del sanguinamento e dell’uso di antidolorifici tramite diario all’inizio dello studio, dopo 4 cicli mestruali (fine dei trattamenti) e dopo 7 cicli mestruali (follow-up di 3 mesi per il gruppo OMT).
- Le intensità del dolore e del sanguinamento durante il periodo mestruale sono state valutate tramite NRS.
- Le durate del dolore e del sanguinamento durante il periodo mestruale sono state calcolate in base al numero di giorni con un valore di dolore/sanguinamento superiore a 0.
- L’uso di antidolorifici è stato misurato come numero di giorni in cui sono stati usati e in quantità (mg/giorno).
- Valutazione delle disfunzioni somatiche all’inizio dello studio e dopo ogni trattamento.
- OMT:
- anamnesi ed esame osteopatico;
- trattamento a “black box” usando tutte le tecniche osteopatiche (ad esclusione di quelle interne vaginali o rettali) secondo le disfunzioni delle pazienti;
- 5 sessioni da 30 minuti su un periodo di 4 cicli mestruali (circa, 1 sessione ogni 14-21 giorni).
- Lista di attesa:
- anamnesi ed esame osteopatico;
- le partecipanti hanno documentato i loro periodi mestruali per un totale di 4 cicli mestruali;
- è stato offerto un OMT post studio.
- OMT eseguito da due osteopati certificati, che hanno seguito un allenamento specifico per garantire l’attuazione coerente del protocollo e minimizzare la variabilità.
Risultati
- Outcome primari:
- Il gruppo OMT ha mostrato una diminuzione statisticamente significativa dell’intensità e della durata (numero di giorni) del dolore.
- Nel follow-up, gli effetti nel gruppo OMT si sono mantenuti, con il dolore che ha mostrato una tendenza a diminuire, senza però raggiungere una significatività statistica.
- Outcome secondari:
- I due gruppi non hanno mostrato differenze nella durata del sanguinamento durante il periodo mestruale né nella quantità di antidolorifici assunti, ma il gruppo OMT ha mostrato una diminuzione statisticamente significativa dell’intensità del sanguinamento e del numero di giorni in cui sono stati assunti antidolorifici.
- Le disfunzioni più frequentemente riscontrate sono risultate a livello iliosacrale (89%), della colonna vertebrale (72%), viscerale (63%) e neuronale-craniosacrale (47%). Nel tempo, le disfunzioni sono andate a diminuire come numero.
- Ulteriori analisi:
- Non sono emersi eventi avversi o effetti collaterali.
Discussione
L’OMT ha mostrato di poter ridurre il dolore, sia come intensità sia come durata, in maniera statisticamente significativa e senza indurre eventi avversi in caso di dismenorrea primaria, con un effetto che si è protratto per un periodo di tre cicli mestruali dopo la fine dei trattamenti. Benché la diminuzione del dolore non ha raggiunto una significatività clinica, i risultati hanno mostrato un effect size (portata effettiva del risultato) particolarmente ampio.
Dato che la diminuzione del dolore è stata accompagnata da una diminuzione dell’intensità del sanguinamento e nell’uso di antidolorifici, questi risultati possono essere considerati clinicamente rilevanti.
I risultati dello studio sono simili a quelli di studi precedenti presenti in letteratura sull’uso dell’OMT, e non si singole tecniche, in caso di dismenorrea primaria. Pertanto, anche se le ragioni causali della dismenorrea primaria non sono ancora state definitivamente chiarite, l’OMT sembra uno strumento efficace per ridurre i sintomi associati. A tal proposito, l’OMT viscerale potrebbe particolarmente essere utile in quanto l’utero potrebbe compensare ptosi di organi quali fegato e intestino tenue, subendo così una pressione meccanica e vascolare che potrebbe indurre dismenorrea.
Lo studio presenta diversi limiti: né terapisti né pazienti erano in cieco rispetto al gruppo di appartenenza e al trattamento ricevuto; non sono stati usati outcome quali giorno di scuola/lavoro persi a causa della dismenorrea, impedendo così una valutazione più concreta dei possibili vantaggi derivanti dall’OMT; il follow-up è stato limitato al solo gruppo OMT, per timore che nel gruppo di controllo ci fosse un tasso di abbandono particolarmente alto; non sono state donne che facevano uso di contraccettivi, limitando così la generalizzabilità dello studio; è emersa una differenza statisticamente significativa nell’età dei due gruppi di studio, il che indica la necessità di un campione più grande; è mancato un intervento di controllo da poter paragonare all’OMT.
La recensione di Osteopedia
A cura di Marco Chiera
Punti di forza: valutazione della significatività clinica dei risultati; analisi dei limiti dello studio; valutazione degli effetti avversi; buona presentazione dei risultati tramite grafici e tabelle; uso dell’OMT come “black box” per un trattamento personalizzato; calcolo della dimensione campionaria (quante persone reclutare) sulla base di studi passati.
Limiti: oltre ai limiti riportati dagli autori fra cui differenza di età fra i gruppi, mancanza di un intervento di controllo, mancanza di cecità di terapisti e pazienti, manca una discussione del razionale che può spiegare l’utilità dell’OMT in caso di dismenorrea primaria. Inoltre, non è chiaro se e come le partecipanti siano state educate a valutare eventuali eventi avversi.

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